Jairo Ramos Gizzi, il tecnico che ha dato il primo scossone alla serie A

Il manager del Bbc Spurilina Becagli con la doppietta sulla corazzata Nettuno ha cambiato le carte in tavola nel girone D e adesso invita la squadra a non mollare: «Non abbiamo fatto ancora niente. Adesso testa al derby grossetano con il Bsc»

A destra il manager della Spirulina Becagli Jairo Ramos Gizzi

Jairo Ramos Gizzi cerca di gettare acqua sul fuoco, ma la doppietta del suo Bbc Grosseto sul Nettuno, lo fa diventare il personaggio della settimana. Il tecnico italo-venezuelano arrivò in Italia nel 1998 e al suo nome sono legate le più grandi fortune della squadra grossetana fino al 2010. Lui c’era insomma quando quindici anni fa il Montepaschi Grosseto vince il quarto scudetto proprio a spese del Nettuno nella settima partita, davanti a 8000 persone.

L’enplein di sabato scorso non ha certamente lo stesso valore, ma la Spirulina Becagli con i due successi (6-4, 3-2) ha sicuramente fatto cambiare le carte in tavola nel girone D, mettendo gli uomini di Ludovisi in una condizione di non sbagliare più nelle prossime sei partite.

Due affermazioni che hanno confermato la validità delle scelte fatta dal direttore sportivo Filippo Olivelli su richiesta di un allenatore che vuole lasciare il segno anche in panchina.

«Questa doppietta – dice Jairo Ramos – non cambia niente, noi dobbiamo continuare a vincere, senza pensare che abbiamo superato due volte il Nettuno. Un passettino in avanti lo abbiamo ovviamente fatto perché abbiamo battuto la squadra più forte del girone nostro, ma dobbiamo continuare, a cominciare dal derby di domenica prossima contro il Bsc Grosseto».

«E’ stata comunque una bella doppietta – aggiunge l’allenatore della Spirulina Becagli – Ci eravamo allenati bene per queste due partite, i ragazzi hanno giocato in maniera perfetta, come gli avevo chiesto in settimana; sono stati concentrati fino all’ultimo.  Sabato sera potevamo anche perdere, ma i ragazzi ci sono sempre stati».

Nella prima partita il Grosseto, dopo quattro inning equilibrati, ha messo la freccia sfruttando un line-up di qualità, con le valide di Herrera, Barcelan, Albert e Loardi, il furco dell’attacco.

«Abbiamo fatto le battute al momento giusto sia nella prima che nella seconda gara – sottolinea Ramos – Sabato sera  fatto qualche errore in difesa, i primi della nostra stagione, ma dopo l’infortunio di Paolino Ambrosino, nel pomeriggio, mi è toccato spostare alcuni giocatori. Barcelan aveva invece un dolore alla gamba e non ho voluto rischiarlo per una partita».

Parole dolci arrivano dal manager anche ai suoi lanciatori: «Hanno fatto bene tutti, indistintamente. Cozzolino mi ha regalato quinte riprese come gli ho chiesto; Gonzales ha tenuto a zero l’attacco di Nettuno nel nostro momento peggio e Noguera è uno di esperienza che conosce bene il campionato italiano e che ha lanciato quattro riprese da incorniciare».

Oberto, aggiungiamo noi, ha festeggiato con una salvezza il quindicesimo anniversario dal perfect game, ottenuto il 14 aprile 2007.

«La cosa che mi piace di più  di questi ragazzi – aggiunge Ramos – è che stanno lavorando da professionisti, si allenano duro in palestra e al campo. Certo la situazione è cambiata rispetto all’anno scorso: nel 2021 durante la settimana avevo a disposizione 5-6 giocatori, in queste settimana li ho quasi tutti e il risultato del lavoro è diverso».

Si aspettava un Nettuno più forte? «Lo avevamo già affrontato in amichevole e ci aspettavamo questo gruppo, che dispone di undici lanciatori e di potenti battitori, anche se a Grosseto ha dovuto fare a meno di un paio di elementi. Ma sono una grande squadra».

«Io e il mio staff abbiamo sempre avuto fiducia nel Grosseto – conclude –  Sapevamo che erano due partite difficili, ma le abbiamo affrontate nella maniera migliore e siamo riusciti a ottenere il massimo risultato».