Bagialemani decide di dimettersi

Durissimo il commento dell'ex manager nettunese dopo le sette giornate di squalifica a seguito dell'espulsione in garaquattro

Appena il tempo di ricevere la notizia delle sette giornate di squalifica che il manager della Danesi Nettuno, Ruggero Bagialemani, annuncia le sue dimissioni dalla carica di allenatore della squadra. Un atto clamoroso, che arriva quasi come un fulmine a ciel sereno, ma che è anche la reazione al provvedimento successivo all'espulsione di garaquattro e alla pesante sanzione.
Ricapitoliamo prima i fatti, con uomo in seconda base all'ottavo, e con il Nettuno che si era portato sul 3 a 2, Martins guarda il terzo strike ed è il secondo eliminato. Pochi istanti e l'arbitro di casa Giabbani decide di espellere Bagialemani, che dopo aver chiesto spiegazioni sull'accaduto inizia un battibecco con l'arbitro e viene poi trattenuto a stento dai suoi giocatori, da lì il provvedimento.
E' una vergogna, mi sento un perseguitato sportivo, dalla panchina non ho detto una parola, stavo pensando ad una sostituzione in battuta e ho visto l'arbitro che mi buttava fuori – commenta Bagialemani – sfido chiunque a rimanere calmi dopo esser rientrati da tre giornate di squalifica, e quindi essere nuovamente buttati fuori per qualcosa che non si è fatto. Mi ritengo completamente estraneo, anche perché era una partita tranquilla e si attendeva solamente la fine e poi, lo ripeto, non ho detto una sola parola in quel momento“.
Bagialemani continua ad andarci giù molto duro sulla questione. “In Italia non viene giudicato l'operato degli arbitri, sono stato squalificato per tre anni per aver dato un calcio ad un arbitro e sono stato praticamente l'unico a pagare quel fatto smettendo di giocare, stessa cosa contro il Rimini con tre giornate di squalifica che mi hanno fatto saltare le prime tre partite di play off. A Bologna le due squadre si sono picchiate per mezz'ora e non è stato squalificato praticamente nessuno. Mi sento perseguitato, è una vergogna, lo ripeto, è una vergogna, dopo tutto quello che ho dato al baseball italiano, 18 anni con la maglia azzurra ed ero capitano della nazionale quando è stato vinto l'ultimo campionato europeo. Non mi sento per nulla protetto dalla Fibs, sono stanco di questa situazione e per questo decido di dimettermi. Faccio l'ultimo regalo al baseball italiano“.
Anche per la società nettunese le dimissioni di Bagialemani arrivano come un fulmine a ciel sereno, comunque vada sia stasera che per eventuali altre sei partite dei play off che la Danesi giocherà, sarà Stefano Bernicchia a guidare la squadra dalla panchina.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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