Warriors e Franchigia Siciliana a rischio

Bonaccorso (FIBS): "Il ridimensionamento degli aiuti allo sport di alto livello serio pericolo per l'attività agonistica". Consiglio (Warriors): "Il sogno della franchigia può infrangersi ancor prima di partire"

La Franchigia Siciliana potrebbe vedersi presto tagliate le sovvenzioni regionali e tale evento potrebbe ripercuotersi direttamente sulla partecipazione dei Catania Warriors alla Italian Baseball League. L'Assemblea Regionale Siciliana sta attualmente "revisionando" due leggi che riguardano stanziamenti alle società sportive di vertice: in particolare, potrebbe essere cancellata la legge numero 18 del 1986 mentre la 31, sempre dello stesso anno, potrebbe imporre una riduzione dei fondi pari a circa un terzo. Il risultato è che se venisse presa una decisione in tal senso i Warriors non potrebbero più avvalersi di un "sostegno di base" rischiando anche un blocco dell'attività agonistica.
A difesa dell'attività della squadra nero-arancio e dell'intera franchigia scende in campo Michele Bonaccorso, Presidente del Comitato Regionale Sicilia della FIBS, che ribadisce l'importanza dei fondi per le società che svolgono sport al massimo livello: "La Franchigia nel mondo del baseball siciliano svolge un'attività di vertice importantissima. In questo momento, con il ridimensionamento delle leggi 18 e 31 che si occupano di aiuti allo sport di alto livello, c'è il serio pericolo di bloccare l'attività ai livelli che da sempre si desiderano per il nostro sport sull'isola. È stata ridotta l'attività motoria di base, ridotta al minino l'attività promozionale e questo ulteriore taglio, ai contributi stanziati per le società di vertice, significa per le squadre siciliane di massima serie, ad esempio non riuscire più a realizzare le trasferte settimanali al Nord. I contributi che ci si auspica di ricevere dalla Regione sono aiuti che permetterebbero di svolgere l' attività in maniera quantomeno dignitosa. Contributi che prima erano regolarmente assegnati per ogni società di Serie A. Un campionato di Serie A è chiaro che deve essere basato su sponsorizzazioni e sul giusto contributo da parte dei Soci, ma è anche vero che i fondi regionali potevano considerarsi come una solida base dalla quale partire. Rivolgiamo quindi con forza il nostro appello al Governo della Regione Siciliana e all'Assemblea Regionale affinché vengano riconsiderati i fondi da destinarsi alle attività sportive tenendo alta la considerazione per lo sport e per le società di Serie A. La nostra richiesta è quella non di limitare la riduzione di fondi, che comunque allungherebbero la vita di un moribondo, ma di investire in modo consistente sullo sport triplicando le risorse, perchè lo sport ad alti livelli è cultura, turismo, comunicazione".
Anche Antonio Consiglio, massimo rappresentante dei Catania Warriors e della Franchigia Siciliana, commenta la questione con grande amarezza: "Con il ridimensionato delle due leggi, nonostante gli enormi sforzi e tanta buona volontà, non si riuscirà a realizzare il nostro progetto. È chiaro che mancando l'aiuto forte da parte di un'istituzione come la Regione, il progetto di Franchigia Siciliana non si potrà sviluppare nella maniera in cui lo si è pensato, costringendo sempre il nostro sport a stare ai margini, come la nostra Sicilia. Non si può penalizzare costantemente l'attività sportiva. Il nostro sport sogna da troppi anni di riuscire a vivere campionati ai massimi vertici ed oggi il rischio è quello che il sogno si infranga ancor prima del suo inizio".

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