Si torna a Grosseto

La Prink era arrivata a un passo dallo scudetto, l’Italeri ha azzerato il primo match-ball. La disfatta di Rollandini ha dell’incredibile. Stasera gara-sei: De Santis contro Cerbone.

La carovana delle ‘IP Series” si è dovuta a fermare per cinque giorni a Bologna. Cinque giorni per giocare tre partite. Che forse sarebbe la cadenza giusta, e possibile per vedere di trovare un poco più di spazio sui giornali, se fosse programmata e non colpa della pioggia. Ma questo è un altro discorso, da fare quando si parlerà sul serio di riforma dei campionati.
Intanto quello in palio è lo scudetto 2004, e restiamo con l’attenzione su di lui.
Uno a uno a Grosseto. Poi, a Bologna, Prink sul tre a uno e Italeri che ieri sera è riuscita a restare in gioco, riportando la serie allo Iannella, per gara-sei. Lo ha fatto nel modo più impronosticato, demolendo Rollandini in meno di un inning.
Sulle prime due partite del Falchi c’è poco da dire. Il Bbc ha fatto bene il suo compitino e meritato di vincere. Intanto riproponendo un Navarro di altra categoria, e poi trovando sempre la valida giusta al momento giusto. Tre singoli e un doppio fra 6° e 7° inning, su sette valide totali, in gara-tre. Cinque valide fra 5° e 6°, in gara-quattro.
Invece la battuta buona con i corridori in posizione-punto è quella che è mancata, costantemente, all’Italeri. Nonostante un Mazzotti che ha proposto a Bologna tre linu-up del tutto diversi, martedì, mercoledì e venerdì. Arrivando ieri sera a lasciar fuori squadra Solano, inguardabile in questa finale, dopo essere stato il migliore in regular season.

Adesso si tratta di vedere se l’Italeri abbia solo allungato la sua agonia, o se sia invece in grado di rimettersi veramente in corsa.
Teoricamente il rinvio di gara-cinque doveva giocare a favore della Prink. Bologna aveva un Cretis ancora inutilizzato. E un giorno in più di riposo doveva essere a tutto vantaggio di Rollandini. E nessuno, francamente, pensava che potesse ripetersi quel che era successo nel girone di ritorno, alla ripresa dopo le Olimpiadi. Invece, le cose al lanciatore grossetano sono andate ancora peggio: 6 a 0 per l’Italeri dopo un solo inning. E’ diventata una corsa a handicap contro l’impossibile. Anche se, di fronte a Badii, dal 3° in poi, l’attacco di casa è di nuovo tornato quello solito, cioè quello di gara-tre e gara-quattro.
Stasera sarà Riccardo De Santis contro Cerbone, come martedì, con per entrambi poco meno di quattro giorni per recuperare. Con Rollandini che, per quel che ha lanciato ieri (nove uomini affrontati), potrebbe essere rilievo. Mentre l’Italeri come cambi ha Betto, con un punto interrogativo a fianco, Milano, che iri sera ha tirato a un solo battitore, e Corradini con sul braccio le ultime due riprese di mercoledì. Teoricamente, Prink ancora in vantaggio, con il vantaggio del fattore-campo. Oggi. E qui ci fermiamo. Parliamo di una partita alla volta, anche noi, come gli allenatori.

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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