Bella serie? Per ora sì…

Pari fra Grosseto e Nettuno dopo le due sfide giocate in uno Jannella all´altezza della situazione. Impossibile fra pronostici

GROSSETO. Zero errori, lanciatori dominanti (se si escludono Florian della prima partita e Oberto della seconda), attacchi sotto media se paragonati alle funamboliche semifinali. I primi due atti delle Montebovi Baseball Series ci hanno regalato una sfida appassionante, equilibrata come si diceva in sede di presentazione. Difficile, anzi, impossibile pronosticare non tanto la vincitrice, quanto una favorita fra Montepaschi Grosseto e Danesi Nettuno. Ma al di là del suddetto equilibrio le due formazioni tirreniche ci hanno finora regalato una bella finale, il che non è da sottovalutare dopo due semifinali in cui l’avevano fatta da padrona errori marchiani e punteggi assolutamente elevati. Garauno è stata uno spettacolo, la partita di sabato un po’ meno, ma ha regalato comunque grandi emozioni a entrambe le tifoserie che meritano sia un applauso che una tiratina d’orecchie per quello che hanno fatto vedere sugli spalti. Il colpo d’occhio regalato dallo Jannella è stato di quelli da ricordare (non come quello del 2004, ma comunque significativo) e lo si deve anche alla calorosa partecipazione di un centinaio di sostenitori del Nettuno che hanno seguito i loro beniamini nella trasferta a loro più ‘comoda”. Tanti cori a favore dei giocatori e delle squadre, qualche insulto di troppo fra le due tifoserie: speriamo che questo non comporti spiacevoli code in quel di Nettuno dove ovviamente le forze in campo saranno capovolte (in garauno la polizia è dovuta intervenire per fermare un accenno di contatto fra le due ‘curve”).
Ma torniamo alle partite. Venerdì il duello fra Mikkelsen e Carrara non ha tradito le attese. Il pitcher statunitense si è confermato sui livelli delle semifinali con Bologna, costringendo il super lineup del Nettuno ha raccogliere le briciole. Carrara non ha fatto peggio, anzi, ma un primo inning sfortunato lo ha costretto a rincorrere per tutta la partita e quando – come previsto dallo staff tecnico – è stato avvicendato a inizio settima ripresa da Florian, la partita è terminata. Il rilievo, che fino a quel momento (soprattutto con Parma) aveva regalato grandi prestazioni ai laziali, è stato toccato duro da quattro valide consecutive dei maremmani (compreso un fortunoso doppio di Marval con la palla rimbalzata sulla linea dell’esterno destro) ed è stato sorpreso dal doppio tentativo di squeeze da parte di Sgnaolin. Due punti che hanno portato il punteggio sul 3-0, una manna per la difesa biancorossa sorretta a dovere non soltanto dai lanci di Mikkelsen, ma pure dalle sassate del rilievo Sena.
La gara di sabato, come da previsione, ha concesso qualcosa di più agli amanti delle battute e il Nettuno ha sfruttato a dovere un Oberto scontrollato (quattro basi ball in quattro riprese, decisive alla fine dei conti nel punteggio finale) che Mazzotti ha poi saggiamente deciso di togliere prima della quinta ripresa con meno di 80 lanci nel braccio. Se sulla carta Carrara sarà avvantaggio nel recupero rispetto a Mikkelsen, stessa cosa si potrà dire di Oberto nei confronti di un ottimo Richetti. L’oriundo ex Anzio e Bologna ha sfoderato l’ennesima grande prestazione contro il Grosseto. Dopo essere stato toccato duro dal Parma, Richetti ha ritrovato i suoi lanci migliori (dritta a 91 miglia, slider a 84) e ha tenuto a freno l’attacco del Grosseto per sei riprese. Certo, un po’ ci si è messa anche la fortuna che venerdì ha aiutato il Montepaschi, mentre sabato ha dato una spinta al Nettuno che in difesa ha trovato un paio di giocate di Freire che hanno spezzato alcuni momenti che poteva portate l´inerzia del match nella mani del Grosseto. Richetti ottimo, altrettanto Pezzullo, entrato in un momento delicatissimo (vantaggio ridotto da 5-0 a 5-3 e Jannella nuovamente surriscaldato) e capace di mettere a museruola agli avversari con strike out a ripetizione. Dall’altra parte Mazzotti ha trovato in Hale – rilievo ‘mago” nelle basi ball durante la regular season – il lanciatore capace di tenere in partita il Grosseto e di risparmiare qualche ripresa al braccio di Ginanneschi, entrato solamente al nono inning per effettuare meno di 10 lanci.
La cosa che però ha colpito di più resta l’attenzione difensiva. Nel 2006 la finale fu contraddistinta da retroguardie colabrodo (in particolare il Grosseto) che sentirono molto la pressione della sfida. Quest’anno, invece, il Nettuno – dato per sfavorito in questo settore – ha tirato fuori l’orgoglio e ha giocato due gare molto attente, con Freire e Schiavetti sugli scudi. E molto del merito della vittoria in garadue va al ritorno in panchina di Bagialemani, squalificato venerdì, assente nel dugout e quindi ‘incapace” di caricare la sua squadra con la sua proverbiale grinta. Con lui in panchina, il Nettuno ha ritrovato la giusta cattiveria agonistica e lo spettacolo ne ha beneficiato, con i due manager pronti a pizzicarsi con proteste ‘strategiche” contro il sestetto arbitrale apparso leggermente più in difficoltà nella seconda partita.
Lunedì toccherà ai lanciatori italiani italiani. Di fronte Riccardo De Santis, reduce da un campionato sottotono ma protagonista di un’ottima semifinale con Bologna; e Max Masin (per ora in pole rispetto a Ricci, anche se Bagialemani non ha voluto scoprire ancora le carte in tavola). ”Per tutto l’anno si è detto che la gara degli italiani era il punto debole del Nettuno – ha sottolineato Mazzotti – ma alla fine hanno quasi sempre vinto con i veterani Ricci e Masin. Quindi non è per niente detto che il Grosseto sia favorito in questa partita”.
Quindi? ”Si arriverà a garasette, state tranquilli”, il commento finale di Bagialemani. C’è da potergli credere…

Informazioni su Federico Masini 266 Articoli
Nato il 28 marzo del 1979 a Grosseto, Federico risiede a Legnano dove lavora per la redazione milanese del quotidiano sportivo Tuttosport. Giornalista professionista, collabora con la testata torinese dal marzo del 2006 e dal 2009 è corrispondente, seguendo principalmente gli eventi delle squadra di calcio della città meneghina, Inter e Milan. In passato ha lavorato pure con Il Giorno (dove ha seguito le vicende delle formazioni lombarde di baseball e softball) e Libero, mentre tuttora collabora ogni tanto con Il Tirreno dove può sfogare la sua passione per il baseball seguendo le partite in casa e, soprattutto, in trasferta del Bbc (ha raccontato le partite anche per una radio locale). Collabora con Baseball.it dalla sua nascita, seguendo le vicende del Grosseto e curando, a volte, l'aspetto statistico dell'Italian Baseball League.

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