Rispetto per tutti, paura di nessuno

intervista a Roberto Durot coach del softball club Saronno

SARONNO: 'Rispetto per tutti, paura di nessuno'.
Con queste parole il coach del softball Saronno, Roberto Durot, indica quale dovrà essere il comportamento della sua squadra nella stagione sportiva che va ad iniziare.
La squadra della città degli amaretti si presenta al via di questa annata agonistica con la voglia di ripetere se non migliorare il già brillante risultato dello scorso anno, che le è valso il terzo posto assoluto, e per provare a centrare questo obbiettivo il presidente Giancarlo Bianchi ha allestito una formazione sicuramente competitiva.
nRoberto Durot è al suo terzo anno sulla panchina saronnese, e verrà coadiuvato da Gianni Bortolomai e dallo stesso presidente Giancarlo Bianchi.
nDurot, milanese di nascita è da circa quaranta anni presente nel mondo del batti e corri, dapprima nel baseball come giocatore ed in seguito dirigente e da alcuni anni nel softball, per seguire anche la figlia che gioca in serie C.

nCome giudichi la squadra di quest'anno?
n- Premesso che anche lo scorso anno la squadra non era affatto male, va detto che a questi livelli per fare la differenza servono innanzitutto le motivazioni e la voglia di vincere, una dote questa che ha sempre contraddistinto il Saronno: lo scorso anno questa energia positiva ci ha permesso di raggiungere dei buoni risultati, non vi fosse stato un calo nel finale avremmo potuto centrare il secondo posto, mentre Macerata era oggettivamente più forte. Quest'anno dobbiamo avere la stessa mentalità, e subito dalla prima giornata visto che andremo a far visita alle campionesse d'Italia, per il resto la squadra mi sembra in grado di recitare un ruolo di primo piano.

nE le nuove arrivate?
n- Quest'anno non ci sarà la Patterson sul monte di lancio ma la nuova cinese Wang Zhu Hui non le è certo da meno, basta guardare il suo curriculum. L'altra cinese Wang Ying ha giocato con la sua nazionale alle olimpiadi di Sydney quindi non è certo una sconosciuta. Poi c'è la Sandra Cristina, che ritorna a giocare dopo uno stop di due anni, le qualità non si discutono, nella seconda metà degli anni novanta è stata la miglior prima base italiana, vincendo per alcuni anni il 'guanto d'oro', ed insieme a lei torna a giocare anche la Monia Vismara un'altra atleta che a Bollate ha lasciato il segno. Ma non è certo finita qui, ci sono le sorelle Molon, Valentina Simona, e la Criso'stomo Leonor tutte atlete che se sono arrivate in serie A è perché possono dire la loro.

nQualcuna che ti ha stupito in modo particolare?
n- Un ruolo di grande responsabilità, quello di assistere la lanciatrice straniera lo abbiamo riservato alla giovanissima Valentina Molon, che arriva dalla serie C e giocherà come ricevitore, ha un ottimo potenziale e in queste settimane ha fatto già dei notevoli progressi; se continua a crescere così sarà sicuramente una delle sorprese in positivo del campionato di A1. Inoltre quest'anno verrà dato spazio anche alla giovanissima sedicenne Gabriella Janniello, che arriva dal nostro settore giovanile e che ha tutte le qualità per sfondare. Lo staff delle giovanili sta svolgendo un ottimo lavoro e si iniziano a vedere i frutti: questo è un fatto importante per il futuro del softball saronnese.

nLa difesa è quindi a posto e l'attacco?
n- Con l'arrivo delle due cinesi e delle nuove arrivate abbiamo sicuramente migliorato il settore della battuta, per quanto riguarda la difesa rispetto allo scorso anno abbiamo maggiori possibilità nella rotazione delle giocatrici, ci aspettiamo la conferma delle doti di Mara Papucci, che avrà sicuramente qualche numero in più, e che si è allenata tutto inverno e sembra essere più veloce; ma lo ripeto alla base di tutto per raggiungere dei risultati ci vuole grinta, coraggio e la voglia di vincere, bisogna assolutamente evitare l'errore di sentirsi arrivati ancor prima di cominciare.

nE voi dove volete arrivare?
n- L'obbiettivo minimo sono i play-off ( le prime quattro), anche se la concorrenza non scherza affatto. Sicuramente è nelle nostre possibilità, ma dipende solo da noi.

nQuali le avversarie che fanno più paura?
n- Rispetto per tutte, paura di nessuno. Mi aspetto le conferme di Macerata e Forlì, sarebbe strano il contrario, e poi le outsider, vedo bene Azzano, se saprà sfruttare la grinta delle neopromosse, e poi le solite storiche rivali come Bollate.nnn

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.