Bagialemani: “Stiamo giocando male, non sono superiori”

“Pantera” non si dà per vinto, la sfida è quella di essere la prima squadra italiana a ribaltare la serie dal 3 a 0

Non si dà per vinto, è nel suo stile, ma Ruggero Bagialemani sa che la situazione è praticamente compromessa. ‘Una cosa la possiamo ancora fare, essere i primi in Italia a ribaltare una serie stando sotto di 3 a 0”. Lo dice ma sa anche che è molto difficile: ‘E non perché sono così superiori, attenzione, ma perché stiamo giocando male, malissimo”. Basta rivedere il film della partita, con delle ingenuità sulle basi e l’unico errore difensivo costati molto cari. ‘Si è trattato sempre di episodi – ha aggiunto – e loro sono stati bravi a sfruttarli al momento giusto”. Stasera in difesa c’eravate mentre in attacco tra Carvajal e Paoletti colti fuori base, Mazzanti che gira il primo lancio con basi cariche, battitori mancati all’appello al momento opportuno… ‘Abbiamo commesso degli errori di testa e quelli non si recuperano, la cosa che mi rammarica è che abbiamo avuto i colpi per chiudere con un ko ma non li abbiamo sfruttati”. C’è da dire anche che Vigna non aveva mai subito prima 3 fuoricampo in una partita sola e che forse nella partita ha sbagliato solo quei tre lanci: ‘Sono stati bravi loro, tanto di cappello per essere riusciti a fare fuoricampo”.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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