La European Cup delle contraddizioni

Rimini, Bologna e S. Marino si sono qualificate per le Final Four di Barcellona, ma chi non entra in finale-scudetto perde i giocatori stranieri per 35 giorni

Scrive Riccardo Schiroli, responsabile della Comunicazione della FIBS, che il Campionato Europeo per Club di baseball meriterebbe più attenzione. Giusto, "Schiro". Effettivamente è una competizione internazionale da valorizzare sul piano tecnico e dell'immagine. Serve per coinvolgere Paesi emergenti nel baseball, serve per far compiere un salto di qualità – a livello tecnico e organizzativo – all'Europa dei diamanti. Vanno intensificati, dunque, gli sforzi per dare a questa manifestazione una etichetta da "vera" Coppa dei Campioni.
Ebbene, la European Cup 2010 è nata sotto una buona stella per quanto riguarda le Società di IBL, cioè della Italian Baseball League. Tutte tre le squadre "nostre" che hanno partecipato alla fase di qualificazione (la Telemarket Rimini e la T&A San Marino nel girone di Rotterdam in Olanda, la UGF Fortitudo Bologna nel girone di Brno in Repubblica Ceka) si sono guadagnate il pass per la Final Four di Barcellona.
Le tre italiane dentro (anche se in realtà la T&A in European Cup rappresenta la Repubblica di San Marino), le due olandesi clamorosamente eliminate! Un motivo d'orgoglio. E anche – ammettiamolo tutti senza ipocrisie – un bel po' di godimento poiché gli olandesi sono da sempre i grandi rivali del baseball italiano (e spesso ci hanno fatto mandar giù dei magoni…). Stavolta sono loro che soffrono. E va bene così.
Loro – i tulipani – non ci saranno a Barcellona. Noi sì. E con tre squadre. Ci sarebbe da festeggiare. Ma… c'è un problemino. Anzi, potrebbe anche essere un problemone. Provocato da un "calendario" infelice, da date che non seguono un filo logico, da competizioni collocate in periodi che dovevano essere differenti, e anche dalla solita e perenne mancanza di collaborazione (antico difetto del baseball, soprattutto in Italia).
Colpa della Federazione Europea? Insensibilità della Federazione Italiana? Oppure non si poteva agire diversamente?
Sta di fatto che collocare la Final Four di European Cup (la Coppa dei Campioni del baseball) nell'ultimissimo week end di settembre, il 25 e 26 allo stadio Montjuic di Barcellona, è una scelta che finirà inevitabilmente per PENALIZZARE una squadra, o anche più d'una, del campionato italiano. In che senso?
Nel senso che la squadra (fra le 3 qualificate per la Final Four di Coppa) che non dovesse riuscire a disputare la finale-scudetto, si troverebbe – al termine del round robin – a partecipare alla Coppa Italia. Ebbene, che cos'ha di particolare la Coppa Italia? Per regolamento della FIBS, in questa manifestazione è proibito l'uso dei giocatori stranieri. Premesso che anche negli anni scorsi questo regolamento mi ha sempre lasciato perplesso perché credo che una competizione debba essere affrontata potendo mettere sul campo il meglio della qualità e delle potenzialità, verrà a crearsi quest'anno una situazione imbarazzante e ingiusta.
La squadra o le squadre (sempre parlando delle tre qualificate per la fase finale di Coppacampioni) che vedessero il loro campionato concludersi con la fine del girone di semifinale (il round robin) il 20 e 21 agosto, debbono poi prendere parte alla Coppa Italia. Già la Coppa Italia è manifestazione tecnicamente modesta, farebbe perdere competitività, pertanto si avvertirebbe poi in maniera evidente lo sbalzo tecnico con le Finali di European Cup. Ma l'interrogativo più inquietante è questo: gli stranieri cosa faranno? Già, i giocatori stranieri. Che ne sarà di loro? Per 35 giorni non giocherebbero partite. Pagati dalle Società senza… poterli utilizzare. E io dico: qualsiasi giocatore – anche un Campione – che per 35 giorni non scende in campo in gare ufficiali, finisce inev stabilmente per accusare una flessione sul piano dei riflessi e dell'intensità. Può allenarsi tutti i giorni, anche cinque ore al giorno ma… la situazione non sarà mai simile a quella d'una partita. Chi non gioca, perde il ritmo-partita. "Soprattutto i lanciatori", osserva Doriano Bindi manager del San Marino.
