Holmberg: “Avanti a piccoli passi”

Le impressioni del tecnico azzurro e di uno dei protagonisti di Italia-Russia, Maestri

Nell'immediato dopogara di Italia-Russia, il lanciatore azzurro Alessandro Maestri riconosce i suoi problemi iniziali di controllo. “Nelle prime riprese, se avessi tirato più strike, avremmo chiuso la partita più velocemente. Ho lanciato troppi ball, facevo fatica a trovare la zona di strike, poi negli ultimi inning sono migliorato e ho ottenuto un bel po' di eliminazioni facili, con rimbalzanti innocue sugli interni“.
Più volte, nei momenti difficili, il pitcher azzurro ha tirato fuori lanci importanti. “Per fortuna è andata bene in quei momenti, altrimenti la partita avrebbe potuto essere diversa. Sapevamo che loro erano una buona squadra, probabilmente i più forti del girone“.

E' stata una buona partita – ha commentato il tecnico azzurro Bill Holmbergsoprattutto se consideriamo che noi stiamo ancora costruendo il gioco. Stiamo giocando con ragazzi che hanno da 15 a 18 anni, e abbiamo affrontato una squadra di talento, che giocava bene in difesa e ha fatto pochi errori“.
Dopo le prime riprese, è sembrato che la squadra si sia un po' addormentata. “Forse un po' di appagamento, ci siamo seduti dopo aver preso il vantaggio iniziale. I ragazzi sono calati, ma succede quando si sta creando un gioco, una mentalità, anche perchè noi non siamo abituati a loro, e loro a noi. Piano piano, facciamo un passo alla volta. Speriamo di arrivare a piccoli passi al nostro obiettivo“.
La prova di Maestri è stata un po' segnata dai tanti lanci delle prime riprese. “Soprattutto nel terzo, è rimasto sul monte tanto. Avevamo messo un tetto massimo a 110, e siamo rimasti sotto. E' stato comunque utile usare due rilievi perchè il nostro obiettivo era capire su chi possiamo contare in una situazione difficile come quella di oggi. Avevamo previsto di usare Rodà e Luschi, più Schiavoni se ci fosse stato bisogno di chiudere in una situazione difficile, ma per fortuna non è stato così“.
Il partente di martedì, contro la Germania, sarà Matteo Modica. “La formazione non dovrebbe cambiare, ma non c'è nulla di sicuro. Comunque si fa fatica a cambiare una squadra che gioca bene e che vince; abbiamo fatto qualche errore in difesa, ma nel complesso è stata una prova positiva“.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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