La serata dei “Garbella brothers”

Nico la vince sul monte, Giovanni batte un walk-off homer all’8° inning e San Marino supera 4-3 la Fortitudo Bologna

Lauro Bassani (PhotoBass)
Giovanni Garbella autore del fuoricampo della vittoria sammarinese
© Lauro Bassani (PhotoBass)

Siamo ufficialmente entrati in clima finale scudetto. San Marino e Bologna giocano una partita combattuta, senza mollare di un centimetro, arrivano fino al primo extrainning dove la decide una giocata individuale.

Andiamo per ordine. Doppio di Oduber e 1-0, doppio di Celli e volata di Garbella 1-1. Al terzo Oduber produce il suo secondo rbi della serata e al quarto Maestri deve scendere dal monte dopo il terzo punto spinto a casa dal “dh” della Fortitudo. Di Raffaele fa il suo egregiamente in pedana, San Marino accorcia al quarto sulla valida di Ahrens e pareggia al quinto sulla volata di Avagnina contro Zotti in continuo litigio con l’area dello strike.

Bologna lascia 12 uomini in base, troppi per una partita sui sette inning e quando entra sul monte Nico Garbella è notte fonda per il line-up di Frignani. Scotti non va male, ma dopo aver concesso al settimo il doppio che farà vincere la Tripla Corona a Celli, incassa il lungo fuoricampo di Giovanni Garbella in apertura di ottavo inning sul conto pieno.

Informazioni su Carlo Ravegnani 269 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.