Premier12, quasi un mondiale

E’ iniziato il più importante torneo di baseball globale dell’anno. Non assegna però il titolo iridato e mancano i 1200 migliori giocatori della MLB. L’Italia deve pensare al ranking WBSC se il torneo sarà allargato a 16 squadre

WBSC
USA-Olanda
© WBSC

E’ cominciata la – o il? Beati gli anglofoni, che con un “the” risolvono tutto! – Premier12 2019. L’avvenimento dell’anno per chi non guarda solo al baseball del Nordamerica. Seconda e forse ultima edizione della manifestazione, se veramente dal 2023 diventerà “Premier16”.
Quasi un mondiale. Quasi.

Perché, al momento, “Campione del Mondo” è chi vince il World Baseball Classic, anche se più che un campionato mondiale per nazioni quello, con le regole che si è dato per l’eleggibilità dei giocatori e i limiti ai lanci del pitcher, assomiglia più a un’esibizione degli Harlem Globetrotters.
Quasi un mondiale perché – ma una volta era peggio – non possono essere presenti i giocatori che nella MLB sono nel roster dei 40. Sarebbe come dire che a un mondiale di calcio non ci sono i 1200 migliori giocatori che militano nei campionati europei! Non un favore da poco per Giappone, Corea e Cina Taipei. Anche nei confronti di USA Baseball, che adesso è “di proprietà” della Major League Baseball.
Cose che però, anche queste, potrebbero cambiare.

Sia come sia, l’Italia non c’è, e andata via. Sedicesima nell’ultimo Ranking WBSC, a 785 punti dalla dodicesima, la Repubblica Domincana, e dietro anche a Panama, Colombia e Nicaragua. Non ci resta nemmeno di poter fare il tifo contro. Bisognerà aspettare il prossimo aggiornamento (oggi dietro abbiamo il Brasile, a 170 punti, la Repubblica Ceca a 210, e sopratutto Israele, qualificata per le Olimpiadi, a 318), e poi sperare che alla norme sul ranking della federazione mondiale i maggiorenti FIBS guardino, e soprattutto si regolino di conseguenza.

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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