Bologna, arriva Barbaresi. Nel mirino Aharon Eggleston

La UGF Fortitudo campione d'Europa sembra puntare sul mancino californiano (affidabile battitore di media) per il ruolo di esterno centro. Da Fano prende la strada per Bologna il giovane pitcher l'anno scorso a Rimini

Nuove indiscrezioni di mercato. Baseball.it è riuscito ad apprendere, da fonti vicine all'operazione, che il giocatore statunitense Aharon Eggleston potrebbe lasciare la Independent League per l'Italian Baseball League. Sembra essere questo mancino il principale candidato per il ruolo di esterno centro nella Fortitudo Bologna. Diamo la notizia con il condizionale perché il club campione d'Europa ha anche altri giocatori nel mirino e pertanto dipende da come si svilupperanno le trattative nei prossimi giorni. Il favorito, comunque, sarebbe lui. Aharon Eggleston, battitore mancino dalle buone medie (la regolarità è il suo punto forte), è un californiano di San Diego dove è nato 29 anni fa. Il 4 luglio 1981.
Uscito dalla Southern Arkansas University, non è mai entrato nell'Organizzazione d'una Franchigia di Major League. La sua attività in Minor si è svolta sempre a livello di Independent League, dal 2005 al 2010. Esterno di Edmonton a 23 anni, nel 2005, proponendosi con "numeri" decisamente consistenti: 330 di average, 442 di slugging, 74 battute valide e 34 RBI in 62 partite. Un rendimento di qualità che Aharon non è riuscito a ripetere nel 2006 (ancora a Edmonton) nell'unica sua stagione sotto tono: 251 di media battuta. Cambia squadra ma non la Lega: resta nella Northern League, sempre in Independent. Indossa la casacca dei Kansas City T-Bones. Il 2007 è per Eggleston una stagione da 91 partite, 321 di average e 420 di slugging. E farà ancora meglio nell'anno successivo, l'indimenticabile 2008 dei T-Bones che vincono il titolo! Aharon Eggleston batte 332, con 126 battute valide in 96 partite, 62 punti battuti a casa e 467 di slugging, 36 basi rubate. Anche nel 2009 batte più di 300 (318 per l'esattezza) e supera nuovamente i 400 come percentuale-slugging. Chiude il 2009 a York, con gli York Revolution, nell'Atlantic League, 12 partite e 326 di media-battuta. L'anno scorso Eggleston ha indossato la casacca di Winnipeg (Winnipeg Goldeyes) in Northern League: 86 gare, 110 valide, 311 di average, 407 di slugging.

Una carriera nelle Minors che parla di 486 partite in 6 anni. Per un totale di 600 battute valide, con 138 extrabase (104 doppi, 18 tripli e 16 fuoricampo). E poi: 260 RBI, 193 basi su ball guadagnate, 105 basi rubate e appena 25 volte "colto rubando". Dunque, un battitore regolare. Il mancino Eggleston ha nella continuità di rendimento una risorsa decisamente apprezzabile. E' un uomo da 315 di average in carriera. Non è uno slugger. Pochi gli homerun confezionati. Tuttavia è buon produttore di doppi, perché la sua rapidità sulle basi gli permette di trasformare dei singoli in battute da due basi. E' anche uno specialista delle "rubate". Né si può trascurare (tutt'altro!) l'abilità difensiva di questo californiano di San Diego: eccellente il suo 986 di "fielding" in carriera, in un ruolo importante come quello di esterno centro. Quando giocava con Kansas City T-Bones, Aharon Eggleston è stato inserito per due volte nella squadra All-Star della Northern League come esterno. Un anno fa, nell'inverno 2010, Eggleston disputava il campionato invernale colombiano. Con i Leones, la squadra della città di Monterìa (nel nord della Colombia, città di 270 mila abitanti, soprannominata La Ciudad de las Golondrinas). E sapete chi aveva Eggleston per compagno di squadra? Richard Austin, il… cannone della Fortitudo che vinse imperiosamente lo scudetto nella IBL 2009.
A Bologna l'eventuale arrivo di Aharon Eggleston potrebbe essere interpretato come un segno premonitore, un buon presagio. Infatti il grande sogno della società biancoblù è il ritorno sulla scena del "Falchi" di Rich il devastante. Richard Austin (26 fuoricampo, 113 RBI e 652 di slugging nelle 93 partite giocate con la casacca della Fortitudo nel 2008 e nel 2009).
Austin continua ad essere corteggiato dalla dirigenza fortitudina, ma il suo ritorno appare poco probabile. Richard fa ancora parte del roster di Rockford RiverHawks, squadra di Independent, della North American League. La stagione dei RiverHawks avrà inizio il 26 maggio. E il club di Rockford punta molto sul vertiginoso giro di mazza di Austin. Frattanto Rich comincia a far parte del coaching staff: a lui infatti è stato affidato il reclutamento dei giovani giocatori di baseball per il "tryout camp" programmato dai RiverHawks per il 26 febbraio.

