Marcello Saccardi e il Cariparma verso i playoff

Forti del primo posto in regular season, i ducali disputeranno sei partite casalinghe su nove nel girone di semifinale "Stiamo lavorando con grande entusiasmo"

 

Parma, a vedere le curiosità statistiche, è squadra da anni dispari ed in qualche modo legata al numero 3: 6 scudetti su 9 sono infatti arrivati in quegli anni. Questa è la sesta volta che la squadra ducale arriva nei playoff dopo l'ultimo scudetto conquistato nel 1997 (98-99-00-04-07-10). Nelle ultime stagioni la cadenza è triennale e per certi versi quella di quest'anno ricorda molto la fantastica cavalcata del 2007 finita, purtroppo per Parma, in gara 7 di semifinale con Nettuno. Adesso però c'è di mezzo il 2010 che qualcosa col tre c'entra anche se è un anno pari. Numeri, curiosità. Un trait d'union con quel 2007 è Marcello "Meo" Saccardi, ora bench coach allora alla sua ultima stagione, e che stagione, da giocatore: due stagioni vissute «entrambe con tanto entusiasmo come dev'essere. Ed in entrambe le situazioni ero, tra virgolette, nuovo per cui anche molta soddisfazione e grande responsabilità».

Se qualcuno gli avesse detto, prima di iniziare il campionato, che Parma avrebbe vinto sei partite su sei contro la rivale delle rivali Nettuno «Gli avrei risposto che tutto può succedere; certo sei su sei non è affatto facile neanche contro Paternò, con tutto il rispetto, ma questa squadra aveva le potenzialità per vincere sei su sei contro tutti». Al di là delle potenzialità che erano riconosciute, è indubbio che la tripletta allo Steno Borghese sia stato un momento importante per una piena presa di coscienza dei propri mezzi «Sicuramente quello è stato un momento fondamentale, poi con l'infortunio di Zileri la squadra ha dovuto ritrovare le convinzioni che il ritorno con San Marino ha definitivamente consacrato». Per vivere una stagione da protagonista occorre anche che vada tutto bene ed in questa stagione i reparti si sono aiutati a vicenda: attacco sempre molto presente, ottima cerniera difensiva, monte solido. D'accordo Zileri, una perdita importante, ma Parma aveva perso anche Sambucci e poi Gerali Michele e Scalera in rapida successione, eventi che non hanno intaccato morale e risultati a dimostrazione di una grande unità e maturità «Aggiungerei anche quella di Martinez pur se più breve. Questa è la dimostrazione che il gruppo è sempre più importante dei singoli giocatori; per questo i nostri risultati parlano a differenza del Nettuno ad esempio. Questo è un gruppo, compatto».

Il 4 agosto comincia un campionato nuovo dopo la parentesi della nazionale: tutto si resetta ma si parte da un  primo posto, per certi versi "platonico" ma che dà carica e il piccolo vantaggio di giocare sei partite su nove davanti al proprio pubblico «La sosta ti fa perdere ritmo e noi da questo punto di vista abbiamo tutto da perdere, nel senso che abbiamo chiuso in grande forma. Però è anche vero che riguarda pure gli altri; il fatto positivo per noi è che dovremmo recuperare qualche giocatore (M.Gerali quasi certamente, ndr) e rifiatare un po' perché abbiamo fatto metà campionato in nove-dieci giocatori. E' vero che si ricomincia da capo ma il primo posto per noi era importante per due motivi: ci mette(va) grande entusiasmo, ed in questi giorni stiamo lavorando con entusiasmo, e onestamente giocare sul tuo campo fa un altro effetto; e credo che un piccolo vantaggio ce l'avremo». La riprova a partire tra poco più di una settimana in un girone di semifinale che anche quest'anno corre sulla via Emilia «Perché Grosseto ha preso qualcosa e Nettuno non ha dimostrato quello per cui era stato costruito, di conseguenza queste quattro squadre sono assolutamente le migliori».

Informazioni su Paolo Mulazzi 42 Articoli
Nato a Parma nel 1963, giornalista pubblicista, cominciò a seguire il baseball nel 1974, penultimo anno targato Bernazzoli, e si “abituò subito male” con le vittorie della grande Germal. Provò anche a giocare, per un paio d’anni, nell’allora Parma Pan, ma scelse, forse a ragione, di dedicarsi alla scuola. Così dovette accontentarsi, in età più adulta, di anni e anni di slow pitch. Agli inizi degli anni '80 inizia il suo percorso giornalistico in ambito radiofonico con Radio Emilia prima ed Onda Emilia poi. Un percorso durato sino alla fine degli anni '90 fatto di conduzioni in studio, per un anno anche televisive con la collegata Europarma Tv (l’attuale Teleducato), servizi e radiocronache di baseball e rugby, sport, quest’ultimo, che è sempre andato di pari passo col primo. Nel 2004 inizia la sua avventura col cartaceo collaborando per il settimanale gratuito "Lungoparma" occupandosi, oltre che di sport, anche di inchieste d’attualità. Nell’aprile 2005 nasce a Parma il quotidiano "L’Informazione" con cui comincia a collaborare sin dal primo numero scrivendo sempre dei suoi due sport preferiti. Nel marzo 2008 passa a "Polis Quotidiano". Inoltre, nel novembre del 2007 è co-ideatore del quotidiano sportivo on line www.sportparma.com ma i suoi impegni non finiscono qui: ha collaborato saltuariamente col settimanale locale "Zerosette", occupandosi di inchieste, e scrive regolarmente su "Lameta", settimanale di rugby a diffusione nazionale. Nel mezzo di tutto ciò c’è stato anche spazio, dal 2000 al 2005, per allenare il settore pre-baseball dell’Oltretorrente, esperienza che gli ha dato molto dal punto di vista umano. Ama la natura e gli animali (salutiamo il gatto Gigi) e sogna sempre di rivedere gli stadi pieni come un tempo, almeno a Parma.

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