Padres in crisi, i Giants ci credono

Ad una ventina di partite circa dal termine della regular-season, San Diego segna il passo e consente a San Francisco di riaprire i giochi della West Division della NL – Philadelphia prepara l'ennesima rimonta, stavolta ai danni di Atlanta

Una lunga striscia negativa, 10 sconfitte consecutive, stavano vanificando quanto di buono i Padres avevano fatto in questa stagione. Dopo essersi piazzati al comando della West Division della NATIONAL LEAGUE, sin dall'avvio della regular season quando nessuno dava credito al roster di Bud Black, San Diego è passato da un rassicurante vantaggio di 6.5 vittorie su San Francisco, seconda del girone, ad un preoccupante +1. Come se non bastasse anche Colorado, che occupa la terza piazza della West Division, si è avvicinata notevolmente ed ora staziona a 4.5 lunghezze dalla vetta. Dopo tre sweep consecutivi subiti (in casa contro Philadelphia e Colorado, in trasferta contro Arizona), i Padres hanno però riassaporato il gusto della vittoria in gara-1 contro i Dodgers con Adams vincente sul monte di lancio e Hundley che al terzo inning sporca il tabellone dello score con un fuoricampo che suona la carica. Adesso, con 23 gare da giocare, è tutto ancora da decidere. E molto verrà stabilito tra il 9 ed il 15 settembre quando i Padres prima ospiteranno i Giants in una serie da 4 inadatta ai deboli di cuore ed immediatamente dopo volerà in Colorado per una serie da tre contro i Rockies. In ballo, oltre alla leadership della West Division, l'accesso alla post-season attraverso la wild-card dove le franchigie della West devono vedersela anche con Philadelphia, attualmente al comando della classifica con un lievissimo margine su San Francisco (1.5) e sull'accoppiata Colorado e St. Louis (a -5 dalla vetta).
A proposito dei campioni in carica della NL va ricordato che nella East Division fino a due mesi or sono erano tutti in fila a celebrare il funerale di Philadelphia. Lo scorso 21 luglio i Phillies erano infatti terzi in classifica a 7 partite da Atlanta, attuale leader della East, che adesso ha un vantaggio di appena 0.5 con una partita in più da giocare. Da allora i Phillies hanno vinto 31 delle 45 partite giocate, la metà di quelle vinte dai Braves, e così la distanza si è colmata fino a diventare esigua. Adesso a Philadelphia tutti aspettano lo scontro diretto che si disputerà nella "Città dell'Indipendenza" tra il 20 ed il 22 settembre.
Apparentemente più tranquilla la posizione dei Reds nella corsa al pennant della Central Division della NL. Cincinnati mantiene un discreto vantaggio su St. Louis, 6 vittorie, che però non devono far dormire sugli allori il roster di Dusty Baker, uscito sostanzialmente indenne dalla serie da tre al Busch Stadium. La sconfitta per 2-1 nel trittico di gare contro i Cardinals ha fatto sì che il vantaggio si mantenesse corposo, ma i Cards è una squadra abituata a non mollare e se i Reds vogliono riportare il titolo della Central Division in Ohio dopo 15 anni (correva l'anno 1995) non dovranno abbassare la guardia.
Nella AMERICAN LEAGUE, East Division, Boston si sta giocando le ultime chance di accedere alla post-season attraverso la wild-card. Oramai fuori gioco nella lotta per il primo posto viste le 9 gare di svantaggio dagli Yankees, a loro volta ostacolati nella conquista al 17esimo titolo di Division solo da Tampa Bay (2.5 di svantaggio), i Red Sox hanno il dovere di provare a recuperare le 6.5 partite accumulate proprio dai Rays nella corsa alla wild-card. L'occasione di dimezzare lo svantaggio si presenta in questi giorni al Fenway Park dove, davanti al pubblico amico, il roster di Francona se la sta vedendo proprio contro Tampa Bay. Mentre scriviamo si è conclusa gara-1 con la schiacciante vittoria di Boston per 12-5 con Lester vincente sul monte di lancio ed un attacco che si è fregiato dei fuoricampo di Ortiz, Beltre e Kalish. La sensazione è che la franchigia che alla fine giungerà seconda nella East Division arriverà alla post-season con la wild-card, anche se i Chicago White Sox, secondi nella Central Division a 3.5 di distanza dalla vetta di proprietà dei Minnesota Twins, potrebbero fare da terzo incomodo visto che hanno lo stesso record stagionale di Boston.
A proposito dei "South Siders" c'è da dire che con 7 vittorie consecutive, che rappresentano la miglior striscia di vittorie del momento, Chicago si è assicurata un finale di stagione da protagonista. A contribuire alla causa è arrivato da Los Angeles, sponda Dodgers, un certo Manny Ramirez, esterno che ha legato le sue fortune ai Red Sox, franchigia nella quale ha giocato dal 2001 al 2008 e con cui ha vinto due World Series. Il caso ha voluto che Ramirez esordisse con la nuova casacca proprio al Fenway Park dove al primo turno di battuta è riuscito a battere un singolo. Il 37enne dominicano, che nei White Sox occuperà principalmente il ruolo di battitore designato, ha chiuso la sua performance a Boston con 3 valide e 2 strike-out su 8 turni di battuta.
Molto più delineata la situazione nella West Division della AL dove Texas, forte delle 7 lunghezze di vantaggio su Oakland inizia già a pregustare il quarto titolo di Division, il primo dal 1999. Poco importa, vista di fatto la mancanza di avversari nel girone, che i Rangers siano alla quarta sconfitta consecutiva e che nelle ultime 10 gare abbiamo racimolato appena 3 vittorie. Il cancello della post-season per i ragazzi di Ron Washington sembra già spalancato.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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