La Danesi a Bologna con la formazione tipo

Recuperati Schiavetti, Frezza, Castrì e Carvajal. Obiettivo … almeno una vittoria

Parte oggi pomeriggio (giovedì) alla volta di Bologna la Caffé Danesi Nettuno, che domani sera affronterà al Gianni Falchi l'Italeri per la prima partita di semifinale delle Wind Baseball Series 2002. Aria di grande sfida e nell'ambiente tirrenico c'è la giusta carica per affrontare l'impegno, ma anche la consapevolezza che sarà comunque difficile superare gli emiliani e conquistare la decima finale scudetto consecutiva, l'undicesima negli ultimi tredici campionati. Rispetto alla settimana scorsa tutti recuperati e disponibili, a cominciare da Igor Schiavetti, che era alle prese con una pubalgia e che era stato tenuto a riposo precauzionale contro il Grosseto. Recuperato anche Andrea Castrì e Daniele Frezza, il quale era assente addirittura dalla Coppa dei Campioni di Barcellona. Questo darà la possibilità a Bagialemani di rischierare il diamante titolare, con D'Auria in terza, Castrì in prima e Schiavetti e Miller a scelta seconda base o shortstop, e De Franceschi all'esterno centro. Unico elemento della squadra che in settimana ha svolto un lavoro differenziato a causa di un leggero risentimento alla caviglia è stato Carvajal, che sarà comunque regolarmente in campo. Nessuna novità per quello che riguarda i lanciatori, Ventura in garauno e Lanfranco in garadue dovrebbero essere le scelte di Bagialemani, con l'eventuale innesto di Vigna (che nella rotazione sarebbe il partente di garatre di lunedì) a rilievo, se la situazione lo rendesse necessario. Tornare a Nettuno con almeno una partita vinta renderebbe tutto più facile.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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