Aspettando di definire per Eggleston, la UGF Fortitudo Bologna allunga le mani su un giovane talento italiano. Si tratta di Mattia Barbaresi, lanciatore ventunenne, cresciuto nel Fano, e nella stagione scorsa interprete in IBL con la franchigia di Rimini (tra IBL2 a Riccione e un po' in IBL1 con i Pirati). Non ha giocato tantissimo, perché un guaio alla spalla gli ha fatto perdere una buona parte di stagione. Le sue statistiche. Nel Rimini: 10.1 riprese lanciate, 7 strikout, 2 basi-ball, 11 valide concesse, 6 punti subìti. Nel Riccione: 12.2 rl, 10 K, 6 bb, 7 bvc, 1.42 di ERA. E appena 156 di media-battuta concessa agli avversari. Mattia Barbaresi, l'anno scorso da rookie della IBL, ha vissuto un momento magico. La sera del 24 aprile. La prima volta sul monte della massima serie. In una situazione delicatissima, anzi estrema. All'ultimo inning di una sempre sentitissima sfida con il San Marino. C'era da difendere il vantaggio di un punto (6-5). Schiavoni, closer dei Pirati, stava arrancando e soffrendo. Faticava a trovare la zona dello strike. E la squadra del Titano aveva sulle basi gli uomini del potenziale sorpasso. Cosa avvenne? Con una mossa coraggiosa, Mauro Mazzotti (che allenava la Telemarket Rimini) chiamò il ragazzo Barbaresi. Scegliendo di affidarsi al suo "controllo". In quel momento era importante evitare basi su ball. Aggredito dall'emozione, Barbaresi concesse una base a Granato. Ma poi, recuperando saldezza di nervi, con 3 lanci mise strikeout Carlos Duran, colui che – al termine della regular season – avrebbe poi vinto la Tripla Corona! Una grande "salvezza" per Mattia. Che nel corso del 2010 sicuramente sarebbe riuscito a vivere altri momenti importanti (considerando che tira la fastball a 87 miglia ed ha un buon controllo sia della "dritta" sia della "curva") se non fosse stato fermato da un perfido infortunio.
Non è rimasto a Rimini. Essendo il cartellino di proprietà del Fano. Ha preferito Bologna. Manager Nanni lo inserirà nel roster della franchigia. Destinato alla IBL2 del Castenaso, ma a disposizione della squadra campione d'Europa ogni volta che ci sarà bisogno. Con Betto, Langone, Milano e anche Barbaresi in caso di necessità, il cast dei lanciatori "asi" ha aggiunto profondità alla qualità.

Una curiosità: nel roster della UGF Fortitudo 2011 ci saranno 6 "under 23": Fornasari (20 anni), Sabbatani (21), Barbaresi (21), Malengo (21), D'Amico (19) e il ventitreenne Santaniello. Inoltre, l'oriundo Rafael Renè Mazzocchi (22): anche per quest'anno pitcher partente del Castenaso, tuttavia a disposizione di Marco Nanni quando le necessità lo imporranno.
Sembra invece in uscita Francesco Alaimo, che tornerebbe nella sua Torino.

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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