Dalle parti di Ravenna, cominciano a fare sul serio…

Tripletta del Godo a Rimini e del Grosseto col Parma. Tris in testa e in coda tremano le grandi

Per la prima tripletta in serie A1, ha scelto un campo di tutto rispetto. Insomma, se la De Angelis Godo voleva regalarsi almeno tre vittorie in un solo weekend alla sua prima esperienza in massima serie, lo voleva fare su un diamante speciale, che lasciasse indelebile la straordinaria occasione. Il ‘problema” è che la tripletta in casa dell’ex capolista solitaria Telemarket Rimini rischia seriamente di compromettere il campionato di altre quattro formazioni. Già, perché dopo la prima tornata del girone di ritorno, i neo promossi sono al quarto posto in classifica, con una gara di vantaggio sui campioni d’Italia dell’Italeri Bologna, fermi per il turno di riposo, ma soprattutto con tre lunghezze di vantaggio su Modena e Parma e ben quattro sui campioni d’Europa del San Marino. E proprio le ultime tre formazioni, alla luce del rendimento di questa prima metà di stagione e della pura e cruda classifica, dovranno lottare per non retrocedere. E se il Modena tutto sommato aveva messo in preventivo (nonostante l’ottimo avvio), una stagione del genere, per ducali e titani l’esplosione del Godo ha complicato i piani, stravolgendo gli obiettivi del campionato 2006: altro che playoff, bisogna correre a sudare per restare in serie A1.
E da questa ipotetica corsa a tre, per il momento, escludiamo, non senza fatica, l’Orel Anzio, che più che ultima in classifica, pare una penultima. Già, perché il campionato a nove squadre non ha tolto di mezzo un tranquilla realtà di metà classifica, bensì quella che negli ultimi anni era stata la squadra cuscinetto. Niente di offensivo nei confronti del Trieste, ma da qualche stagione a questa parte, in A1 eravamo abituati a una compagine materasso: nel 2005 l’ostico, ma perdente, Paternò (11 successi in 54 partite, l’Anzio ne ha già collezionati 9 in 27 incontri); nel 2004 la cenerentola Rho (6-48); nel 2003 il Firenze (8-46) e nel 2002 di nuovo il Paternò (7-46). Insomma, la squadra di Morville, al momento, rappresenta un’ultima in classifica atipica per il recente campionato di baseball nostrano. L’Anzio si è adeguata all’equilibrio degli ultimi due campionati e lotta, se non alla pari, quasi con tutte le altre rivali. Probabilmente alla fine retrocederà, ma venderà sicuramente cara la pelle, soprattutto se proseguirà la stagione con la rotazione adottata nell’ultimo weekend, quello contro il San Marino che ha seriamente rischiato di essere risucchiato in coda dai laziali. Florian e Sangilbert in garauno possono mettere in difficoltà chiunque (attacco permettendo) così come la staffetta Farina-Richetti in una gara del sabato.
La T&A San Marino, reduce dall’esaltante settimana europea ha salvato mezza stagione al 12° inning di garatre contro l’Anzio. Una vittoria che evita ai neo campioni d’Europa di ritrovarsi all’ultimo posto in classifica e di essere distanti dalla zona salvezza solamente di una partita. Figueroa non ha ripetuto la splendida prestazione di sabato scorso contro il Grosseto (bene negli strike out, 10, ma alternati a lanci troppo ‘visibili”, 10 valide), mentre Martignoni stenta a ritrovare la forma dei giorni migliori (al contrario di Casseri che nelle ultime due settimane ha ricominciato ad alzare la testa). Il problema del nove di Bindi rimane il monte di lancio, seppur migliorato rispetto ai primi mesi stagionali. La media Pgl è sui 4 (3.99) e proprio in garatre contro l’Anzio, vinta agli extrainning, i lanciatori hanno concesso ben 20 valide ai laziali, penultimo attacco dell’A1.
