Marco Sabbatani in arrivo alla Fortitudo

Il ventunenne catcher del Godo (37 partite da titolare nella regular season 2010 in IBL1) va a rimpiazzare Reginato come cambio di Pablo Angrisano dietro il piatto di casabase

La trattativa, avviata da tempo, è in via di definizione fra il Godo (che probabilmente ce la farà a "sopportare" economicamente un'altra stagione di IBL1) e la Fortitudo Bologna. L'accordo con il giocatore c'è già. E dunque si presume che nei prossimi giorni verrà annunciato ufficialmente il passaggio di Marco Sabbatani dal Club ravennate alla Società bolognese campione d'Europa. Sicuramente una buona operazione di mercato da parte del general manager fortitudino Christian Mura. Trovatosi scoperto, nel ruolo di secondo catcher, dalla partenza di Mattia Reginato (che ha preferito San Marino), Mura porta a Bologna un altro prospetto molto interessante. Marco Sabbatani è un "ex" della Accademia di Tirrenia, proprio come Reginato, nei confronti del quale ha un anno in più.
Sabbatani, nato il 13 aprile 1989, è un prodotto del farm system dei Goti. Ed è appunto con il Godo che ha cominciato a giocare, facendo parte (appena sedicenne) del roster del Godo in serie A2 nel 2005. Successivamente ha indossato per tre anni la divisa dell'Italmet Marina Waves, partecipando alla galoppata della squadra di Marina di Ravenna dalla serie B fino alla A2. L'esperienza all'Accademia FIBS di Tirrenia lo ha portato in Toscana, dove ha disputato il campionato di A2 2009 con il So.ge.se. Livorno. Il Godo se lo è riportato a casa e nella stagione scorsa gli ha affidato la titolarità di un ruolo delicato, importante e impegnativo come quello di catcher. Titolare nella massima serie. In IBL1, nel 2010, Sabbatani è stato fra i giocatori maggiormente utilizzati dal manager Steven Weidner. Trentasette partite giocate (sempre fin dall'inizio) sulle quarantadue dell'intera regular season. E un lavoro difensivo da considerare sicuramente eccellente per un ventunenne al suo primo campionato in IBL First Division: 978 di "fld{947471b319fcfc17ee58fe31e0e3b187459371bac22f8f456d2c94c4a7f47895}", con 186 potouts, 33 assistenze, soltanto 5 errori.
Quel che piace maggiormente di Marco Sabbatani dietro al piatto di casabase è la lucidità. Catcher intelligente, tecnicamente bene impostato e preciso, anche molto agile. Braccio abbastanza potente e buoni riflessi: 14 i corridori "colti rubando" nel 2009 in A2 e 9 nella regular season 2010, ma… ovviamente nella massima serie (considerando la notevole differenza di qualità fra i due campionati) ha dovuto concedere 27 basi rubate. Marco Sabbatani sarà il backup di Juan Pablo Angrisano, catcher numero uno della Italian Baseball League e inserito nella squadra All Star della recente Coppa Intercontinentale dove la Nazionale italiana ha conquistato una storica medaglia di bronzo. Con Angrisano e Sabbatani la Fortitudo Bologna proporrà, presumibilmente, la miglior coppia di ricevitori della IBL 2011. A Sabbatani verrà affidata certamente una partita da titolare – dietro il piatto – in ogni trittico di campionato. E un'altra come battitore designato. Nel box di battuta, in realtà, il ragazzo ravennate appare un po' più indietro rispetto all'aspetto difensivo. Tuttavia è in crescita, ha la caratteristica d'essere swich hitter, può diventare – acquisendo la giusta esperienza – un buon battitore di contatto.
L'arrivo di Sabbatani in Fortitudo va ad aggiungersi a quelli del lanciatore "asi" italoamericano Mark Langone (proveniente dal Codogno, finalista nella A Federale 2010) e di Massimiliano Sartori l'affidabile interno che arriva dal Baseball Team Ponte di Piave (serie A Federale) e che in precedenza ha giocato nella IBL con i Rangers Redipuglia nella stagione 2008 (403 di slugging). Sartori è un prodotto del vivaio del Blue Fioi Ponzano, una società che da anni è molto attiva nel baseball giovanile (da lì sono usciti anche Matteo Tonellato e Andrea Lucati).

