Fortitudo Bologna, rinuncia al campionato?

E' il rischio che corre il club campione d'Italia (oppure partecipare con l'Under 21) se neppure lo scudetto attirasse un main sponsor

A mezzogiorno di venerdì nella splendida Sala Farnese di Palazzo D'Accursio, in Piazza Maggiore, il Comune di Bologna presenterà le tre partite dei Mondiali che si disputeranno allo stadio "Gianni Falchi", a cominciare dalla gara della Nazionale italiana in programma lunedì sera (ore 20).
In occasione della conferenza stampa il Sindaco di Bologna, Flavio Delbono, riceverà i giocatori della Fortitudo Bologna diventati campioni d'Italia il 19 agosto. Finalmente, dunque, il Comune di Bologna celebra ufficialmente a Palazzo d'Accursio, nel cuore della città, lo scudetto di una Società che è fra le più belle realtà dello sport bolognese. Meglio tardi che mai…
Dobbiamo rilevare come, ancora un volta, il baseball non sappia proporre e promuovere nella maniera più corretta, più ampia il proprio prodotto. Siamo di fronte a due eventi: lo scudetto della Fortitudo da celebrare da parte delle Autorità, e la presentazione dei Mondiali. Si tratta di due situazioni diverse, due episodi distinti. Nonché due eventi. La logica avrebbe suggerito l'organizzazione di due conferenze-stampa: la prima per la Fortitudo, nei giorni immediatamente successivi al trionfo della squadra di Marco Nanni, e oggi – appunto – un secondo appuntamento per la presentazione delle tre partite "mondiali" che andranno in scena al "Falchi". Si sarebbe così parlato doppiamente di baseball, coinvolgendo i media in due circostanze distinte anziché raggruppare il tutto in una sola conferenza-stampa.

L'impresa realizzata dalla Fortitudo avrebbe meritato la scena tutta per sé. Infatti questo scudetto (l'ottavo nella storia del Club bancoblù, che nel suo palmares vanta anche due Coppe dei Campioni) va considerato davvero qualcosa di straordinario.

Ricordiamo: senza sponsor e con risorse economiche decisamente limitate, la Fortitudo Baseball sembrava destinata ad un campionato di seconda fascia o ad interpretare, al massimo, un ruolo da outsider. Ma la dirigenza – con pazienza, strada facendo – ha saputo abilmente completare la squadra. E il gruppo, diventato equilibrato e compatto, è apparso competitivo. Anzi, sempre più competitivo mese dopo mese. Soprattutto con il ritorno, in giugno, di un giocatore importante come Richard Austin (che la Società, per motivi economici, non era stata in grado di avere a disposizione ad aprile). Ebbene: questo gruppo, producendo un baseball spesso molto apprezzabile, ha sovvertito i pronostici. Dapprima vincendo la regular season, poi eliminando nel girone di semifinale la Telemarket Rimini che era stata costruita per vincere il titolo, infine trionfando nell'Italian Series con quel limpido e perentorio 4 a 1 inflitto al San Marino che era la squadra campione in carica.
"Ma scordiamocelo un altro campionato così … se non dovesse succedere nulla, cioè se questo scudetto non riuscisse a portarci quel main-sponsor del quale abbiamo assoluta necessità". Parole di Cristian Mura, il general manager della Fortitudo Baseball. L'ex-lanciatore del Godo, da due anni dirigente a Bologna, ama parlare chiaro. E lancia un messaggio forte. La società ha fatto i salti mortali e, se non ci saranno aiuti, diventerà difficile immaginare per la Fortitudo Baseball un'altra stagione importante e vincente come il 2009. "Ovviamente noi vorremmo sfruttare l'onda emotiva di questo trionfo e spero che lo scudetto produca qualcosa d'importante. Se ciò non accadesse, la Fortitudo Baseball dovrebbe prendere importanti decisioni".
"Io spero che dal punto di vista economico ci sia una svolta. Ma se così non sarà, e ci trovassimo ancora a combattere con le difficoltà, difficilmente potremmo continuare ad essere competitivi come quest'anno", ribadisce il concetto il dirigente fortitudino.
"Per essere ad alto livello, nel campionato di massima serie, occorre avere un budget ben preciso. E lo devi avere già in questi mesi, entro dicembre, per programmare la nuova stagione con idee chiare e con certezze. Non puoi pensare di avere il budget a marzo-aprile, e poi sperare che cammin facendo qualcosa arrivi a supportarti economicamente: si rischia soltanto di fare brutte cose".

Numero uno in Italia, numero due in Europa. Questa è la Fortitudo del "batti e corri". Di una squadra così c'è da essere orgogliosi. Però Cristian Mura è estremamente realista, al limite della … provocazione. E' secco, immediato quando afferma: "O arriva quel sostegno economico del quale abbiamo bisogno, oppure non è da escludere che la Fortitudo campione d'Italia decida di non partecipare al campionato IBL 2010".
Addirittura? "Oppure, potremmo trovarci nella situazione di fare il campionato con la squadra Under 21…".
E' la notizia del giorno. E dovrebbe far molto riflettere l'imprenditoria bolognese.
Bologna non può permettersi di perdere una bella realtà com'è la squadra che Marco Nanni e il suo staff hanno pilotato allo scudetto. Se non c'è un budget sicuro, questo pericolo purtroppo esiste. Già si rischia di non far più ritornare un campione come Austin. Proprio in questi giorni un sito americano annuncia che il forte cleanup avrebbe firmato un contratto con Rockford (Frontier League) con il doppio incarico di giocatore e coach.

Intanto oggi la Fortitudo Baseball vivrà un momento importante, ricevuta dal Sindaco della città. Bologna celebra ufficialmente lo scudetto. Mura è il dirigente dell'anno, o meglio è il general manager che meriterebbe l'oscar di "dirigente dell'anno". E' l'uomo che fa il mercato della Fortitudo. Quest'anno ha portato a Bologna giocatori di grande spessore come Eddy Garabito, Victor Moreno, Juan Carlos Infante (già inseguito pazientemente per lungo tempo dalla società bolognese, in attesa che ottenesse lo status di cittadino italiano) e interessanti "prospetti" come Yulman Ribeiro e Matt Stocco. L'anno scorso, anticipando il Grosseto, era riuscito a far indossare la casacca biancoblù a Joe Mazzuca e a Cody Cillo.

Mura è appena al secondo anno come general manager ma è già uno specialista del "mercato" perché nelle sue ultime stagioni a Godo, oltre a salire sul monte di lancio, aveva la "missione" di cercare, scovare e portare in Italia giovani oriundi da valorizzare. Ne ha fatti venire una ventina, in questi anni. I più noti? Gino Lollio (esterno, ha giocato nel 2005 a Reggio Emilia e poi due stagioni a Grosseto diventando campione d'Italia nel 2007), Quinn Ciccarelli un esterno che è stato autore di una eccellente stagione nello storico primo campionato del Godo in A1 nel 2006 (333 di media-battuta in regular season), John Di Girolamo, Angelo Petracca, poi ovviamente Joe Mazzuca (interno, giocatore completo, battitore istintivo e anche di potenza, capace di ricoprire tutti i ruoli del diamante e atleta veloce sulle basi), Cody Cillo (lanciatore-rivelazione nel Godo 2006, poi "numero uno" nella regular season 2008 a Bologna con 9 partite vinte e 1 perduta, 1.34 di "era") e Matt Stocco protagonista a sorpresa nella regular season di quest'anno.

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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