Inizia un altro campionato, addio certezze

Via ai play off, sulla carta è scontata una finale tra Grosseto e Bologna ma…


In quattro per lo scudetto, con la stagione regolare alle spalle e da ‘dimenticare”. Già, perché i play off sono un altro campionato e le semifinali, tra l’altro, ci riservano due classicissime del batti e corri di casa nostra. Sembrerà pure banale ma nulla è scontato. E’ vero che il Grosseto mattatore della stagione in classifica e in pressoché tutte le classifiche individuali parte coi favori del pronostico – la squadra era stata allestita proprio per riportare lo scudetto in Maremma – ma è altrettanto vero che proprio per questo alla Prink spetta il ruolo più scomodo. Per i favori, è ovvio, ma anche perché dall’altra parte arriva una Danesi Nettuno che ha raggiunto i play off a fatica dopo esserne rimasta fuori la scorsa stagione e ha da un lato sete di vittorie e dall’altro nulla da perdere. Uscire in semifinale contro Grosseto, dopo aver perso tre volte le partite degli avversari nella stagione regolare condizionata da una serie di infortuni, non sarebbe un dramma. Ecco il vantaggio dei verdeazzurri, i quali oggettivamente sia sul monte sia nel box non sono valsi mai la Prink (Rollandini su tutti) e sulla carta non la valgono. In campionato però, da stasera D’Auria e compagni sanno che è altra cosa e lo sa anche Ruggero Bagialemani, criticato manager chiamato però a gestire nel corso della stagione una serie di situazioni delicate. Una sfida nella sfida è quella dei grandi ex, De Franceschi e Casolari. Per il primo, in particolare, nato e cresciuto nel Nettuno, ‘bandiera” per anno dei verdeazzurri la sfida avrà un sapore ancora più particolare. Ha fatto una stagione sui grandi livelli, non vorrà tradire proprio adesso. Il secondo, forse il più ‘giramondo” del nostro baseball, cerca in Maremma quello scudetto che a Nettuno era riuscito a conquistare a fatica . Se allo ‘Jannella” si preannunciano scintille, non si può dire che sia diverso al ‘Falchi” di Bologna dove forse si riuscirà anche a vedere un pubblico degno della cornice dei play off, quello che a Grosseto è via via cresciuto nel corso della stagione. I campioni d’Italia hanno ottenuto un record di vittorie-sconfitte migliore dello scorso anno ma non è bastato ad arrivare primi, hanno nei partenti una certa garanzia ma non sembrano abbastanza assortiti coi rilievi. Anche qui chi rischia maggiormente dal punto di vista di cosa c’è da perdere è l’Italeri che puntava alla coppa campioni e alla conferma in campionato e il primo obiettivo lo ha fallito a giugno, adesso cerca almeno di bissare la finale. Ha i ‘numeri” per farlo ma la Ceci&Negri Parma che almeno un obiettivo l’ha raggiunto – la qualificazione ai play off dopo tre anni di assenza – non starà certo a guardare. Nella stagione regolare i felsinei sono stati, rispetto ai ducali, di un’altra categoria e anche per questo parlano le medie sia di squadra sia individuali. Ma si ‘azzera” tutto, rischiamo di essere ripetitivi, e rispetto alle altre stagioni il Parma ha dimostrato di essere finalmente una squadra, di giocare per lo stesso obiettivo. Sulla carta non ci sarebbe partita ma se i lanciatori del Parma carburano e Bologna deve usare qualche rilievo di troppo… Poi c’è la sfida nella sfida di Newman, l’ex che cerca la sua ‘vendetta”. I play off, in ogni modo, le loro favorite ce li hanno ma proprio perché una finale tra Grosseto e Bologna è scontata lascia spiragli a qualche perplessità.
Altre notazioni: semifinali che ci riportano alle tradizioni del nostro baseball e che non vedono protagonista Rimini, in lotta fino all’ultimo – dopo essersi svegliato troppo tardi – per un posto tra le prime quattro. Ci hanno provato a lungo anche Paternò, Modena e San Marino. Tranne le prime due della classifica dietro, qualificate comprese, c’è un numero impressionante di sconfitte. Segno di un campionato che si è livellato ancora di più ma che, per diventare più ‘appetibile” dovrebbe presentare più squadre capaci come Grosseto e Bologna di comportarsi da ‘corazzate” durante la stagione regolare. Sarebbe più avvincente anche quella.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.

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