Patti Chiari, massima trasparenza

Alberto Antolini presenta origini, programmi e prospettive del gruppo candidato al consiglio federale

Dieci giorni di fuoco. Sono quelli che separano il batti e corri italiano dalla domenica delle elezioni. Il movimento è chiamato a decidere il suo futuro e a scegliere le sue guide, un ruolo che proverà a ricoprire ‘Patti Chiari”, la lista in contrapposizione con l’attuale gestione federale. Tra i promotori l’ex direttore sportivo della Telemarket Rimini, Alberto Antolini, che ci racconta origini, programmi e prospettive.
Innazitutto, perché Patti Chiari? ‘Perché in tutti questi anni ci sono state promesse non mantenute e ‘cambiali” firmate. Noi invece non facciamo promesse a nessuno e tra noi, appunto, i patti sono stati chiari. E a dimostrazione di ciò ci sarà una commissione di garanzia che controllerà il consiglio federale, con la facoltà di esigere, carte già firmate alla mano, le dimissioni nel caso i patti non vengano rispettati da uno o più componenti”.
E da dove nasce l’idea del movimento? ‘Questa domanda mi permette di puntualizzare una cosa fondamentale: noi abbiamo provato a non dichiarare ‘guerra”. Abbiamo provato ad offrire all’attuale presidente federale un consiglio tecnicamente forte al suo fianco, ma lui non ci ha mai dato spazio considerandoci un bluff. Non ha mai dimostrato l’intenzione di voler trattare con noi, impedendo una soluzione costruttiva e facendo diventare inevitabile la contrapposizione tra le due parti”.
Veniamo ai programmi e a cosa proponete al movimento. Capitolo svincolo. ‘Il progetto svincolo è già pronto ed è stato redatto da una commissione composta da Matteucci, Gambuti, Fochi e Mazzieri, ma nessuno ne conosce i contenuti. Noi, per rispetto del loro lavoro, ci proponiamo di valutare il loro progetto e di indire un referendum tra le società, affinchè siano loro a decidere se sarà attuabile o no. In caso di approvazione tutto ok, altrimenti istituiremo una commissione con i presidenti dei comitati regionali, più un dirigente e un giocatore per regione per costituire un nuovo progetto, che poi dovrà essere approvato con un altro referendum”.
Discorso Accademia. ‘Non conoscendo i valori dell’accordo con le Major League è difficile dare un giudizio. In questo caso dovremo prima verificare i vari contratti in essere e poi pensare a come comportarci”.
Formula dei campionati. ‘Allora, qui bisogna fare diversi capitoli diversi. Per quanto riguarda la B e la C, vanno riconvertiti e gestiti per vicinioretà. Il dispendio di costi per le lunghe trasferte è ingestibile per quelle società, che devono avere il minor impatto spesa possibile. Passando alla A2, l’obiettivo è quello di allinearla a livello tecnico alla serie maggiore, perché in questo momento c’è un dislivello troppo grosso e non esiste un vero ricambio, come dimostra il continuo su e giù delle neopromosse. Arrivando alla A1 la mia domanda è: qualcuno ha chiesto di cambiare formula? Non mi risulta, e io credo che quella attuale sia la migliore che il nostro movimento possa avere in questo momento. Se qualcuno sta pensando di modificarla, sarebbe più giusto che il cambiamento facesse parte integrante del programma elettorale”.
Come cercherete di migliorare il discorso comunicazione e i rapporti con i mass-media, soprattutto a livello internet? ‘Innanzitutto punteremo sulla trasparenza. Tutte le delibere del consiglio federale saranno pubblicate e visibili a tutti. Poi c’è l’idea di una rassegna stampa quotidiana su tutti gli articoli del giorno sul nostro baseball, da pubblicare sul sito federale già dal pomeriggio o al massimo la mattina dopo. Baseball.it? Io credo che il sito federale, per quanto democratico e obiettivo, non possa prescindere da una dimensione federale, per cui ben venga un sito indipendente e auto-gestito: per il movimento è il massimo che chiunque abbia la possibilità di scrivere il suo punto di vista e le sue sensazioni”.
Come sono andati finora i vostri incontri e qual è la vostra impressione su quello che vi aspetta? ‘In Veneto, Lombardi a e Friuli abbiamo avuto ottimi riscontri e siamo molto soddisfatti, mentre in Emilia abbiamo avuto meno attenzioni. Noi ci stiamo provando perché il baseball italiano in questo momento è in stato comatoso e se non troviamo un motivo di risveglio possiamo solo peggiorare. Mi è sembrato di avvertire tanta perplessità e un grosso malcontento, per cui non si può sbagliare un’altra volta”.

Informazioni su Andrea Perari 165 Articoli
Andrea Perari, 57 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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