A scuola di baseball (1)

Il catcher

Iniziamo da questa settimana una serie di articoli dedicati ai ruoli che i giocatori di baseball occupano sul diamante. L’approfondimento riguarderà in particolar modo gli uomini della difesa e cioè il ricevitore, il prima base, l’interbase ed il seconda base, il terza base ed infine gli esterni.

Quante volte ci siamo entusiasmati nel vedere un esterno tuffarsi sulla pallina per derubare il battitore avversario di una valida, oppure nel vedere la perfetta intesa tra gli interni nel girare un decisivo doppio-gioco difensivo; nel football americano c’è un vecchio adagio che recita: ‘L’attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite!”. Un detto che calza benissimo anche al gioco del baseball….
Vediamo ora insieme di analizzare queste posizioni, partendo questa settimana da quella del ricevitore.
Quello del catcher è sicuramente uno dei ruoli più delicati nel baseball: oltre ad un’ innata leadership, egli deve avere una grande conoscenza dei battitori avversari e dei propri lanciatori, agilità nell’afferrare palline lanciate alte o nella polvere ed infine grande forza fisica nel contenere le cariche dei corridori lanciati verso casa base. Facilmente riconoscibile in campo per via dell’armatura indossata, il compito principale che ha da svolgere è naturalmente quello di chiamare i lanci; un bravo catcher difatti può trasformare un lanciatore mediocre in uno di successo grazie alla conoscenza dei punti deboli dell’avversario di turno al piatto. Pensate ad una situazione di basi piene con due eliminati ed al piatto un battitore che odia le palle curve mentre batte benissimo le fastball: un ricevitore impreparato potrebbe chiamare proprio una palla veloce e vedersela spedire oltre lo stadio per un devastante grande slam; al contrario un ricevitore esperto chiamerà una perfida breaking-ball, ed al povero battitore non resterà che andare a fare la doccia! Volete un clamoroso caso pratico? L’anno scorso i Florida Marlins hanno messo sotto contratto il bravissimo Ivan Rodriguez ed hanno vinto le World Series; quest’anno Rodriguez è stato preso invece da Detroit e come per incanto i disastrosi lanciatori dei Tigers hanno iniziato la stagione vincendo tante partite, solo un caso?
Ma come si chiamano i lanci? Il ricevitore ha a disposizione almeno due set di segnali; il secondo set verrà usato nel caso in cui ci si accorgesse che il set di base è stato decifrato dalla squadra avversaria, oppure quando vi è un corridore in seconda base che ha la giusta visibilità per rubare i segnali del ricevitore. Il set di segnali base è così composto: indice dritto verso il basso segnala una fastball, due dita dritte verso il basso segnalano una breaking-ball, tre dita uno slider, quattro dita un change-up ed infine il pugno chiuso con pollice aperto segnala un pick-off.
Un altro compito fondamentale del ricevitore a cui pochi fanno attenzione è l’abilità di trasformare i balls in strikes; fate molta attenzione durante una partita a quell’impercettibile movimento che fa il catcher appena afferrata la pallina: noterete che spostando leggermente il guantone verso la zona di strike riesce spesso a trarre in inganno l’arbitro di casa base, inducendolo a chiamare strikes palline che sarebbero invece dei balls. Un catcher riceve in una partita più di cento lanci, di questi state certi che 10 o 15 li riuscirà, ‘per magia”, a trasformare in strike!
Un altro delicato compito è quello di bloccare i lanci mal eseguiti dal suo lanciatore ed evitare il cosiddetto ‘wild-pitch”, che porterebbe gli avversari ad avanzare sulle basi; il lancio-pazzo più comune è quello che rimbalza sul terreno davanti al catcher per schizzare via alle sua spalle, e queste sono le tecniche principali che un bravo ricevitore non deve mai dimenticare: 1) gettarsi sulla pallina con aggressività, senza aspettare passivamente il suo rimbalzo; 2) tenere il guantone tra le gambe ben aperto e basso; 3) reagire con la massima velocità; 4) evitare di girare il busto verso la prima o la terza base per impedire alla pallina, in caso di rimbalzo sulla protezione sul petto, di schizzare via troppo lontano: più riuscirà a tenere la pallina di fronte al corpo maggiori saranno le sue chance di impedire ai corridori di avanzare sulle basi.
I compiti del nostro ricevitore non finiscono però qui! Egli dovrà essere preparato a lanciare sulla base in caso di tentativo di rubata, dovrà essere pronto ad afferrare quei perfidi ‘pop-ups” che si alzano alle sue spalle e che sono molto più difficili da prendere di quello che si può pensare (importante togliere la maschera con la massima velocità per non perdere il contatto visivo con la pallina), ed infine dovrà scattare sui ‘bunt” di sacrificio per eliminare il battitore suicida.

Una cosa è certa, in questo ruolo non ci si annoia mai!!



Informazioni su Francesco Paolo Falanga 83 Articoli
Sposato dal 1999 con Ester, Paolo ha due maschietti, Federico di 2 anni (lanciatore destro!) e Carlo di un anno (battitore mancino!), che spera prendano la sua stessa passione per il baseball.Commercialista di professione, adora la sua famiglia e la casa con le quali passa tutto il tempo possibile.Come hobby ha la televisione (è un divoratore di eventi sportivi in TV), internet e viaggi, ha passato molto tempo negli Stati Uniti dove ha avuto la fortuna di visitare molti stadi di baseball e di vivere da vicino l'educazione sportiva degli americani.Ha collaborato saltuariamente con qualche rivista in America ed è un grande tifoso dei San Francisco Giants. (Spera di rendersi utile al sito cercando di trasmettere quelle stesse emozioni che prova ancora oggi nel vedere una partita del 'meraviglioso gioco del baseball'....

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