L'Italeri completa il “tris”, Danesi umiliata

Frignani show, due fuoricampo e 8 pbc. Nettuno perde Censale per infortunio durante il riscaldamento e poi…

L’Italeri Bologna completa il tris umiliando una Danesi Nettuno che nel fine settimana non è stata quella aggressiva che ci si aspetterebbe ma certo non è stata aiutata dalla fortuna. Dopo la rocambolesca sconfitta del pomeriggio c’è un’altra ‘tegola” prima dell’avvio di gara-3, con Censale che si infortuna durante il riscaldamento. Tocca a Masin prepararsi in fretta e furia, la partita inizia con 20 minuti di ritardo. Gli ospiti comunque non fanno sconti, confermano di essere una macchina da guerra, infliggono alla Danesi il primo ko per manifesta inferiorità al ‘Borghese” in questa stagione e uno dei pochi che si ricordi, battono ben 17 valide trascinati dallo show di Frignani che chiude a 3 su 5 con due fuoricampo e 8 punti battuti a casa. Squadre con qualche aggiustamento, soprattutto per la Danesi che ripresenta Schiavetti interbase, Tovar in seconda e manda Paoletti all’esterno. D’Auria dopo l’errore del pomeriggio non è neanche in panchina. Due segnature in avvio per l’Italeri: base a Rigoli, Dall’Ospedale out 1-3, doppio di Liverziani e singolo di Frignani. Nel proprio attacco i padroni di casa provano a reagire, Schiavetti tocca un singolo ma poi De Franceschi batte in doppio gioco e Giuseppe Mazzanti è out al volo. Al secondo dopo il doppio d’apertura di Landuzzi tre out di fila ma nel suo attacco la Danesi non ‘graffia” e al terzo Bologna allunga: singolo di Dall’Ospedale, Liverziani colpito, palla mancata, intenzionale a Solano e doppio a sinistra di Dall’Olio con De Los Santos che non è impeccabile nella posizione, quindi singolo di Landuzzi. Ci pensa Tovar con un gran tuffo e una presa al volo a chiudere l’inning con un doppio gioco. Paoletti nell’attacco della Danesi batte un singolo ma c’è un doppio gioco dell’impeccabile difesa ospite e il Nettuno non smuove la gara. Al cambio di campo c’è Mauro Salciccia sul mound: out Sheldon in foul, poi lunga battuta a sinistra di Rigoli al volo ma Leo Mazzanti commette un errore e l’esterno va in seconda, singolo corto a destra di Dall’Ospedale, poi con uomini agli angoli e una battuta su Castrì il prima base della Danesi sembra addormentato, non ‘gira” il doppio, guarda Rigoli segnare il punto e fa il solo out in prima. Al quinto Bologna innocuo, Nettuno prova a reagire con la valida di Giuseppe Mazzanti ma stavolta è Castrì a battere in doppio gioco. Al sesto la partita si chiude definitivamente: Monari out al volo, poi singoli di fila per Sheldon, Rigoli, Dall’Ospedale e Liverziani – questi ultimi interni – quindi il grande slam di Frignani prima di due out che chiudono l’attacco ospite. Da questo momento la partita è una sorta di batting practice. Viene colpito Paoletti ma c’è ancora un doppio gioco, su battuta di Schiavetti addosso a Cerbone che ha ben controllato l’attacco locale salvo il calo che ha portato al singolo di De Franceschi e al fuoricampo di Giuseppe Mazzanti, forse l’unica nota positiva della Danesi di stasera. Al settimo due colpiti di fila, poi Sheldon batte in doppio gioco. Nell’Italeri c’è Corradini per Cerbone e la ‘musica” per l’attacco nettunese è sempre la stessa. All’ottavo colpito Dall’Ospedale, singolo di Liverziani, altro fuoricampo di Frignani, poi singolo di Fontana e Bagialemani è costretto addirittura a schierare Paoletti sul monte con Bologna che porta a casa altre due segnature, poi manda Betto sul monte a chiudere la partita che termina con l’ennesimo doppio gioco difensivo. L’Italeri è nei play off, la Danesi adesso rischia. Soprattutto perché – sfortuna o meno – sembra una lontanissima parente della squadra che il baseball italiano conosce. Al punto che qualcuno dalle tribune ha gridato ‘onorate la maglia”.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.

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