Questa prospettiva preoccupa (o dovrebbe preoccupare) le tre squadre del campionato italiano che parteciperanno – assieme ai sorprendenti tedeschi di Heidenheim – alla Final Four di Barcellona.
Indiscutibilmente, chi per 35 giorni si trova a fare la Coppa Italia, senza la squadra al completo, e con gli stranieri "costretti" a stare a guardare, verrà a trovarsi nella impossibilità di preparare nella maniera migliore la fase finale di Coppa dei Campioni.
Domanda: e questo sarebbe il modo di tutelare le squadre del campionato italiano che con tanto sforzo, con fatica e con meriti hanno conquistato il diritto di giocare le finali della Coppa?
La Federazione Italiana aveva pensato – mesi fa – a questa eventualità? Penso di sì. Anzi, certamente. Infatti il problema – già a novembre- era stato sollevato da Stefano Michelini il presidente della UGF Assicurazioni Fortitudo Bologna. "Ho segnalato questa anomalia, questo problema. Purtroppo la mia battaglia è stata inutile. Nessuno mi ha seguito".
Sconcertante. Nessuno ha ascoltato Michelini. Non la FIBS e neppure (ecco quel che è peggio) le altre società partecipanti alla fase di qualificazione della European Cup: Rimini e San Marino. Perché? Forse perché Rimini e San Marino si sentono superiori e sono sicure di fare la serie finale per lo scudetto (che termina, con l'eventuale gara7, l'11 settembre)?
E' possibile che Telemarket e T&A siano le finaliste. Ci sta, secondo logica. San Marino possiede un notevole potenziale, pur avendo alcune cose ancora da sistemare. Rimini è squadra non esplosiva, però è molto equilibrata, è sapientemente gestita, è la migliore sul monte di lancio ed è quella che concede mediamente meno punti agli avversari (e quando una squadra concede poco, è destinata ad andare lontano). Tuttavia, non si può dare nulla per scontato. Nessuno ha la certezza di partecipare alla serie-scudetto. Ora estremizzo. Ipotizzando una finale per il titolo fra Nettuno e Parma (difficile, lo so, ma non impossibile), che cosa succederebbe? Succederebbe che Rimini, San Marino e Bologna – tre finaliste di European Cup – si troverebbero per 35 giorni a "preparare" l'evento di Barcellona partecipando alla Coppa Italia e senza poter far giocare gli stranieri. Che bella prospettiva!
C'era una via d'uscita? In realtà, può darsi di no. Forse non è colpa della Federazione italiana, se la CEB (la Federazione europea) ha fissato i Campionati Europei per Nazionali a luglio, programmando la Coppa dei Campioni a giugno (fase di qualificazione) e a fine settembre per le Final Four. Non condivido questa programmazione. E spiegherò, più avanti, come farei il calendario internazionale.
Quando a novembre il presidente della Fortitudo tirò fuori la questione (senza essere appoggiato dal Rimini e dal San Marino), la FIBS avrebbe potuto fare una cosa: concedere una deroga. Solo per quest'anno. In via eccezionale. Cioè, permettere alle squadre di European Cup che avessero fatto la Coppa Italia di giocare – volendo – con gli stranieri. Soluzione che sarebbe venuta incontro alle esigenze di Bologna, San Marino e Rimini. Però, alla luce della sempre bella… collaborazione che caratterizza da sessant'anni il mondo del baseball italiano (dove ogni società pensa al proprio orticello), credo che gli altri Club della IBL si sarebbero opposti! Sì, la Federazione avrebbe comunque potuto imporsi e andare contro la maggioranza per privilegiare chi a Barcellona avrebbe rappresentato il campionato italiano. Ha preferito non farlo. Anche perché la FIBS era stata elogiata dal CONI, anzi indicata da Petrucci come esempio, proprio per la formula della Coppa Italia. Manifestazione progettata e voluta senza gli stranieri, per dare più spazio ai giocatori di scuola italiana. E dunque suppongo che il presidente Fraccari, ricevuti i complimenti da Gianni Petrucci grande capo dello sport italiano, non ci abbia pensato proprio per niente a cambiare la formula, neanche in via eccezionale per quest'anno.