Capitolo stranieri. Manager Marco Nanni ha necessità di aggiungere consistenza ad un line-up che già andava rinforzato e che, nel frattempo, ha perso Jairo Ramos. Chiaro che occorrono due mazze di notevole spessore: un cleanup (assolutamente) e un battitore di media. Da inserire negli spot numero 3 e 4 dell'ordine di battuta. Presumibilmente saranno due esterni.
Per quanto riguarda il monte di lancio, riconfermato "l'intoccabile" Jesus Matos, ci sarà da valutare la situazione-Moreno. Decisione delicata. Victor Moreno, l'eroe del Montjuic per quel decimo inning che portò Bologna sul tetto d'Europa il 26 settembre a Barcellona, sta lanciando forte nella Liga Venezolana Professional (2.09 di ERA in 43.2 riprese lanciate, come rilievo). Le sue prestazioni in questi mesi con Tigres de Aragua sono state di tale qualità da convincere una franchigia di Major League come i Detroit Tigers a sottoporgli un contratto di Minor League. Victor Moreno in febbraio farà parte dello spring training dei Tigers. Poi sarà destinato al Triplo A, e si riaccenderà per questo pitcher venezuelano non più giovanissimo il suggestivo sogno di arrivare in Grande Lega. Victor ha già alle spalle una sostanziosa gavetta in Doppio e in Triplo. Una carriera apprezzabile nelle Minors. Tuttavia, l'occasione della vita non s'è mai presentata. Sarebbe una favola, arrivarci adesso, in MLB. A 32 anni. Quando forse non ci pensava più. Chiaro che Victor Moreno ci prova. Non poteva non accettare questa proposta di Detroit. Sa che è difficile, ma è l'ultima chance. Ne vale la pena. Bologna perde così il suo magico rilievo, l'uomo-sicurezza che chiudeva (alla grande) le partite di Jesus Matos. Lo perde momentaneamente. Lo potrà ritrovare, se – ad un certo punto della stagione – il tentativo "americano" di Moreno s'interrompesse. Qualora cioè l'Organizzazione dei Detroit Tigers decidesse di "rilasciarlo", lui sarebbe libero di tornare a Bologna. Ma… ma il tempo stringe. Il regolamento della Federazione Italiana prevede che entro il 31 gennaio le Società di IBL debbano indicare i nomi degli stranieri (della stagione scorsa) da confermare. Poiché i giocatori che non verranno riconfermati, saranno considerati liberi. Liberi di accasarsi altrove. Fortitudo e Moreno sono legati da un buon feeling. Moreno è affezionato al Club felsineo, che è pronto ad accontentarlo dal punto di vista economico.
Dunque: se Bologna sceglie di inserire l'esperto lanciatore venezuelano nel roster 2011, che cosa può accadere? Ecco le ipotesi. 1) se Moreno viene "tagliato" dai Detroit Tigers e decide di tornare in Italia, potrà giocare soltanto per la Fortitudo. 2) però… entro il termine del girone d'andata (fine maggio) lui – per regolamento – deve fare almeno una presenza nel campionato italiano. Se Victor Moreno dovesse essere "rilasciato" dai Detroit Tigers dopo quella data, cioè da giugno in poi, la Fortitudo non avrebbe più la possibilità di utilizzarlo. E perderebbe così uno dei quattro "visti" per i giocatori stranieri. 3) ovviamente nel caso (quello più gradito a Moreno) che questa nuova attraente esperienza americana si protraesse per l'intera stagione, Bologna non potrebbe contare su colui che è stato in questi anni il miglior rilievo straniero della IBL.

Aspettarlo o no? Interrogativo inquietante. Scelta delicatissima. Fortitudo davanti a un bivio. Ad un campione come Victor Moreno non si può rinunciare a cuor leggero. Al tempo stesso, confermarlo e inserirlo nel roster 2011 (che significherebbe anche "proteggerlo" da eventuali lusinghe di altri Club italiani) rappresenta tuttavia un rischio. C'è il rischio – anche abbastanza sostanzioso – di "giocarsi" un visto. Cioè di perdere uno straniero. Che fare, allora? Non pensare più a Moreno e andare a cercare un pitcher di rilievo altrettanto forte? Fosse così semplice… Già è difficile trovarne un altro di tale valore. O forse si potrebbe trovare anche di meglio: però quanto verrebbe a costare?

L'idea della Fortitudo, in questo momento, sembra essere quella di ingaggiare un decoroso pitcher oriundo (o comunitario) come rilievo per "gara2": le partite di Cody Cillo. Spostando l'affidabile Yulman Ribeiro (anche lui attualmente buon interprete nella winter league venezuelana) a chiudere "gara1": le partite di Jesus Matos. Va considerato inoltre che, in caso di necessità, Marco Nanni potrebbe sempre contare sulla disponibilità di René Mazzocchi, il giovane interessante lanciatore oriundo che la Fortitudo ha parcheggiato al Castenaso.
Questa eventuale strategia consentirebbe alla Società bolognese di avere un monte di lancio comunque ben "coperto", aspettando un eventuale ritorno di Victor Moreno. Prima di fine maggio…

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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