
Enorme è l’attesa tra gli appassionati, quelli veri, che vivono di ‘pane & baseball e che aspettano da tempo di poter vivere il grande spettacolo del World Baseball Classic. Molto tiepida è invece l’attenzione che i media italiani hanno dedicato al primo mondiale professionistico ad inviti. Bassi o quasi nulli, a detta dei nostri club, i benefici effetti che il Super-Mondiale di baseball avrà sullo stato di salute del nostro baseball, a tutti i livelli.
La domanda a questo punto sorge spontanea: se e in che misura il primo World Baseball Classic darà una spinta all’intero movimento del baseball italiano?
L'evento è a dir poco storico e di portata straordinaria per il batti e corri mondiale. Oggi si comincia. Ma lontano dalla Florida e dalla California. I riflettori sono puntati sul Tokyo Dome. Mai prima d’ora i ‘big leaguers avevano partecipato alle manifestazioni internazionali organizzate sotto l’egida della IBAF, oggi le stelle delle Majors si ritrovano a vestire la maglia delle rispettive squadre nazionali al fianco di coloro, senza contratti d’oro, che in quel paese ci sono nati, ci vivono, ci lavorano. E giocano a baseball.
La stampa italiana, a parte rare eccezioni, sta snobbando il World Classic contrariamente a quanto sta avvenendo negli altri paesi partecipanti. Ma il punto è se tutto questo porterà vantaggi soprattutto in termini di immagine, e chissà se in termini anche economici. Pochissime le certezze, molti i dubbi.
La Federazione Italiana Baseball & Softball ha puntato molto su questa manifestazione come importante veicolo per far conoscere sempre più e sviluppare il batti e corri nella nostra penisola.
Ma al di à dei pareri personali di chi vi scrive, abbiamo condotto una mini-inchiesta, dando voce alle società, vere protagoniste – sul campo – di questo nostro amato baseball.
I pareri ricevuti sottolineano un giudizio quasi unanime dei club italiani che vedono pochi ritorni a breve termine, ma tutti hanno evidenziato al tempo stesso l'importanza del mezzo televisivo per promuovere il WBC e rilanciarlo in Italia per favorire il decollo del baseball. Quello che noi tutti, in cuor nostro, ci auguriamo da tempo.
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