Salendo in classifica, troviamo il Ceci&Negri Parma reduce da tre incredibili ko in quel di Grosseto. I ducali hanno perso tutte e tre le sfide di un punto e sempre in tutti e tre i casi erano passati in vantaggio. Clamorose le due rimonte subite nelle gare dei lanciatori italiani, con la squadra di Catanoso in vantaggio di due punti all’8° e al 9° inning. L’attacco ha fatto il suo, sono mancati i rilievi. Di Roma ha toppato l’ingresso nell’anticipo di giovedì (due valide e via), mentre ha tenuto saldamente in scacco le mazze avversarie sabato sera; Salsi è stato costretto agli straordinari (6 riprese in due incontri, lui che nei piani societari dovrebbe essere il closer) e Schiavoni ha fatto quello che poteva dopo tre partite dispendiose in terza base. La nota positiva è il recupero di Zileri che sabato sera ha battuto e difeso egregiamente all’esterno sinistro, un ruolo dove potrebbe riciclarsi dopo le difficoltà affrontate in terza nei mesi scorsi.
Al pari del Parma, c’è la Comcor Modena. L’unica vittoria del fine settimana è arrivata venerdì (la quinta affermazione nella gara dello straniero), grazie al duo Roman-Guzman capace di lasciare alle mazze del Nettuno solo 3 valide (contro le 10 concesse da Sanchez e l’ex Ventura e il risultato parla chiaro: 7-1 per i canarini). Nelle altre due gare, invece, gli uomini di Bagialemani hanno collezionato 27 valide contro le comunque ottime 25 del Modena che però ha lasciato in base ben 20 uomini. Il Modena quindi ha perso perché non ha saputo concretizzare quanto i rivali, anche perché è venuto a mancare l’uomo finora più letale della lineup di Labastidas: Nelwin Sforza, autore di un pessimo 1/13.
Sopra le zona salvezza, naviga per ora il Bologna, fermo per osservare il turno di riposo, salutare per azzerare la mente e lasciare alle spalle le scorie delle sconfitte contro Grosseto in Coppa Campioni e San Marino nel recupero del campionato. Una settimana di riposo in più per recuperare anche i tanti acciaccati in casa felsinea, come Almonte, Frignani e Landuzzi.
Sul quarto gradino della classifica, c’è il sorprendente Godo di Zoli. Le tre vittorie a Rimini impressionano, ma oramai, alla soglia di luglio, non sorprendono più. La formazione allestita dai dirigenti ravennati è di tutto rispetto. Gli stranieri ingaggiati hanno finora reso al meglio (e il bomber Sherrod rimarrà a Godo nonostante le voci che lo volevano di ritorno negli States per un contratto di Triplo A), il monte italiano regge il confronto grazie ai partenti Mura e Cillo e ai rilievi Caruso e Galeotti. Proibitivo parlare di playoff? Difficile dirlo con un intero girone di ritorno da disputare, ma su alcuni dati si può ragionare. Il Godo ha il terzo miglior monte del campionato (discreto l’esordio di Skaggs), ma il peggior attacco. Un dato, quest’ultimo, che fa riflettere visto il potenziale di alcuni uomini del reparto d’attacco (ma Sherrod è arrivato da poco) capace comunque di battere 12 fuoricampo, massimo di squadra in A1 (al pari del San Marino). Dando uno sguardo al calendario, il Godo ospiterà il prossimo weekend l’Anzio e una nuova tripletta (ma anche due vittorie non guasterebbero) complicherebbe non di poco la rincorsa del Bologna, che ha sì tre partite in meno ma affronterà nell’ordine Rimini e Nettuno al ‘Falchi” e proprio il Godo in trasferta. La rivelazione dell’A1, invece, riposerà fra Anzio e Bologna, per questo lo scontro diretto (perché di questo si deve parlare dopo 27 giornate) del 20 luglio servirà a chiarire molte cose.
