Buon compleanno Wakefield

Il lanciatore di Boston si regala una bella vittoria a Tampa Bay per festeggiare i 38 anni, Toronto domina Cleveland. Le classifiche e la corsa alle wild card.

Due sole partite nella notte Major League. A Tampa Bay è la serata di Tim Wakefield, che si regala una bella vittoria nel giorno del suo 38° compleanno, confermandosi un’autentica bestia nera dei Devil Rays. Vince Boston per 6-3, con l’homer da tre punti di McCarty a spaccare la partita. Stesso copione a Toronto, dove il fuoricampo da tre di Wells e il ‘back-to-back” solo-homer di Phelps al primo inning, chiudono in partenza la sfida con Cleveland, che i Blue Jays finiscono per vincere 6-1 con Lilly pitcher vincente.
Diamo allora un’occhiata alle classifiche. Nell’American East, saldissimo il vantaggio degli Yankees (66-38), a nove vittorie di vantaggio su Boston (57-47). Nella Central Division, invece, break di Minnesota, che con il 3-0 della scorsa settimana ha sfruttato il momento di difficoltà dei White Sox per portarsi a +5 (59-45 contro 53-49). Potenzialmente ancora in corsa anche Cleveland (53-53), a –7. La seconda parte di stagione esalta sempre Oakland, che nonostante l’assenza di Hudson (giovedì a New York il rientro) ha preso possesso della West Division, dove Seattle a parte è ancora tutto assolutamente da giocare: Athletics (59-45), Rangers (57-46, -1.5), Angels (57-48, -2.5). Decisamente agguerrita la lotta per la wild-card. Guida Texas, ma Boston è a mezza lunghezza, Anaheim a una, Chicago a tre e mezzo, Cleveland a cinque e mezzo, Detroit a otto.
Nella National League, ascesa inarrestabile di Atlanta all’East. I Braves (58-46) in un mese hanno staccato tutte le rivali: Philadelphia (53-52, -5.5), Florida (52-52, -6), Mets (49-55, -9). Nella Central Division la superiorità di St.Louis, miglior squadra delle Major con 67-37, è ancora più netta, visto che l’unica avversaria attendibile, i Cubs, è a –10.5 (57-48). Al West, resiste Los Angeles (61-43), ma San Diego (58-47, -3.5) e San Francisco (57-50, -5.5) non mollano di sicuro. Bagarre piena per la wild-card: comandano i Padres, che precedono di una sola lunghezza Chicago e di due i Giants. Ma Houston e Philadelphia (-5), Florida (-5.5), Milwaukee (-6.5) e Cincinnati (-7) non sono certo fuori dai giochi.

Informazioni su Andrea Perari 165 Articoli
Andrea Perari, 57 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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