Amo il baseball!

Forse lo sapevate gia', ma vedere tutti i giorni partite di questo livello mi obbliga a puntualizzarlo…

Non e’ bello essere in minoranza. Chiedetelo al manager dell’Olanda Eenhoorn, che con me si e’ trovato in mezzo ad una marea di cinesi che parlavano tra di loro…in cinese, tagliandoci bellamente fuori. Sto parlando della conferenza stampa che ha seguito la sfida tra Taiwan e Olanda di ieri.
Eenhoorn mi guardava e faceva delle facce alla Mr Bean, cosa che conoscendo quanto e’ serioso e’ abbastanza commovente. Si e’ tanto divertito che ha trovato il modo anche di fare una battuta, quando gli hanno chiesto del guasto all’impianto di illuminazione: ‘Speravo durasse di piu’” ha detto Rob ‘Cosi’ magari non rientrava il loro lanciatore”.
Io e Eenhoorn ci siamo anche guardati quando il manager cinese ha commentato lo squeeze play, chiamato secondo me con scarso tempismo (aveva appena messo un pinch hitter, poteva scegliere uno in grado di battere lungo, anziche’ prendersi il rischio di uno squeeze contro De Lange e il suo slider. Ripeto, secondo me). ‘Io do i segnali, sta poi ai giocatori eseguire”. Come dire, non date la colpa a me se lui ha mancato la palla.
Conoscendo i nostri giocatori (e i loro genitori e le loro fidanzate, che diventano poi mogli), quanto durerebbe in Italia uno con questa mentalita’?

Sono molto carico per la super sfida di oggi tra Cuba e Giappone. Per vederla mi sono bevuto ancora i 40 minuti di taxi (ma qua costa poco, state tranquilli li’ in amministrazione…) che separano la mia zona di residenza da Shinchuang. Che e’ una parte popolare di Taipei come potrebbe essere Bollate a Milano. Ed e’ altrettanto difficile da trovare.
In compenso, all’esterno dello stadio ho individuato due ristoranti: uno cinese come te lo aspetti, con i tavoli rotondi e tutto. L’altro addirittura italiano. Vedremo. Nel senso: io faccio un punto d’onore del fatto che all’estero non vado mai a cercare i ristoranti italiani, pero’ qui sto mangiando davvero poco e male. La tentazione c’e’ e l’unica cosa che mi frena e’ che non potrei certo chiedere il menu che ho in mente: antipasto di salumi di Parma con torta fritta (vino: Malvasia dei Colli di Parma), tortelli di erbette (vino: Gutturnio dei Colli Piacentini), bolliti misti con salsa rossa alla moda della nonna (la mia, di nonne…il vino non cambia), tiramisu fatto in casa e limoncino. Per martedi’ sera, e’ come se fosse gia’ in tavola!

Si sono diradati i messaggi del mio amico. Evidentemente, come consulente sentimentale non lo soddisfo piu’ molto. So anche che il fine settimana non e’ in questo periodo il suo momento piu’ felice. Per problemi che riguardano l’oggetto del suo desiderio, naturalmente. E poi io gli do poca soddisfazione, perche’ mentre lui pensa alla signorina in questione, io sono qui innamorato (in senso lato, ragazzi, non saltino fuori delle balle…) dei vari Contreras, Hsu-Ming-Chien e Orlando Hudson. La comunicazione a diverso fuso orario non e’ facile.

A proposito di comunicazioni, il provider a cui mi sono affidato per la mia posta elettronica sta vivendo giorni difficili e io con lui. Mi scuso con chiunque ritenga di essere stato da me trascurato. Ho scritto a tutti coloro che mi hanno contattato, se qualcosa non e’ arrivato dipende da linee telefoniche e diavolerie varie della rete. Adesso ho scelto un altro provider e vedrete che tornero’ puntuale.

Leggo i giornali e scopro che l’economia di Taiwan e’ in recessione. Un cittadino ha fornito al ‘Taipei Times” una video cassetta di un incontro con una prostituta, per dimostrare che non e’ vero che il Sindaco ha sconfitto questa piaga (mica stupido, l’anonimo lettore…si e’ ‘sacrificato” per la causa, eh?).
Su una spiaggia del nord dell’isola si e’ arenata ed e’ morta una piccola Orca.
E poi si chiedono perche’ la gente preferisce le pagine sportive….

A proposito di giornali, sto seguendo dalla prospettiva cinese la guerra contro l’Afghanistan. L’argomento di oggi e’: continuera’ durante il Ramadam? A parte tutto, ma il Ramadam c’e’ sempre? Perche’ anni fa ero in Turchia in agosto, e avevano il Ramadam (non fanno niente dall’alba al tramonto, ma non vi dico il casino che fanno dal tramonto all’alba successiva…). E adesso non e’ agosto. Qualcuno mi sa illuminare?

Uno degli aspetti che non mi piacciono della vita qui in Cina e’ la costante percezione di essere troppo grande. Passo dalle porte e mi inzucco, se alzo un braccio in camera tocco il soffitto della stanza, mi siedo e ho le ginocchia in bocca.
L’altro giorno sono salito su un ascensore con altre 10 persone, mi sono guardato nello specchio e mi sono fatto impressione. Il piu’ alto, mi dava al plesso solare.
Tenete conto del fatto che un cinese di 1.80 e’ gia’ altissimo. Io sono quasi 15 centimetri in piu’ e sono quindi inumano. Sto, per intenderci, alla popolazione cinese come Karim Abdul Jabbar sta al resto della popolazione mondiale.

Ieri sera mi stavo divertendo tanto nel pre partita di Taiwan-Olanda che ho deciso di fare il passo finale e ho comprato la stessa roba da mangiare di cui si nutrono i cinesi. Non era neanche male. Il problema era mangiarla, perche’ mi hanno dato solo i bastoncini, del cui uso io sono assolutamente a digiuno. Ho studiato attentamente come facevano gli altri, ma visto da loro e’ facile, io sembro un impedito. Anzi, probabilmente lo sono.
Se fossi cinese, non solo sarei analfabeta, probabilmente morirei anche di fame. Meno male che sono nato occidentale, vah.

Vi do appuntamento a dopo, per la cronaca di Cuba-Giappone e il riassunto delle altre partite che non vedro’. Adesso salgo al secondo piano dello stadio, dove uno dei bar mi ha promesso il cappuccino ‘Come lo fanno in Italia”. Staremo a vedere.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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