A scuola di baseball (4)

Il terza base

Continuando la nostra rassegna sui ruoli dei giocatori di baseball, ci soffermeremo questa settimana sul terza base, uno degli uomini più ‘coraggiosi” sul diamante: da uno studio fatto si è scoperto che la pallina arriva al difensore di terza base ad una velocità superiore rispetto agli altri difensori, ed è per questo che a questa base è stato affibbiato il nome di ‘hot corner”.
Il terza base deve quindi avere dei riflessi straordinari, senza essere obbligatoriamente un giocatore leggero e rapido come interbase e seconda base; pensiamo a giocatori come Scott Rolen dei Cardinals od Adrian Beltre dei Dodgers, due giocatori che fanno della potenza e non certo della velocità il loro punto di forza.
Al 3B si chiede di reagire con la massima rapidità nel bloccare un fulminante ‘line drive”, si chiede di coprire l’angolo sinistro del diamante per evitare uno scontato doppio, ed infine gli si chiede di coprire su un ‘bunt” spinto dalla sua parte.
Come già detto le palline viaggiano velocissime da quel lato, per cui al nostro 3B viene insegnato, da un punto di vista tecnico, di assumere una posizione un po’ più accovacciata rispetto agli altri difensori, con il guantone leggermente più vicino al terreno per diminuire i tempi di reazione.
Dal punto di vista tattico-strategico il nostro uomo deve avere una buona conoscenza del battitore avversario, sapere cioè in quale zona di campo ci sono le maggiori probabilità che la pallina vada a finire; deve prestare massima attenzione alle situazioni di gioco per non farsi sorprendere da un perfido bunt.
Una delle situazione più complicate per un 3B è quella di eliminare un battitore che gli ha appena colpito uno ‘slow roller”, cioè una pallina lenta e velenosa; tecnicamente ci sono tre sistemi per afferrare la pallina: con una mano ( presa con il guantone e lancio in prima con la mano nuda); con due mani (guantone e mano nuda insieme sulla pallina: il risultato sarà un rilascio della palla più veloce ma non si potrà ovviamente dare troppa forza e precisione all’assistenza in prima); a mano nuda (presa e lancio con la mano nuda, il tutto in una frazione di secondo!)
Il gioco più complicato resta però la difesa sul bunt; per avere una difesa di successo il 3B deve considerare tre fattori determinanti:
1) la velocità del suo lanciatore
2) la velocità dell’eventuale corridore in seconda
3) leggere nel minor tempo possibile la direzione e la velocità della pallina

Ricordatevi sempre della regola principale del doppio gioco, fare almeno un eliminato! Per cui se il 3B non è sicuro di fare i due out deve lanciare ed eliminare almeno il battitore, senza curarsi di coprire la sua base dal corridore in seconda. Se invece è il lanciatore ad afferrare la pallina, il 3B se ha letto bene il gioco dovrà rapidamente tornare sulla sua base per ricevere il lancio; se invece si dovesse trovare fuori posizione dovrà avvisare il lanciatore urlando ‘1-1-1” così che il suo compagno capisca subito che deve lanciare in prima base.
Altro spettacolare aspetto è quello del doppio gioco: se la pallina viene colpita direttamente sul 3B questi dovrà effettuare un lancio in seconda in posizione eretta per dare una buona rotazione e visibilità alla pallina; se invece è costretto a correre sulla pallina si accorceranno di conseguenza i tempi per la difesa, per cui dovrà effettuare il lancio in seconda più accovacciato ed avere un rilascio meno accurato ma sicuramente più rapido.

Concludiamo con una curiosità: il 3B è l’interno difensivo statisticamente meno sollecitato in una partita, quello cioè che tocca meno palline di tutti; restare concentrati per tutta la partita deve essere quindi un’altra dote per diventare un grande terza base!
La prossima volta concluderemo questa serie di articoli didattici analizzando il ruolo degli esterni, non mancate!



Informazioni su Francesco Paolo Falanga 83 Articoli
Sposato dal 1999 con Ester, Paolo ha due maschietti, Federico di 2 anni (lanciatore destro!) e Carlo di un anno (battitore mancino!), che spera prendano la sua stessa passione per il baseball.Commercialista di professione, adora la sua famiglia e la casa con le quali passa tutto il tempo possibile.Come hobby ha la televisione (è un divoratore di eventi sportivi in TV), internet e viaggi, ha passato molto tempo negli Stati Uniti dove ha avuto la fortuna di visitare molti stadi di baseball e di vivere da vicino l'educazione sportiva degli americani.Ha collaborato saltuariamente con qualche rivista in America ed è un grande tifoso dei San Francisco Giants. (Spera di rendersi utile al sito cercando di trasmettere quelle stesse emozioni che prova ancora oggi nel vedere una partita del 'meraviglioso gioco del baseball'....

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