Cirillo: “Io penso positivo”

Conosciamo la filosfia di vita del terza base dei Colorado Rockies

Scelto dai Milwaukee Brewers all’undicesimo giro del ‘Draft’ del giugno 1991, Jeff Cirillo ha giocato a Milwaukee fino alla fine della stagione 1991. Nel dicembre di quell’anno è stato ceduto ai Rockies, come parte di un affare a 4 squadre che coinvolse 9 giocatori.
Nel 2000 si è guadagnato un posto come terza base della ‘National League’ all’All Star Game di Atlanta, Georgia.
Sia nel 1999 che nel 2000 ha battuto a media 326, portando la sua media vita da 307 a 311.

Jeff Cirillo è una presenza che si sente nello spogliatoio. Io l’ho avvicinato mentre si preparava per la partita vicino al suo armadietto.
Il ruolo del terza base è molto difficile, così ho voluto sapere come si prepara ad una singola partita: Io faccio un lavoro abbastanza duro, nel pre partita.In media mi alleno con 30-40 palle a terra. Prima i coach mi battono di fronte, poi alla mia destra, quindi alla mia sinistra. A quel punto batto dal ‘tee’, prima di svolgere il consueto allenamento di battuta. A volte funziona, ma a volte purtroppo no….
Un ritmo che necessita di parecchio impegno per essere mantenuto e che ha bisogno anche di molto lavoro durante gli anni. Quando hai cominciato a giocare a baseball? Ho iniziato a 7 anni. Da bambino, in verità, praticavo tutti gli sport. Poi il baseball è diventato il mio preferito. All’inizio ero un lanciatore, poi un allenatore mi ha chiesto di provare in terza base e non sono mai più salito sul monte.
Come fai a rimanere concentrato sul baseball? Leggo molto, specie libri che aiutano a pensare positivo. Io sono così: se non gioco bene, mi sento veramente giù. Per questo mi riempio letteralmente di pensieri positivi. Ho la convinzione che nella vita non si arrivi a nulla senza lavorare duro. Non esiste la ‘fortuna’. Ad esempio, per giocare nelle ‘Majors’ devi avere per forza una certa solidità mentale, ma anche cuore e uno spirito di un certo tipo. Ci sono giocatori di Grande Lega che non sono dotati di un talento fenomenale, ma hanno dato tutto per farcela, lo hanno voluto più di altri. Quello che la vita mi ha insegnato è che se c’è qualcosa che ami, allora devi fare di tutto per ottenerlo.

Parole di straordinaria saggezza.
Considerando la stagione che i suoi Rockies stanno vivendo, deve combattere una dura battaglia mentale per rimanere concentrato sul gioco.
Comunque, ci è stato dimostrato ancora una volta che giocare a baseball non significa solo mettersi una divisa e girare la mazza.
Chiedetelo a Jeff Cirillo: vi confermerà che se volete il successo con tutto il vostro cuore, arriverà.

traduzione di Riccardo Schiroli

Informazioni su claire 65 Articoli
Claire Matthew è nata e cresciuta nella 'Marin County', poche miglia a nord di S. Francisco.Da bambina ha osservato a 'Candlestick Park' i vari Willie Mays, Willie Mc Covey e Juan Marishal esibirsi con la maglia dei San Francisco Giants. Così, dalla più tenera età, si è innamorata del baseball e ha iniziato a scambiare figurine con i suoi fratelli Chris e Paul.Successivamente il baseball è diventato una professione. Per 5 anni ha lavorato proprio per i Giants come 'coordinatrice degli eventi promozionali' presso l'ufficio 'vendita biglietti'.Il suo secondo amore sono le gare automobilistiche. Claire è stata coinvolta in competizioni di ogni livello, lavorando per diverse 'scuderie' come addetta alle pubbliche relazioni e alle sponsorizzazioni.Oggi è una libera professionista nel settore delle pubbliche relazioni. Il suo ufficio è a Greenbrae, nella California del nord. E' specializzata nell'organizzare eventi per la raccolta di fondi e nell'ottenere spazi sui media per le organizzazioni coinvolte negli eventi.E' la madre 'single' di Alison (20 anni) e Rhianna (19).

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