Butteroni: “non stiamo dando il 100{e4abdbca72ed88b21dc70cf6a38a47d8b7a7e00da4ce0d0d3ce3dc90bc3e2eb4}”

Delusione nelle parole del coach azzurro

Sulla faccia di Andrea Sgnaolin, al termine della partita odierna, si leggeva tutta la delusione per un mondiale che nessuno si aspettava di vincere, ma che sta andando peggio del previsto. ”Come sempre abbiamo battuto poco; il problema rimane quello dell'attacco – ha detto il viterbese – perchè in difesa bene o male facciamo uno o due errori, che non sono tanti, però se l'attacco fosse riuscito a tirare su qualcosa di più, forse il risultato sarebbe stato più stretto, come anche con l'Olanda e con Cina Taipei, anche se magari non saremmo riusciti lo stesso a portare a casa la partita. E’ sempre il solito problema”
Non ti sembra che sia mancata un po’ la concentrazione e la convinzione?
No, non penso. Come sempre, nei primi inning partiamo tenendo il punteggio stretto; essere sotto di poco dopo il primo inning con il Canada non è male. Poi, manca sempre qualcosa, l’attacco non rende, e loro piano piano i punti li fanno, mentre noi siamo sempre lì
Come ti sono sembrati i loro lanciatori?
Niente di particolare. Era più forte, ad esempio, il rilievo di Cina Taipei; la forza dell’attacco del Canada la conoscevamo già dalla Capital Cup, in cui aveva giocato molto bene. Il terzo in battuta (Loewen n.d.r.) e il terza base (Bowman, n.d.r.), sono due battitori che quando colpiscono la palla la mandano lontano, e la differenza la fanno soprattutto loro
Dove pensi che possiamo migliorare, in vista delle prossime uscite?
Speriamo di giocare più convinti contro Panama; inoltre, un po’ di fortuna anche per noi non guasterebbe. Speriamo…contro Panama, se i lanciatori tengono bene il monte, magari tirando qualche strike in più e qualche ball in meno, e l’attacco produce qualcosa in più, forse abbiamo qualche chance

Molto deluso anche il coach azzurro Fabrizio Butteroni: “E' andata male, troppo male, soprattutto perchè da quando abbiamo cominciato il mondiale siamo troppo scarichi mentalmente e non siamo all'altezza della situazione. Mi dispiace perchè abbiamo fatto la Capital Cup dimostrando di poter fare bene, magari non giocare alla pari, però di non fare certe partite dal contenuto tecnico basso, come oggi; tuttavia, dobbiamo cercare di andare avanti e migliorare ogni turno per la partita successiva, cercando di uscir fuori da questa situazione che è piuttosto imbarazzante. Sono convinto che sia la difesa che l'attacco oggi abbiano fatto un passo indietro”
Qual è la cosa che ti sta deludendo maggiormente?
”L’atteggiamento della squadra; va bene perdere, anche perché sapevamo di incontrare avversari fortissimi, e questo ci era già chiaro prima di partire. Sicuramente, l’approccio alla partita deve essere diverso, perché dobbiamo cercare di dare il massimo; quando abbiamo dato il 100{e4abdbca72ed88b21dc70cf6a38a47d8b7a7e00da4ce0d0d3ce3dc90bc3e2eb4}, se poi perdiamo, va bene, però dobbiamo dare sempre il 100{e4abdbca72ed88b21dc70cf6a38a47d8b7a7e00da4ce0d0d3ce3dc90bc3e2eb4}, non entrare in campo già battuti o con una mentalità così negativa”
Cosa non va in particolare a livello tecnico?
A livello tecnico, quando trovi i lanciatori che tirano così, il nostro attacco, come ti avevo già detto, ha dei problemi. Dobbiamo cercare di fare dei buoni turni; la quantità del turno, a questo punto, non è importante, ma è importante la qualità del turno di battuta. Anche oggi abbiamo avuto un’occasione a basi piene, sul 5-2, col lanciatore che ha fatto entrare un punto forzato con una base ball, poi con due strike hanno fatto tre eliminati. Questo perché mentalmente siamo scarichi, che è la cosa più brutta di queste partite; l’abbiamo fatto incontrando il Canada, che sapevamo essere forte, ma l’avevamo fatto anche contro l’Olanda quando eravamo 4 pari al sesto, e a quel punto con 2 errori la nostra partita è finita lì. Questo non è bello; dobbiamo dare sempre il 100 per cento.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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