L'Italia ad Olimpia …

Con Gigi Carrozza, recordman della media battuta ad Atlanta 1996, ripercorriamo le partecipazioni dell'Italia nella competizione sportive per eccellenza

Dopo Los Angeles e Seul il baseball, diventato disciplina olimpica a tutti gli effetti, si gioca nel 1992 a Barcellona le prime medaglie olimpiche e sarà Cuba a potersi fregiare del primo oro.
Il manager Silvano Ambrosiani si presenta con una squadra composta interamente da atleti di scuola italiana e gli azzurri si piazzano al settimo posto. L'unica vittoria arriva con i padroni di casa della Spagna a firma di Maurizio De Sanctis, ma l'Italia gioca anche due belle gare contro Portorico (sconfitta per 2-0) e contro la Repubblica Dominicana (sconfitta al 10° per 7-5) dove lancia un certo Cipriano Ventura.
Di quell'esperienza Gigi Carrozza, che a preso parte a tre Olimpiadi, ricorda “In Spagna ero giovane ed era entusiasmo allo stato puro, un concentrato di emozioni: il Villaggio Olimpico, il contatto con tutti gli altri atleti, tutta l'atmosfera che circondava l'evento, giocare per la medaglia olimpica, veramente un'esperienza indescrivibile“.
Dopo Barcellona il baseball sbarca, nel 1996 l'anno del centenario delle Olimpiadi moderne, nella sua terra di origine ma che vedrà ancora Cuba fregiarsi dell'oro.
Si gioca ad Atlanta la città della Coca Cola (che per far ospitare i giochi in Giorgia ha sborsato bei dollaroni) al Fulton County Stadium la casa dei campioni della Major League in carica, gli Atlanta Braves.
L'Italia arriva negli States con un gruppo composto soltanto da giocatori di scuola italiana solido, ricompattato anche dalle polemiche che hanno portato all'esclusione dal gruppo dei tre giocatori che la Fibs aveva individuato per rinforzare la squadra: Grilli, Incantalupo e La Mattina. L'Italia chiude al sesto posto con 2 vinte e 5 perse come l'Olanda, che però ci ha battuto 8-7 nello scontro diretto (vincente Cordemans). Le vittorie arrivano contro l'Australia (12-8) e contro la Korea (2-1) entrambe per merito di Roberto Cabalisti.
I Giochi di Atlanta sono anche quelli che segnalano agli occhi degli scouts americani Claudio Liverziani e David Rigoli che di lì a poco intraprenderanno l'avventura Pro; ma le Olimpiadi 1996 saranno anche quelle che scolpiranno nel libro dei records il nome di Gigi Carrozza come miglior battitore del Torneo con una impressionante media di .571 millesimi.
Di Atlanta ho un bel ricordo personale -dice l'esterno del Fiume Modena- Il torneo di baseball dura soltanto una settimana ed è importante arrivarvi in forma. A me andò bene, ero a posto fisicamente ed inanellai una bella serie di prestazioni nel box. E' stata l'Olimpiade, delle tre a cui ho partecipato, che ho vissuto maggiormente dal punto di vista baseballistico. Ad Atlanta eravamo in collegiale lontani dal villaggio, tutto era più filtrato, eravamo concentrati soltanto sul gioco, e poi scendevamo in campo in uno stadio come il Fulton County, sempre pieno di gente; ricordo che ci eravamo preparati molto bene, prima del Torneo Olimpico, e cogliemmo una grande vittoria contro la Korea“.
Nel 2000 i Giochi si svolgono in Australia, a Sydney. Il manager Silvano Ambrosioni ha a disposizione un bel gruppo con il nucleo storico giunto a maturazione ed integrato da alcuni ottimi oriundi, tra i quali spicca il lanciatore Jason Simontacchi che sfrutterà, proprio, la visibilità datagli dalle prove con la Nazionale per rientrare nel giro dei Pro e raggiungere la Major League con i Cardinals.
Il risultato è ancora un sesto posto, sempre dietro ai rivali olandesi che ci battono ancora 3-2 (ancora Cordemans). Ma a Sydney l'Italia gioca bene, perde con gli USA (che poi vinceranno l'oro), ma facendo scendere Ben Sheets, che in finale nasconderà la palla a Cuba, e costringendo il manager Tom La Sorda a mandare il closer Todd Williams in pedana al nono per salvare il risultato. Un'altra bella prova arriva con il Giappone. Gli azzurri, pur sconfitti per 6-1, dopo aver segnato per primi, giocano alla pari con i nipponici per due terzi di gara. Dopo la facile vittoria con il Sud Africa firmata da Simontacchi, arriva anche il bel successo con i padroni di casa dell'Australia (8-7 al dodicesimo inning) firmato da Marc Cerbone con salvezza di Fabio Betto.
Sydney è stata l'Olimpiade che mi sono goduto di più -ricorda sempre Carrozza- Ero più maturo, l'organizzazione dei Giochi era al massimo livello e la città australiana è fantastica. Ho vissuto pienamente l'atmosfera olimpica ed il villaggio, ricordo che mi svegliavo presto anche soltanto per vedere gli altri atleti correre per le stradine. Gli impianti erano tutti vicini e sono riuscito ad andare a vedere diversi altri sport. Il nostro torneo è stato buono, abbiamo giocato alcune buone gare, con gli USA ci è mancato poco per fare il colpaccio“.
L'ultima partecipazione è recente. Lo scorso anno i Giochi Olimpici tornano in Europa si gioca ad Atene e sarà ancora Cuba a vincere la medaglia d'oro. Alla guida della nazionale italiana c'è ora Giampiero Faraone; la squadra allestita sembrerebbe la più forte mai allestita con diversi atleti che possono vantare esperienze pro di buon livello. In realtà sarà una debacle colossale. Il peggior piazzamento di tutte le partecipazioni ultimo posto, dietro anche alla Grecia, e soprattutto il ricordo del clamore e la pubblicità negativa suscitata dal “caso Francia”; il giocatore trovato positivo ad un controllo a sorpresa del Coni ed allontanato dalla squadra durante i Giochi. L'unica bella vittoria arriva contro Cina Taipei battuta per 5-4 (vittoria di Nyari) mentre l'Olanda del solito Cordemans (ma la vittoria questa volta è di De Jong) ci surclassa. Niente da fare neppure contro i padroni di casa della Grecia che ci sconfiggono per 12-7 dopo che a metà gara l'Italia conduceva per 5-0.
Sempre a Gigi Carrozza chiediamo un commento sulla decisione del Cio di escludere il baseball dai Giochi Olimpici: “E' veramente un peccato e mi dispiace, perché il baseball fuori dall'Europa è seguito ed è una realtà. Però ritengo che, aldilà dei giochi economici che ci sono dietro a queste scelte, alle Olimpiadi debba andare la massima espressione dello sport; il fatto che gli Stati Uniti non abbiamo mai mandato una rappresentativa di professionisti della Major League, a differenza di quanto fatto dalla NBA per il basket, penso che abbia inciso sulla decisione di escluderlo dalle Olimpiadi“.

