Castagnini, un altro italiano alla conquista degli States

Federico, 17 anni, protagonista a Denver con la squadra della Skyline Highschool – E' figlio di Paolo Castagnini, presidente dei Dynos Verona, membro del CF e responsabile attività giovanile FIBS

"Lasciare un figlio di 17 anni a 6.000 chilometri di distanza nonostante il mondo globalizzato e dotato di ultracomunicatività non è per nulla una cosa semplice. Noi genitori, noi famiglia siamo convinti però di aver fatto la cosa giusta per lui, per il suo futuro…". Con queste parole Paolo Castagnini saluta suo figlio Federico sul sito dei Dynos Verona, società sportiva di cui è Presidente oltre ad essere membro del consiglio federale e responsabile dell'attività giovanile della FIBS.
Un altro italiano sta muovendo i primi passi in terra d'America per tentare di seguire le orme dei Liddi, dei Maestri, dei Panerati e dei Pizziconi. Federico Castagnini compirà 18 anni tra qualche mese ma dalla fine della scorsa estate, dopo i mondiali juniores ad Edmonton in Canada, vive, a Longmont, cittadina del Colorado, a pochi chilometri da Denver, la capitale.
E laggiù, come tanti altri ragazzi, frequenta la Skyline Highschool. Ma a differenza di molti suoi connazionali Federico gioca a baseball e a poco meno di un mese dall'inizio del campionato ha già avuto modo di conquistare gli onori della cronaca locale con diverse prestazioni, degne di nota, nel box di battuta. Il 24 marzo scorso, per esempio, nella partita interna contro la Frederike High School, Castagnini colpisce durissimo per due volte: prima con uno splendido doppio nel corso del primo inning, poi al secondo spedisce la pallina oltre la recinzione per un grande slam, infine al quarto una linea che porta a casa altri 3 punti. Una prestazione, quella di Federico Castagnini, che colpisce l'attenzione del quotidiano locale "The Longmont Times-Call" presente all'incontro.
"Il mio obiettivo era colpire lungo, bastava anche una volata di sacrificio. Ma la palla non si è fermata. É stata un'emozione veramente piacevole" è stato il commento di Castagnini al giornalista Ray Sobczyk che sottolinea come il "bang" del giovane atleta italiano abbia rivoluzionato una situazione d'empasse tra le due formazioni.
La Skyline Highschool milita nella Northern Conference della CHSAA (Colorado High School Activities Association) dove insieme ad altre 66 formazioni della cosiddetta "Class 4A" (i ragazzi tra i 17 e i 18 anni) si contendono il titolo di campione dello Stato del Colorado lungo una stagione che prevede la disputa di incontri a giorni alterni (2-3 per settimana) e che prende il via ad inizio marzo per concludersi con le finali di fine maggio presso l'All-Star Park di Lakewood, vicino Denver.

Informazioni su Marco Micheli 87 Articoli
Nato nel 1980, metà trentino e metà vicentino (ma veronese d'adozione), vive e lavora a Milano dove si occupa della comunicazione nel Sud-Europa per Boston Consulting Group (BCG), la multinazionale della consulenza aziendale. Grande appassionato di tutto ciò che è USA, dallo sport ai "dunkin' donuts", dai grattacieli della East Cost alle spiagge assolate della West. Marco scopre il baseball all´età di 10 anni quando, complice un regalo della madre insegnante, inizia a calpestare lo storico diamante della Polisportiva Praissola sotto la guida del "mitico" Bissa. Gli anni dell´università lo allontanano dalla terra rossa, prima a Feltre e poi a Milano. Ma è con il conseguimento della laurea in Relazioni Pubbliche allo IULM di Milano e il conseguente viaggio-premio a Boston che si ritrova e decide di curare la comunicazione dei Dynos Verona. Due anni favolosi, densi di soddisfazioni e ricordi indimenticabili, impegnato nella promozione del sodalizio scaligero sulla stampa locale e sportiva. Per Baseball.it scrive del "batti e corri" giocato nella sua terra, il Nord-Est, ma non disdegna di "intrufolarsi" anche in questioni a carattere nazionale e internazionale.

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