Giants-A’s: l’antica sfida della grande baia – 1a parte

Le due storiche squadre californiane sono ospitate da due città divise da un lembo di oceano di 21 km ma collegate dal Bay Bridge

Sulla costa atlantica New York, nel Midwest Chicago. Ma anche la West Coast, che si affaccia sul Pacifico, non scherza in fatto di storiche rivalità. San Francisco dà il nome all’omonima baia, ma è suddivisa in otto contee. In fatto di baseball, però, la competizione è tra le due città più importanti. Una lotta fortissima tra due squadre (e altrettanti schieramenti di tifosi), San Francisco ed Oakland, separate tra loro soltanto da un tratto di 21 chilometri di oceano ed un ponte, il Bay Bridge, che le collega.
La particolare collocazione geografica fa in modo che le sfide partita tra San Francisco Giants ed Oakland Athletics venga considerata una vera e propria ‘crosstown rival”. Si tratta anche in questo caso di due franchigie molto antiche, ma la loro particolarità sta nel fatto di essere stati dei ‘club itineranti”. Nessuno dei due, infatti, ha origine in California: i Giants nascono a New York nel 1885 dai Gothams. Il nuovo nome viene coniato dal manager Jim Mutrie al termine di una stagione esaltante chiusa con un record di 82 vittorie e solo 27 sconfitte (.759). Solo sedici anni dopo, a Philadelhia, i rappresentanti di una nuova American Baseball League avrebbero fondato gli Athletics.
Nel 1902 il manager dei Giants, John McGraw, con disprezzo soprannominò gli A’s ‘White elephant”. In quella stagione, Philadelphia vinse il suo primo ‘pennant” nella American League mentre i Giants ne avevano già vinti due nella National nel 1888 e nel 1889: il successo venne bissato tre anni dopo, e Conie Mack, il manager della squadra, assunse l’elefante bianco come simbolo ufficiale della squadra.
E proprio nel 1905 le due squadre si affrontarono per la prima volta nelle World Series con i Giants che riescono ad imporsi a Philadelphia per 3-0 in gara 1 ma perdono con identico risultato gara 2 a New York. Fu quella l’unica vittoria nella serie degli A’s che poi vengono battuti le tre gare successive ed il titolo approda nella Grande Mela.
Per la rivincita bisognerà attendere fino al 1911 quando, dopo aver perso gara 1 fuori casa, gli A’s vincono le tre gare successive. Ad onor del vero, i Giants tentarono la rimonta portandosi sul 3-2 in gara cinque, ma alla sesta sfida Philadelphia chiuse i conti con un perentorio 13-2 che gli consentì di bissare la conquista del titolo vinto per la prima volta l’anno precedente ai danni dei Cubs con un più agevole 4-1 nella serie.
Nel 1913 le due squadre sono ancora di fronte ed i Giants sono di nuovo costretti alla resa dopo l’illusione della vittoria, l’unica della serie, in trasferta in gara 2. Per il terzo anno consecutivo la squadra di New York perdeva il titolo proprio alle finali: infatti anche nel 1912 i Giants arrivarono alle World Series ma furono sconfitti da Boston che poi piegò anche gli A’s nel 1914. Philadelphia non arrivò più alle World Series per 15 anni durante i quali non brillò particolarmente neanche in regular season.
Discorso diverso invece per i Giants che persero ancora il titolo in finale nel 1917 contro i White Sox (4 sconfitte e 2 vittorie). Nel 1921 la prima ‘Subway Series” si giocò interamente al Polo Grounds dove la compagine della National conquistò il suo secondo titolo ai danni degli Yankees vincendo la serie con cinque partite a suo favore contro tre sconfitte (aveva perso le prime due gare ed era andata nuovamente sotto per 3-2 in gara 5). La stessa finale si ripetè nei due anni successivi e si concluse con un’altra vittoria dei Giants nel 1922, l’ultima contro i cugini, ed una degli Yankees nel 1923. Nel 1924 la franchigia di New York ci riprova, stavolta contro Washington. E’ una della World Series più tirate della storia: si arriva a gara-7 con tre incontri vinti per parte ed alla fine del nono inning le squadre sono ferme sul 3-3. Bisognerà attendere la dodicesima ripresa per assegnare il titolo ai Senators. Intanto nel 1929 si riaffacciano alla ribalta i ‘White elephant” che si approprieranno del ‘pennant” della American League per tre anni consecutivi. Vinceranno le World Series nel ’29 ancora ai danni dei Cubs con lo stesso risultato finale di 19 anni prima (4 vittorie ed una sconfitta), e nel ’30 ai danni di St. Louis grazie ad una vittoria nella serie per 4-2. Fu quella l’ultima conquista del titolo della franchigia a Philadelphia. Nel 1931 infatti, nell’ultima apparizione nella finalissima degli A’s in Pennsylvania, i Cardinals si presero la rivincita con un emozionante vittoria in gara 7.
Gli anni che seguirono non furono tra i più felici per i Philadelphia Athletics e tali restarono fino al 1954 quando terminarono la stagione regolare con 51 vittorie e 103 sconfitte.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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