Il medagliere Olimpico
BARCELLONA 1992
ORO: Cuba
ARGENTO: Cina Taipei
BRONZO: Giappone
ITALIA al 7° posto

ATLANTA 1996
ORO: Cuba
ARGENTO: Giappone
BRONZO: Stati Uniti
ITALIA al 6° posto

SYDNEY 2000
ORO: Stati Uniti
ARGENTO: Cuba
BRONZO: Corea
ITALIA al 6° posto

ATENE 2004
ORO: Cuba
ARGENTO: Australia
BRONZO: Giappone
ITALIA all'8° posto

Informazioni su Gianni Vellutini 270 Articoli
Nato a Grosseto il 5.3.1965. Laureato in scienze politiche è funzionario comunale. Appassionato di baseball sin dai tempi del mitico John Self, ha iniziato a giocare nei ragazzi del Bbc nel 1972. Nella società biancorossa ha fatto tutta la trafila delle squadre giovanili sino al titolo di campione d’Italia P.O. nel 1982. Lasciato il baseball giocato è stato tesserato, come tecnico, per le società Acquile Rosse e Airone Baseball. Giornalista pubblicista dal 1989, attualmente, oltre che su Baseball.it, scrive di baseball sul quotidiano La Nazione dopo aver collaborato per diversi anni con la redazione grossetana de Il Tirreno. E'stato addetto stampa del Bbc Grosseto nella stagione 1995 ed addetto stampa della Pallavolo Grosseto dal 1989 al 1997. Ha seguito, come inviato di Baseball.it, lo stage in Sicilia delle nazionali di Faraone e Montanini, quindi il I° Campionato Mondiale Universitario di Baseball, svoltosi a Messina dal 1-11 agosto 2002, dove è stato anche lo speaker ufficiale della manifestazione insieme a Giancarlo Mangini. Nel 2004 ha seguito il Trofeo Civelli per nazionali juniores in Friuli Venezia Giulia.

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.