Angels: ultimi a qualificarsi, primi a giocare

A meno di 24 ore dal trionfo contro gli Yankees, la squadra di Anaheim torna stanotte nuovamente in campo – Record a Houston: quasi 6 ore di gioco, Astros in festa!

Neanche il tempo di godersi il successo delle Division Series che già siamo alla immediata vigilia delle League Championship Series. Le sfide di pochissime ore fa hanno regalato mille emozioni, l'ultima addirittura clamorosa con l’eliminazione degli Yankees da parte degli Angels in una emozionante gara 5. Sicuramente da ricordare e da scrivere negli almanacchi storici, la partita che è valsa la qualificazione agli Houston Astros e non solo per l’intensità della sfida (dal 6-1 a favore di Atlanta, gli uomini di Garner hanno recuperato ben 4 punti all’ottavo inning grazie ad un grande slam di Lance Berkman per poi pareggiare proprio al nono con un altro fuoricampo, stavolta di Brad Ausmus). Con le 5 ore e 50 minuti di durata è stata infatti la partita più lunga in assoluto in una gara di post-season: l’homerun decisivo per la vittoria, battuto da Chris Burke, è arrivato al diciottesimo inning, altro primato. I 42 giocatori utilizzati dalle due squadre nell’arco della lunga maratona sportiva sono l'ennesimo primato assoluto nei play-offs. Da notare anche che Roger Clemens vince la sua partita da rilievo. Dunque Yankees, Braves, San Diego e Red Sox lasciano a malincuore la competizione e chiudono la stagione. Se per San Diego era un’ esclusione prevedibile, resta a dir poco deludente l’annata di Boston, che dopo essere a lungo stata in testa alla East Division non si può consolare neanche con il “pennant” scippatogli alla penultima gara di “regular season” proprio da New York che comunque continua a non vincere il titolo da ben 5 anni (dalle lontane “Subway Series” del 2000). Per Atlanta continua la maledizione da post-season: da 6 anni i Braves dominano la East Division e poi svaniscono letteralmente nella parte più importante della stagione. Ma è già temnpo di voltar pagina e concentrarsi sulle avvincenti sfide che scatteranno proprio stanotte grazie ad una trasvolata di circa 1.700 miglia degli Angels che non hanno fatto in tempo a festeggiare il trionfo nelle Division Series ma che devono già cimentarsi a Chicago in gara 1 contro i White Sox.
Nel 1969 venne introdotta per la prima volta la “League Championship Series” che si disputava al meglio delle cinque partite. Aprì le ostilità il match Baltimora-Minnesota per la American League e New York-Atlanta per la National League. Per la cronaca passarono il turno gli Orioles ed i Mets che divennero i campioni delle rispettive Leghe e si contesero poi le World Series. Bisognerà attendere il 1985 per vedere la serie come è oggi, cioè al meglio delle 7 gare. Allora le contendenti furono Kansas City-Toronto per la American League (4-3 per i Royals) e Saint Louis-Los Angeles per la National League (4-2 per i Cardinals). Da notare che negli ultimi due anni le gare si sono decise tutte alla settima partita, nel 2003 Yankees-Red Sox nella AL e Marlins-Cubs per la NL (quella che divenne famosa per l’interferenza di un tifoso dei Cubs che di fatto regalò l’accesso alle World Series a Florida). Nel 2004 ancora New York-Boston nella AL (3-4 con una memorabile e finora unica rimonta degli uomini di Francona che dopo aver perso le prime 3 gare vinsero le 4 successive), e Cardinals-Astros nella NL (4-3 il finale).

American League Championship Series

Chicago White Sox–Los Angeles Angels of Anaheim
Risale al 1983 la prima avventura dei White Sox nella ALCS e non andò affatto bene vista la sconfitta per 3-1 subita dagli Orioles. Il secondo ed ultimo tentativo risale esattamente a dieci anni dopo, ma anche in quel caso Chicago non riuscì ad imporsi (4-2 da Toronto). Per gli Angels l’esordio è targato 1986 (allora si chiamavano California e non LA of Anaheim), contro i Boston Red Sox. Vennero sconfitti per 4-3 e non vi parteciparono più fino al 2002, anno in cui si laurearono campioni. Due partecipazioni a testa quindi in questa fase delle post-season anche se i White Sox hanno dalla loro 4 presenze alle World Series (1906, 1917, 1919, 1959) con due titoli portati a casa (i primi due), ed uno scandalo di partite vendute da alcuni giocatori che ne ha segnato per sempre la storia (nel 1919). La formazione di Mike Scioscia vanta invece una sola partecipazione alle World Series nel 2002 (peraltro vinte con lo stesso coach e molti giocatori di oggi). Va detto che tra queste franchigie ci sono ben 61 anni di differenza visto che i White Sox vennero fondati nel lontanissimo 1900, mentre gli Angels videro la luce nel più recente 1961. Il cammino dei White Sox fino a questo punto è stato tuttosommato agevole: vinta la Central Division dopo essere stati avanti a tutti per l’intera stagione (miglior record di American League), con un secco 3-0 si è imposta nientemeno che sui campioni uscenti dei Boston Red Sox. Per gli Angels dopo il “pennant” di West Division c’è stata la tiratissima serie contro New York vinta per 3-2. In questa stagione si sono affrontati 10 volte con 6 vittorie per gli Angels (4 in trasferta tra cui uno “sweep” in agosto) e 4 successi per i White Sox (2 in California).

National League Championship Series

Saint Louis Cardinals–Houston Astros
La prima apparizione dei texani in questa competizione risale al 1980, quando persero per 3-2 la sfida contro Philadelphia. Gli Astros tentarono di nuovo l’impresa nel 1986 ma ancora una volta vennero sconfitti (stavolta dai Mets per 4-2). L’ultima volta di Houston alla NLCS è dello scorso anno proprio contro i Cardinals. Dopo aver perso le prime due gare, i ragazzi di Phil Garner si portarono sul 3-2 per poi perdere le successive due ed eliminati 4-3. Quest’anno si presentano alla sfida dopo aver vinto la Wild Card ed aver battuto Atlanta nelle Division Series per 3-1 (emozionante l’ultima di queste gare vinta al diciottesimo inning). St. Louis esordisce in questa competizione due anni più tardi degli Astros, ma senz’altro con maggior fortuna: era il 1982 quando i Cardinals ottennero al primo tentativo il titolo battendo Atlanta con un secco 3-0. Dopo il successo del 1985, ancora un trionfo nel 1987, vittima di turno i Giants (4-3 il finale). Le tre successive apparizioni in questa competizione non furono altrettanto fortunate: sconfitti nel 1996 da Atlanta (4-3), nel 2000 da New York (4-1) e nel 2002 da San Francisco (4-1). Il cammino 2005 vede i Cardinals eliminare alle Division Series i San Diego Padres (3-0), dopo aver stravinto la Central Division con il miglior record di tutta la National League.
In questa stagione le due franchigie si sono affrontate ben 14 volte con 11 vittorie a favore di St.Louis, che non ha mai perso in casa, e solo 3 successi di Houston.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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