Insomma, il discorso è breve: chi sta fuori dalla finale-scudetto, e dopo oltre un mese dovrà fare le finali di Coppacampioni, si arrangi… Questo è, suppergiù, il pensiero che domina nell'ambiente del baseball. Carino, che ne dite? Resta il fatto che tre squadre della IBL, ma soprattutto Rimini e Bologna che a Barcellona rappresenteranno l'Italia e la FIBS (San Marino invece ci andrà come rappresentante della Repubblica del Titano), potrebbero venir penalizzate nella loro preparazione proprio da un regolamento della Federazione Italiana…
Non è cosa di poco conto, la European Cup per club. E' la Coppa dei Campioni del baseball. E chi vi partecipa, rappresentando l'Italia o comunque il campionato italiano, deve essere messo nella condizione di potersi esprimere al meglio in quell'appuntamento. Altrimenti, a che cosa è servito lottare – nei gironi di Brno e di Rotterdam – per qualificarsi? Buon per la FIBS che non ci sono gli olandesi e neanche gli spagnoli. A parte la deroga sull'utilizzo in Coppa Italia dei giocatori stranieri (deroga che si sarebbe anche potuto concedere), c'è in questa stagione un problema di date a complicare tutto. Non si può, davvero non si può, gettare la finale di Coppa dei Campioni alla fine. Come ultimo appuntamento stagionale. E' sbagliato. Meglio, molto meglio, la programmazione dell'anno scorso: la fase di qualificazione ad inizio aprile (poco prima del campionato) e la Final Four a giugno.
Qualcuno può obiettare: nei primi giorni di aprile c'è il rischio pioggia. Allora, si giochi dove questo rischio è leggero, poco probabile: ad esempio le Canarie (Tenerife, sul diamante dei Tenerife Marlins), o nel sud della Spagna, o in Sicilia. E vengano programmati per la seconda metà di settembre grandi appuntamenti della Nazionale come ad esempio i Campionati Europei e i Mondiali. Addirittura, i Mondiali – quando organizzati nei Paesi asiatici – potrebbero tranquillamente andare in scena ad ottobre.
Il campionato italiano di serie A? La IBL, a mio parere, dovrebbe cominciare a metà aprile. E concludersi attorno al 15 settembre. La programmazione di questo 2010 solleva forti perplessità: i campionati europei senior dal 23 luglio all'1 agosto (preceduti dall'Italian Baseball Week dal 16 al 20 luglio per collaudare la Nazionale), pertanto il campionato IBL costretto a rimanere fermo dal 10 luglio fino al 4 agosto. Poi, il round robin che termina il 21 agosto; la Italian Baseball Series (fra le due squadre che si contenderanno lo scudetto) a partire dal 27 agosto; la Final Four di Coppa dei Campioni il 25 e 26 settembre. Diciamolo francamente: si poteva fare meglio.
Ultima annotazione. Presumibilmente sono stati gli olandesi a "spingere" affinchè le finali di European Cup per club andassero in scena così tardi: questo perché il campionato olandese termina il 20 settembre. Ma ora che gli olandesi non si sono qualificati per la Final Four, l'evento di Barcellona potrebbe venire anticipato di una settimana? Difficile. Difficile perché nel week end del 17 e 18 settembre in Italia è programmata la finale della Coppa Italia. Che è importante, perché chi vince la Coppa Italia ha diritto (come ovviamente chi vince lo scudetto) ad un posto nella European Cup della stagione successiva.
Insomma, da questo gioco di incastri di date è praticamente impossibile venirne fuori. Resterà tutto com'è. E pertanto se una o più squadre di IBL (fra le tre che si sono qualificate per le finali di Coppacampioni) non dovessero arrivare fino alla finale-scudetto, verrebbero penalizzate nella loro preparazione verso Barcellona.

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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