Fraccari: “Societa' non suicidatevi”

Il Presidente Federale punta in alto e chiede alle formazioni di A1 di ripensare alla struttura del campionato

Magari non mi voteranno più ma io dico queste cose per il bene di tutto il movimento“.
Un presidente federale che non usa mezzi termini quello che si presenta a Bologna per illustrare la stagione 2006.
Quella del “bivio, vivere e arrivare a livelli elevati oppure sparire“.
Non ha dubbi Fraccari, sul maxi-schermo della sala del Consiglio provinciale scorrono le immagini del World Baseball Classic e lui parte da lì, da quell'esperienza, dal dialogo con le Major per dire “che il campionato a nove squadre per la rinuncia di una all'ultimo istante non deve esserci in futuro“.
C'è una mentalità da cambiare, allora, un salto di qualità da fare, un “campionato di vertice che aiuterà sicuramente la base, diciamo tutti le cose che non vanno, le conosciamo, ora cominciamo a invertire la tendenza“.
Per Fraccari, allora, c'è “un esame severo che il baseball deve fare, il movimento ha questa responsabilità e la Fibs lavora per dargli solidità“.
Ecco, allora, la “riflessione provocatoria“, ad alta voce, il discorso della “scuola italiana“.
Vale a dire il 50% nel roster da quest'anno, altrettanto in campo dal prossimo “e voglio vedere quelle società che non hanno lavorato in passato cosa faranno, renderò pubblico chi ha scelto di utilizzare esclusivamente italiani provenienti dall'estero, questa nostra disposizione è stata presa come esempio nella giunta esecutiva del Coni“.
Allora il baseball come evento che va oltre la gara, un qualcosa di “spendibile” con i media, gli sponsor, soprattutto il pubblico.
Ecco le franchigie delle Major, immaginate su base regionale, che “si faranno con chi ne ha i requisiti, senza escludere a priori nessuno“.
Poi c'è una metafora: “riuscire a trovare il modo di coniugare l'energia che arriva dal movimento della major league, i fondi e l'immagine che hanno con una presa di corrente che è la nostra ma alla quale manca un adattatore, stiamo lavorando per questo“.
Una serie di sfide, allora, come raddoppiare i tesserati nei giovani a breve termine, “uscire dall'orticello“, pensare a eventi come la European Baseball Classic che vedrà impegnate Italia e Olanda, a una Champion League con le prime quattro classificate italiane e le prime olandesi, un campionato Under 21 “che deve decollare per essere il reale serbatoio delle squadre maggiori“.
Poi il sogno, portare in Italia “una parte del World Baseball Classic, a me solo una partita di major non basta più“.
Ma le società seguiranno il presidente su questa lunghezza d'onda?
Altra metafora. “In Italia si può scegliere di suicidarsi, liberissimi, se poi qualcuno vuole farci del male abbiamo la possibilità di difenderci e lo facciamo. Se non si accetterà questo discorso vorrà dire, per esempio, che la Fibs non sarà più obbligata a pagare di tasca sua 200.000 euro per le riprese televisive. E' un discorso, però, al quale francamente nemmeno voglio pensare“.

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