"Contro il Sudafrica come se fossero i campioni del mondo"

Il leggendario Pedro Chavez parla in questa intervista della selezione cubana che parteciperà al Classic, del forte senso di appartenenza alla squadra e dell'amore per la maglia

"Credo che abbiamo una buona squadra, un team in grado di competere alla pari con i professionisti che parteciperanno alla seconda edizione del World Baseball Classic" così parlò il leggendario Pedro Chavez, una delle figure più emblematiche del baseball cubano che ha scritto la storia di questo sport tra gli anni ‘50 e ‘60.
Chavez è stato il fondatore della Serie Nacional e militò nel 1959, dopo il trionfo della rivoluzione, con la squadra di Cuba, casacca che ha onorato per nove anni in occasione di importanti eventi internazionali, come i Giochi Centroamericani, i Mondiali ed i Panamericani. Il suo ritiro è avvenuto nel 1968, al termine del torneo organizzato in concomitanza con i Giochi Olimpici di Città del Messico.
Prima di guidare il club de L'Avana,"Constructores e Industriales", squadra in cui ha militato per otto stagioni, Chavez da giocatore ha ottenuto una media battuta di .287 su 389 turni ufficiali nella Serie Nacional.
Nel corso della sua breve conversazione, ha sottolineato le virtù dei giocatori cubani e ha detto che ha apprezzato molto il monte di lancio, con uomini dotati di buona velocità, grande padronanza delle palle curve e, soprattutto, eccellente capacità di gestione della zona dello strike.
"Questa è una squadra con alcuni giocatori d'esperienza – ha spiegato – come nel caso del ricevitore Ariel Pestano, l'interbase Eduardo Paret, l'esterno sinistro Frederic Cepeda, i lanciatori Norge Luis Vera e Pedro Luis Lazo, solo per citarne alcuni. Sono comunque certo che formeranno un insieme di velocità e buona difesa contro battitori di potenza e contatto. Cominceremo contro il Sud Africa e anche se è una squadra che non una storia alle spalle, dovranno però giocare come se fossero i campioni del mondo, perché in una serie così breve da tre in cui servono due vittorie per qualificarsi, dobbiamo quindi vincere subito la prima, perché questo successo ci garantisce di arrivare alla terza partita".
"Cosa succederà non lo so, giochiamo e basta, come Cuba sa fare, senza sottovalutare nessuno – ha aggiunto Pedro Chavez, glorioso stella del baseball cubano, ricordato e venerato da più generazioni – Sono comunque pronti per lottare alla pari. E i giocatori di baseball cubani sanno giocare tornei corti, con un fortese senso di appartenenza alla squadra e di amore della maglia che indossano e difendono".

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