San Marino, ci pensa Romero

Un fuoricampo del venezuelano sblocca la sfida con Castenaso che incassa ben 17 strike-out

Lauro Bassani - PhotoBass
Il fuoricampo di Alex Romero
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Alla fine è bastata una legnata di Alex Romero al quinto inning sul primo lancio di Lopez per regalare a San Marino la vittoria su Castenaso (1-0), la terza consecutiva per i titani, la quarta nelle ultime cinque. Si può dire che ai punti la squadra di Mario Chiarini avrebbe meritato qualcosa in più, soprattutto per aver battuto 8 valide contro le 3 dell’Autovia, ma ha sprecato tantissimo sulle basi, lasciando ben 13 corridori sui cuscini, con situazioni di basi piene al quarto e al settimo inning. Castenaso però ha dovuto fare i conti con il solidissimo monte di lancio sammarinese: la staffetta Quevedo-Perez-Baez ha prodotto 17 strike-out, con Ambrosino, Peraza e Molina che ne hanno subiti tre a testa. E così il più positivo è stato Juan Carlos Infante che è arrivato in base tre volte su quattro rubandone tre. Gli ospiti le occasioni per segnare se le sono giocate tutte al primo e terzo innng: nella ripresa d’apertura, con Infante in terza e un solo out, Ambrosino e Peraza sono rimasti al piatto, mentre al terzo, con Infante in seconda, Dreni in terza e un solo eliminato, la scure del kappa si è abbattuta su Loardi e ancora Ambrosino. Poi per il line-up emiliano è stato sempre più duro conquistare una base e San Marino è vissuto, anche sul filo del rasoio, sul fuoricampo di Romero.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.