Ed eccoci al terzetto di testa. Il Rimini è ovviamente la squadra che esce dal weekend con le ossa rotte. Come media, ha il monte praticamente alla pari con Nettuno e Grosseto (e un Marchesano che lentamente sta ritrovando la forma migliore), ma l’attacco è molto peggiore delle due sfidanti (7 valide di media a match contro il Godo). Agli batte 212, Carrozza 227, Crociati 153 e Oropeza 210. in più Solano è fermo a 267 con soli 5 punti battuti a casa e 8 errori e i ricevitori Baldacci e Spinelli battono 74 e 82. Aggrapparsi a Gambuti non sembra più un’eventualità, ma un’esigenza (324 di media, 0 errori dietro al piatto e 2 colti rubando su 4 tentativi). E Romano deve fare poi i conti con diversi dubbi (oltre alla condizione di Marchesano): il neo acquisto Brito (un turno in battuta in due partite), il recupero di Lucca (Buccheri in seconda può essere solo una soluzione temporanea) e la condizione di Looney, uscito prematuramente con il Godo per una linea di Mazzucca finitagli sul braccio.
Il Danesi Nettuno torna dall’ostico diamante di Modena con due vittorie che comunque possono far felice Bagialemani. Venerdì è stata una partita da dimenticare (3 valide, due di Candela, e Sanchez giù dal monte dopo 3 riprese), ma sabato il lineup ha risposto presente: Guzman è un altro giocatore rispetto a inizio campionato e tutti gli altri tutto sommato battono con regolarità. Solo Mc Namara è sopra i 300 di media (nel weekend 3 errori che hanno fatto arrabbiare Bagialemani), ma nessuno dei titolari è sotto i 200, come invece accade nelle altre due prime in classifica. Sul monte di lancio, Costantini è ormai una solida certezza (2.25 di media Pgl, 5 vittorie e 2 sconfitte) grazie all’accurato lavoro dello staff negli anni, mentre Arias sta migliorando di partita in partita (è primo nella graduatoria degli strike out, 60), ha una media Pgl di 1.91 e un record di 6 vinte e una persa. Insomma, un partente di tutto rispetto.
Infine c’è il Bbc Le Colonie di Maremma Grosseto che, al di là del Godo, ha messo a segno il risultato più pesante del weekend passato. Innanzitutto perché ha conquistato dopo la cocente delusione della Coppa Campioni, la prima posizione in classifica, e poi perché ha tolto (per ora) di mezzo una diretta concorrente per i playoff che alla prima giornata si era imposta due volte. Tre vittorie di misura, tutte in rimonta che hanno messo in mostra un grande carattere della squadra di Mazzotti che sta ritrovando un Navarro versione 2004: il portoricano non ha ancora lo slider assassino dello scudetto, ma la velocità è tornata a fare male. In più, gli italiani continuano a battere con continuità (vedi Bischeri) e Valera sta dando segnali di risveglio (discreto in attacco, letale in difesa). L’impressione data dai match contro Parma (ma anche contro Nettuno e Godo precedentemente, e Bologna e San Marino in Coppa), è che il Grosseto probabilmente perderà ancora qualche incontro in regular season, ma il roster a disposizione di Mazzotti sembra essere il più quotato per delle sfide sulla lunghezza di sette incontri.

Informazioni su Federico Masini 266 Articoli
Nato il 28 marzo del 1979 a Grosseto, Federico risiede a Legnano dove lavora per la redazione milanese del quotidiano sportivo Tuttosport. Giornalista professionista, collabora con la testata torinese dal marzo del 2006 e dal 2009 è corrispondente, seguendo principalmente gli eventi delle squadra di calcio della città meneghina, Inter e Milan. In passato ha lavorato pure con Il Giorno (dove ha seguito le vicende delle formazioni lombarde di baseball e softball) e Libero, mentre tuttora collabora ogni tanto con Il Tirreno dove può sfogare la sua passione per il baseball seguendo le partite in casa e, soprattutto, in trasferta del Bbc (ha raccontato le partite anche per una radio locale). Collabora con Baseball.it dalla sua nascita, seguendo le vicende del Grosseto e curando, a volte, l'aspetto statistico dell'Italian Baseball League.

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