Con Bryant Nelson anche la Telemarket ha il suo bomber

Terza base 37enne dell'Arkansas, nel 2010 ha battuto 22 homer e 91 punti a casa con Lancaster in Atlantic League. Nel 2002 il debutto in Major con i Boston Red Sox

Se la Telemarket cercava un bomber per rinforzare il line-up, sembra proprio che con Bryant Nelson lo abbia trovato. La società del presidente Zangheri ha ufficializzato il primo dei tre stranieri che mancano all’appello per completare il roster: si parte dal nuovo terza base che oltre ad avere ottimi numeri difensivi in carriera, vanta soprattutto cifre da autentico bombardiere in attacco. Trentasette anni compiuti lo scorso 27 gennaio ma la carta d’identità non deve trarre in inganno perché proprio l’anno scorso con la casacca di Lancaster nell’Atlantic League, Nelson ha disputato la miglior stagione degli ultimi anni di una lunga carriera spesa tra Stati Uniti, Messico, Giappone e Venezuela. Esperienza da vendere dunque ma anche mazza calda come testimoniano i 22 fuoricampo e 91 pbc (oltre a 28 doppi e 288 di media) battuti nel 2010 in 135 partite con i Barnstormers. Bene comunque anche un anno prima (2009) a Camden sempre in Atlantic League: 300 di media battuta, 19 doppi, 9 homer e 60 punti battuti a casa. Ma il nuovo terza base dei Pirati ha alle spalle anche qualcosa come 16 stagioni nelle Minors, la metà delle quali trascorse in Triplo A, con la ciliegina sulla torta dell’esordio in Major League datato 14 maggio 2002 a Fenway Park con la casacca dei Red Sox contro Oakland. Venticinque le gare giocate con Boston, 265 la media nel box (9/34) con 3 doppi e 2 pbc. Un metro e 78 di altezza per 93 kg, il colored di Crossett (Arkansas) tira destro ed è switch-hitter nel box e proprio da mancino ha battuto molti dei suoi 22 fuoricampo della passata stagione. Ad inizio carriera (fu scelto nel 1993 dagli Houston Astros) giocava interbase e seconda base, poi il passaggio all’hot corner datato 1996 con Quad City Cobras (Singolo A) che precede il salto in Doppio A nel 2007 con la franchigia dei Chicago Cubs: 288 di media, 33 doppi, 8 homer e 58 pbc in 110 partite. L’attitudine al fuoricampo si manifesta nel 1999 sempre in Doppio A con i West Tennessee Diamond Jaxx: Nelson ne batte 16 e l’anno dopo lo prendono gli Arizona D’Backs che lo fanno esordire in Triplo A a Tucson dove il terza base dei Pirati si mette subito in mostra battendo 310 con 31 pbc in 59 partite. Nonostante la positiva replica del 2001 (85 partite, 301 di media e 41 pbc), Arizona lo gira ai Pittsburgh Pirates che gli fanno chiudere la stagione a Nashville (314 di media in 49 gare), prologo del passaggio all’organizzazione di Boston. I Red Sox lo utilizzano prima in Triplo a Pawtucket (296 con 8 fuoricampo) e poi gli regalano il picco più alto della carriera facendolo esordire in Major. Nel 2003 invece Nelson sceglie la strada del Giappone ma l’esperienza nella Major League nipponica a Daiei si chiude un po’ in sordina (214 la media con 3 homer e 17 pbc). Di qui il ritorno negli States dove nel 2004 veste la casacca di Charlotte (Triplo A di White Sox) disputando una signora stagione: 284 di media, 37 doppi, 22 fuoricampo e 83 pbc. Il 2005 con la franchigia dei Blue Jays (in Triplo a Syracuse) segna il termine dell’esperienza di Nelson nelle Minors (248 di media, 7 homer e 60 pbc) e nel 2006 comincia quella nelle Leghe Indipendenti. La prima è a Bridgeport in Atlantic League in cui chiude a 284 di media, 23 doppi, 8 homer e 44 pbc, l’ultima quella già descritta l’anno scorso a Lancaster. In mezzo anche diverse puntate nella Mexican League (a Veracruz, Tijuana, Monterrey e Campeche) e la vittoria del campionato venezuelano nel 2007 con Aragua.

Molto soddisfatto il presidente Rino Zangheri: “Quello che Nelson ha fatto nello scorso campionato in una lega di spessore superiore a quella italiana, non dimostra soltanto il suo grande valore dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto che questo giocatore, nonostante l’età, abbia ancora voglia di sentirsi protagonista e mettersi in gioco. Abbiamo ottime referenze su di lui anche fuori dal campo, in carriera ha giocato 490 partite in terza base con .897 di media difensiva. Penso che offra tutte le garanzie per essere l’uomo che cercavamo”.

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Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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