Rimini, tre shutout e nessun errore

La performance dei Pirati contro Godo dimostra la solidità della squadra di Mazzotti sul monte di lancio e in difesa. Piomba sul campionato il "vero" Nettuno. Parma regge. Bologna in affanno

Sensazioni. Intuizioni. Rimini, Parma, San Marino hanno qualcosa più delle altre. Sul piano mentale, sul piano della solidità, della determinazione, degli equilibri, della potenzialità. E il Nettuno, in feroce recupero, sta vertiginosamente piombando in zona playoff: dopo avere assaggiato l'inferno per tutto il girone d'andata, il gruppo nettunese ha trovato condizione fisica e identità tecnica. Adesso finalmente propone ritmi, spirito, consistenza da squadra importante. Sono soltanto sensazioni. Ma… potrebbero proprio essere questi quattro Club a guadagnarsi fra quaranta giorni l'ingresso nel girone di semifinale. Certezze assolute non ce ne sono. La classifica resta "corta" e la suspense inchioda il fiato in gola anche dopo il secondo trittico di partite del girone di ritorno, con sei squadre in un fazzoletto di spazio a contendersi vigorosamente (fino al 10 luglio) i quattro posti utili per partecipare ai playoff. Situazione ancor fluida: Rimini e Parma davanti a tutti con 19 partite vinte e 9 perdute, segue San Marino con 17 vittorie e 8 sconfitte (due partite da recuperare, ma allo "Steno Borghese" dove ha già perso una gara). Poi Bologna a quota 17-10. Il Nettuno è tornato ad avere una classifica in attivo (14-11) e… sa che i Titani dovranno nuovamente recarsi nella tana del lupo. Brusca frenata per Grosseto, che comunque è a 13-13 e dovrà recuperare la partita casalinga con i Catania Warriors. Molte cose possono ancora accadere. Tuttavia i risultati di questo fine settimana (l'ultimo di un mese di maggio che non ha avuto nulla di primaverile) ci mandano dei segnali interessanti, ci trasmettono delle indicazioni che vanno attentamente interpretate.

Prima interpretazione: l'equilibrio della Telemarket Rimini. Una squadra che vuole essere vincente deve necessariamente essere forte sul monte di lancio e solida in difesa. E non ci sono dubbi: Rimini è sapientemente organizzata dal punto di vista tattico ed efficace nel suo rendimento difensivo. La squadra preparata da Mauro Mazzotti concede poco agli avversari (e questa è la risorsa delle grandi squadre). La performance realizzata in questo week end è estremamente significativa: tre shut-out, e addirittura due partite vinte per manifesta superiorità. 10-0 in gara1, 10-0 anche in gara2, poi il 5-0 di domenica mattina nel recupero dell'incontro non disputato per pioggia sabato notte. Zero punti subìti in tre partite. E non soltanto. Anche zero errori commessi! Contemporaneamente l'attacco dei Pirati ha acceso fuochi d'artificio nelle notti riminesi, producendo 32 battute valide (fra le quali i due fuoricampo di un Mario Chiarini che sta recuperando ritmo ed esplosività). D'accordo: l'avversario era il Godo, modesto e acerbo fin che si vuole, ma è pur sempre quel Godo che una settimana prima era stato capace di vincere al "Falchi" di Bologna! I tre shut-out di Rimini portano la firma – sul monte di lancio – di James Brower ed Alex Serrano in gara1, di Enorbel Marquez e Chris Di Roma in gara2, di Sandy Patrone e Mauro Schiavoni in gara3.

Seconda interpretazione: il Cariparma è squadra "vera". Nel senso che è tosta. E' convinta. Non molla. Da un paio di settimane sta giocando senza il suo "bombardiere" Zileri. Non se n'è accorto nessuno… Il lineup della squadra di Gibo Gerali continua a produrre battute valide e punti, vince anche una partita per manifesta superiorità contro Catania, si permette il lusso di far debuttare un ragazzino del '90 – Massimo Pesci – il quale passa dallo Junior Parma alla IBL First Division presentandosi con un fuoricampo da 3 punti. Intanto, la difesa commette 1 solo errore in tre partite. Concedendo appena 2 punti.

