L'Italia vola: 2-1 alla Cina

Un grande Massimino e la chiusura di Castelli in difesa, la valida decisiva di Dallospedale in attacco: Messina in delirio per gli azzurri

C'è stato bisogno di una grande Italia per battere la Cina che, davvero non a caso, ha inflitto agli Stati Uniti l'unica sconfitta del girone. Gli azzurri hanno vinto, mandato in visibilio il pubblico e si piazzano secondi, con ben 3 vittorie, nel girone di Messina. Sperare di più da questo Mondiale era onestamente impossibile.

Non c'è il pubblico delle grandi occasioni sugli spalti del 'Nebiolo', ma spuntano qua e là bandiere tricolori. Il partente Massimino, all'esordio in azzurro, inizia nel migliore dei modi e la prima ripresa cinese si esaurisce con 3 soli uomini.
L'Italia invece segna subito. Gli azzurri iniziano con un singolo interno, tutto di gambe, di Dallospedale. Il capitano azzurro si fa però cogliere in prima da un pick off. Il lanciatore cinese Lu, specialista della curva, mette al piatto Iovacchini ma viene toccato duro da Balgera, che piazza un doppio al centro sulla dritta, e da D'Agostino, che bastona una curva rimasta alta. Il singolo del modenese vale il primo punto della gara, ma la ripresa si chiude sullo strike out subito da Sanna.
Dopo 2 out veloci, alla seconda ripresa Massimino subisce un singolo da Lui Guang e si disunisce: passa infatti in base con 4 ball consecutivi Chen Ze. Il lanciatore del Piacenza si riprende comunque mettendo al piatto con una curva Jia.

Dopo un terzo di gara le tribune appaiono quasi completamente gremite. Appare anche evidente come gli effetti del lanciatore cinese, 6 strike out su 9 eliminazioni totali, mettano in difficoltà gli azzurri. Dall'altra parte Massimino viene invece toccato con una certa regolarità.
Alla quarta ripresa, ancora con 2 out, Ren Min batte una palla profonda sull'interbase. Il tiro di Pantaleoni è impreciso e il catcher cinese arriva in seconda. Liu Guang lo segue con una base per ball e Chen Ze, con il batti e corri, pareggia la gara, favorendo inoltre l'avanzamento di Liu fino in terza. Con 2 strike, anche Chen guadagna la posizione punto rubando la seconda, ma la ripresa si chiude sulla battuta di Jia su Dallospedale. La gara è comunque in parità e il dato allarmante è che la collezione di strike out di Lu Yan prosegue con Balgera e D'Agostino, che lo avevano toccato al primo inning. La pistola degli scout giapponesi segnala una velocità media di 83 miglia all'ora, non irresistibile, ma una curva a 73: forse è questa marcata differenza a mettere in difficoltà gli azzurri.
Lu Yan va in 'doppia cifra' con gli strike out mettendo al piatto Pantaleoni in apertura della quinta ripresa. Gli azzurri, anche senza valide, in base comunque ci arrivano. Smirne riceve la prima base ball e Tanesini approfitta di un clamoroso errore del prima base Chen Zhe, che per toccarlo perde la palla. Smirne sull'azione arriva in terza e Dallospedale è puntuale: il suo singolo a destra vale il nuovo vantaggio dell'Italia. Sull'azione Tanesini è il terzo out in terza.
Dopo aver avuto un pizzico di aiuto dalla buona sorte al quinto, l'Italia non può dire altrettanto alla ripresa successiva. Con D'Agostino in prima, sul conto pieno Sanna colpisce una gran linea, ma la palla finisce direttamente nel guanto del terza base cinese Sun Wei.

Il pubblico è vicino agli azzurri e sottolinea con applausi tutte le giocate dei nostri. Con l'inizio dell'ultimo terzo di gara intanto si animano i 2 'bull pen': per l'Italia si scaldano Martignoni e Nava.
Massimino infila comunque una lunga serie di eliminazioni, prima di concedere un singolo a Liu Jian con 2 out all'ottavo. I cinesi inseriscono il 'pinch hitter' Wang Wei al posto del designato Yang Guo e Massimino soffre: va sotto con 3 ball, fa girare a vuoto 2 volte l'avversario e poi, dopo 2 foul ball, gela l'emergente cinese con un effetto sul file esterno 'cantato' dall'arbitro giapponese Sei Ichi. Il dug out azzurro esplode.

Il nono attacco cinese inizia con il singolo di Sun Wei, seguito dal bunt di sacrificio di prammatica di Ren Min. Sun Wei rappresenta il punto del pareggio e la panchina azzurra decide di andare al bull pen, da dove esce a sorpresa Rob Castelli. Il numero uno azzurro inizia con 2 lanci ad effetto in ball, prima di sparare la sua dritta. Castelli va sotto 3-1 e poi mette al piatto Liu Guang con una bomba da 92 miglia. Chen Zhe batte una linea nel guanto di Bischeri e la partita finisce. L'Italia è seconda nel girone.


CINA 0 0 0 1 0 0 0 0 0 = 1
ITALIA 1 0 0 0 1 0 0 0 r = 2

note: battute valide Italia 4, Cina 3; errori Italia 1, Cina 1
Lanciatori: Lu Yan-Gang (p.) rl 8 – so 11 – bb 2 – bv 4 – pg 1; Massimino (v.) rl 8.1 – so 2 – bb 2 – bv 3 – pg 0; Castelli (sv) rl 0.2 – so 1 – bb 0 – bv 0 – pg 0.

ITALIA: Dallospedale 2B, Iovacchini 3B, Balgera DH, D'Agostino ES, Sanna ED, Pantaleoni INT, Smirne RIC, Bischeri 1B, Tanesini EC, Massimino LAN
CINA: Sun Lin Feng EC, Liu Jian Zhung 2B, Yang Guo Gang DH (Wang Wei), Sun Wei 3B, Ren Min RIC, Liu Guang Biao ED, Chen Zhe 1B, Jia Iu Bing INT, Li Qing Hua ES, Lu Yan Gang LAN
Arbitri: Sei Ichi (Giappone), Checchi (Italia), Kleis (Usa) e Scirman (Italia)

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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