Kieschnick tenta la doppia avventura

Il rilievo dei Brewers tenta di entrare nella rosa dei 25 come lanciatore e come mazza dalla panchina

Quest’anno, il rilievo dei Brewers Brooks Kieschnick non ha portato le mazze da golf allo spring training. E’ troppo impegnato a cercare di entrare nella rosa finale della squadra sia come lanciatore che come battitore di potenza, e il manager Ned Yost spera che Kieschnick ce la faccia. Quando finisce il camp la decisione più difficile è se portare un lanciatore o un battitore in più per la panchina. Con Brooks, si possono avere tutte e due le cose insieme, ha detto Yost. I Cubs, che avevano scelto Kieschnick dal college nel 1993, avevano utilizzato il giocatore solo in attacco, dopo una carriera brillante all’università in entrambi i ruoli; lo scorso anno, però, dopo essere stato tagliato dagli Indians, il giocatore ha deciso di ripresentarsi come lanciatore, e, nel 2002, ha lanciato e giocato in attacco in Triplo A per un’affiliata dei White Sox. Dopo aver partecipato quest’inverno alla Winter League portoricana, come lanciatore, Kieschnick spera che nel 2003 il suo doppio valore gli valga un posto nelle Major League

C’era molta attesa al camp degli Yankees per il debutto di Hideki Matsui. Il giapponese ha giocato titolare all’esterno sinistro nella prima partitella interna stagionale dei newyorchesi, e ha chiuso con 0 valide in 2 turni, prima di lasciare il campo dopo il quarto inning (la partita si giocava su 5 riprese). Una volta fuori dal campo, Matsui ha continuato a lavorare sulla resistenza, e poi si è recato dal dentista. Era un bel po’ che non giocavo in una vera partita, ma sono contento di riprendere a giocare sul serio, ha detto ‘Godzilla”.
Al camp dei Braves, invece, la battaglia più interessante è quella per il ruolo di terza base titolare. Vinny Castilla è rimasto ad Atlanta dopo una stagione sottotono, e il suo rivale interno è Mark DeRosa, che lo scorso anno è stato rallentato da un problema alla caviglia. Farò di tutto per scendere in campo tutti i giorni, ha detto DeRosa.
Gli Orioles cercano di lasciarsi alle spalle una delle settimane più tragiche nella storia della squadra. Esattamente una settimana dopo la morte di Steve Bechler, ieri la squadra di Baltimore ha tenuto la prima partitella interna, giocata su 4 inning. E’ stata una settimana difficilissima per noi, per la squadra e per la famiglia Bechler – ha detto Jerry HairstonE’ come se avessimo perso un membro della famiglia.
Infine, a 36 anni, con un gomito malconcio che necessita di continue cure, la carriera di Larry Walker ha probabilmente iniziato un lento declino. Eppure, per molti tifosi dei Rockies, la presenza di Walker è l’unica ragione per andare allo stadio, e, quando quest’inverno Colorado ha tentato di cedere il giocatore ad Arizona, i tifosi si sono fatti sentire. E’ per questo che ho invocato la clausola nel mio contratto che mi permetteva di non essere ceduto, perché ho sentito che alla radio e sui giornali i tifosi mi volevano in Colorado – ha detto ieri Walker – la loro reazione è stata favolosa. Non potevo andarmene.

Il terza base degli Indians Matt Whitney, prima scelta di Cleveland nel draft dello scorso giugno, si è fratturato una gamba, e potrebbe saltare tutta la stagione 2003. Whitney, che avrebbe probabilmente trascorso tutta la stagione in singolo A, si è infortunato mentre giocava a basket con alcuni compagni.
Inoltre, alcuni problemi alla schiena hanno tenuto ieri a riposo l’esterno dei Rangers Juan Gonzales.
Una serie di infortuni ha spinto invece il seconda base dei Padres Homer Bush ad annunciare il ritiro, mentre i Tigers hanno messo sotto contratto il catcher Brandon Inge e 4 lanciatori.

La casa editrice Consumers Union, una società senza scopo di lucro che pubblica la rivista Consumers Report, ha inviato ieri una lettera al commissioner Bud Selig chiedendogli di vietare l’uso di efedrina.
Gli Astros indosseranno invece per tutta la stagione una patch per ricordare gli astronauti dello shuttle Columbia.
Infine, anche la Hall-of-Fame del baseball canadese, almeno per ora, ha detto di no a Pete Rose. Nell’elezione di ieri, infatti, la stella dei Reds non ha infatti raggiunto il 75{8c41107f3fabdf2bf36e3f6ad18663538ab5fb69af5705122daafe8cdfe71b4f} dei voti, la quota necessaria per l’ingresso nel museo.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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