Terza considerazione: il rabbioso recupero del Nettuno. Si annunciavano fastidiose e insidiosissime le tre sfide con il Grosseto di Ruggero Bagialemani. Un confronto delicato per diversi motivi, anche – e forse soprattutto – sotto l'aspetto psicologico, per il ritorno di Bagialemani a Nettuno da avversario. Battaglie aspre. Partite strette. Difficili. Un braccio di ferro che il Nettuno di alcune settimane fa avrebbe sicuramente perso. Adesso no. Adesso il braccio di ferro lo ha vinto. Con il carattere. Totalizzando 30 battute valide e concedendo soltanto 7 punti nell'intero week end ad una formazione aggressiva come quella maremmana. Ecco la grande differenza fra il Nettuno attuale e quello del primo mese e mezzo di stagione.
Giampiero Faraone ha trovato un buon equilibrio nel lineup (con il felicissimo spostamento di Lino Connell nel secondo spot dell'ordine di battuta, inserito fra Alexander e Perez , nonché il salto di qualità di Renato Imperiali a dare consistenza alla parte bassa). Decisamente più sicura appare anche la difesa. Con Imperiali in prima base, Connell e Schiavetti che si alternano in seconda, Perez esterno sinistro, le magìe di Ennio Retrosi all'esterno centro. Ma è tutto il gruppo che gioca con un altro spirito. Cosicchè Faraone ha sempre valide alternative. Ad esempio Ambrosino, Caradonna. Oppure Vinicio Sparagna, il quale – nel sofferto avvio nettunese di gara3 – ha letteralmente tolto un punto al Grosseto con una fucilata dall'esterno destro per l'out di Kelli Ramos a casabase.
E' una Danesi Nettuno che ha trovato consistenza e certezze sul monte di lancio – nella partita degli oriundi e comunitari, che era un punto dolente – da quando l'ottimo Mark La Macchia si è impossessato con personalità del ruolo di "partente", dimostrandosi decisamente più concreto di Natale.

Quarta considerazione: San Marino è potenzialmente la formazione più dotata. Lo ha confermato anche nelle due vittorie contro Bologna. Però Tiago Da Silva (miglior pitcher in assoluto della stagione scorsa) è ancora lontano dal rendimento del 2009. Sembra non avere le stesse motivazioni. Strano, inusuale vederlo costretto a scendere dal monte di lancio dopo appena 3.1 riprese lanciate. Demolito dallo stesso lineup che – la sera successiva – è rimasto prigioniero dei lanci di Palanzo. Positivo il debutto da "italiano NON ASI" di Alvaro Montes in gara2, seppure con una autonomia limitata. Però il San Marino ha bisogno di recuperare presto il miglior Da Silva. La squadra di Doriano Bindi è la più forte di tutti in attacco: con le mazze di Duran, Jansen, De Biase, Francesco Imperiali, e l'abilità nel correre sulle basi di Granato, Duran, Jansen. Ma… per fare un ulteriore salto di qualità la formazione del Titano dovrà concedere qualche punto di meno in gara2 e in gara3 (va sul sicuro, viceversa, in gara1 dove il magico Henry Bonilla continua il suo cammino da imbattuto e con un eccellente 1.03 di ERA).

Quinta considerazione. Gli affanni della UGF Fortitudo Bologna. Veniva da una indecente sconfitta casalinga contro Godo. Ha perso altre due volte, contro San Marino. Pasticcia troppo in difesa. E quando una squadra concede parecchio agli avversari, non va tanto lontano. Il roster è corto. La dirigenza non ha potuto, o non ha voluto, utilizzare il "visto" per tesserare il quarto giocatore straniero. Una rinuncia (dettata solo da motivi economici?) che rischia di compromettere la stagione del Club campione d'Italia. La squadra, abbastanza interessante con i suoi "giovani prospetti", avrebbe avuto bisogno di un rinforzino. Possibile che la Fortitudo Baseball non sia stata in grado di investire 8000 euro per assicurarsi un valido straniero per tre mesi e mezzo? Non è arrivato. E il tempo ora è scaduto. Manager Nanni e i giocatori dovranno fare i salti mortali. Ma i playoff sono a rischio.

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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