Rotterdam campione d’Olanda per la 19esima volta

Decisiva la vittoria per 3-0 ottenuta dal Curacao Neptunus in trasferta ad Amsterdam nella sesta gara delle Holland Series. E’ il sesto titolo consecutivo per la squadra di Ronald Jaarsma. Lascia Charles Urbanus, manager dei Pirates

Il Curacao Neptunus consegna a Rottedam il 19esimo titolo di campione d'Olanda, sesto consecutivo, battendo l'L&D Amsterdam per 3-0 nella sfida numero 6 delle finali della Hoofdklasse. Dopo cinque vittorie ottenute sempre dalla squadra di casa, i biancoblu hanno strappato la prima vittoria in trasferta trionfando così nelle Hollan Series 2018.
I Pirates guidati da Charles Urbanus erano passati in vantaggio 2-0 nella serie finale dopo le due gare giocate ad Amsterdam, ma il Curacao Neptunus di Ronald Jaarsma non mollava e si riscattava vincendo le tre partite successive sul diamante di Rottedam. Il sesto match di finale ad Amsterdam è stato deciso nell'ottava ripresa quando dove i Pirates sono crollati. Con due eliminati e le basi piene, la difesa locale ha commesso due errori determinanti. Il Neptunus segnava tre punti e otteneva la quarta decisiva vittoria vincendo così il massimo campionato olandese 2018.
Garasei delle Holland Series è stata anche un successo mediatico visto che è stata trasmessa integralmente in diretta tv dalle 14.00 alle 16.20 circa sul primo canale nazionale della NOS, Nederland Een, con il commento di Andy Houtkamp, esperto di baseball e softball e figlio di Nol Houtkamp (scomparso a 88 anni nel febbraio scorso, ex-giocatore di baseball, coach della Nazionale di softball olandese e Hall of Famer ISF). Anche i grandi quotidiani olandesi, come il Telegraaf, Volkskrant, Trouw e Algemeen Dagblad, hanno dedicato ampio spazio in pagina lunedi mattina.
Dopo le prime due sfide di finale, si sono registrate due pesanti assenze: quella del manager dei Pirates amsterdam, Charles Urbanus, ricoverato in ospedale per un'infezione virale e quella del pro Kalian Sams (che gioca nei Capitales de Quebec), infortunatosi nel primo turno in battuta di gara Gara-3 a Rotterdam. Urbanus è rientrato per Gara-5, ma non è riuscito a fermare l'arrembaggio della squadra di Ronald Jaarsma che aveva pareggiato la serie in gara-4. Ad Amsterdam Urbanus aveva guidato i suoi Pirates verso le prime due vittorie (8-2 e 7-0) con Sams come battitore determinante nel box. A Rotterdam invece, il Neptunus ha cambiato le prospettive con 3 successi di fila: 4-1, 13-4 e poi il vantaggio in gara-5 per 4-1. Prima dell'atto finale.
Sulle pagine del quotidiano Telegraaf, Marco Stoovelaar ha svelato il ritiro dopo Gara-6 di Charles Urbanus come manager dei Pirates, perché non riesce più a conciliare il baseball col suo lavoro quotidano presso il Comune di Amsterdam. Urbanus è stato manager tra il 1995-1997, poi tra il 2010 e il 2012, infine dal 2014 ad oggi. E' stato anche manager, lontano da Amsterdam, della squadra softball dei Terrasvogels, ad Haarlem nel biennio 1987-1988 e per la squadra di baseball del Neptunus a Rotterdam tra il 1991 e il 1994. Urbanus ha così commentato le Holland Series: "Un risultato deludente, soprattutto per il modo, due errori e tre punti non battuti a casa nella penultima ripresa. Avevamo anche due giocatori infortunati come Kalian Sams e Niels de Weert, mentre Rodney Daal era ammalato di polmonite!"
Sulle pagine di Trouw, invece, Job van der Plicht svelava un particolare: "Il coach Jan Collins del Neptunus ha raccontato che i giocatori dopo lo 0-2 hanno deciso di riunirsi già al mattino qualche ore prima del riscaldamento per gara-3, ma senza lo staff tecnico. Hanno parlato tra di loro confrontandosi apertamente dopo le due dure sconfitte ad Amsterdam. La riunione improvvisata è stata a noi vietata!" Il manager del Neptunus Ronald Jaarsma: "Durante la stagione regolare, ogni giorno quasi tutti i giocatori iniziavamo a riscaldarsi alle 18, mentre il nostro allenamento ufficiale iniziava alle 19.30. Durante questa ora e mezza i giocatori più esperti insegnano ai talenti emergenti". Dwayne Kemp in partenza per il campionato australiano: "Viviamo tutti per il nostro club. I miei compagni di squadra sono la mia famiglia e facciamo tutto il necessario, uno per altro".
Sul giornale Volkskrant, ecco anche il commento di Lennart Bloemhof: "Kalian Sams aveva scelto i Seattle Mariners, ma altri due club di Major, i San Francisco Giants e i Minnesota Twins, gli avevano offerto un contratto, soltanto perché Greg Halman aveva già militato coi Mariners. Ha sempre imparato tanto dal suo connazionale, soprattutto a livello mentale. Greg mostrava sempre confidenza e solidità, anche nei momenti di slump. Ogni lancio è più vicino al tuo prossimo fuoricampo. Così lo sentivo dire quando ero in battuta contro Cuba nella gara decisiva del World Baseball Classic a Tokyo 2013. Giravo la mazza e la palla volava lontano per il punto vincente, per il nostro posto nel girone finale a Los Angeles!"
Dopo le Holland Series, i tifosi si concentrano adesso sui giocatori olandesi che militano nel baseball pro americano e giapponese. Cinque tulipani sono momentamente impegnati nei play-off della MLB: il lanciatore Kenley Jansen dei Los Angeles Dodgers, l'interbase Xander Bogaerts dei Boston Red Sox, Didi Gregorius dei New York Yankees e Ozzie Albies degli Atlanta Braves, più il seconda base Jonathan Schoop dei Milwaukee Brewers. In Giappone, si sono qualificati per le Climax Series della NPB il lanciatore Rick van den Hurk dei Softbank Hawks da Fukuoka e l'esterno Wladimir Balentien dei Yakult Swallows di Tokyo.

 

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E' corrispondente dall'Olanda per Baseball.it e per Mister-Baseball.com. ma segue le vicende del baseball e softball italiano anche per i siti olandesi Honkbalsite.com e Softbalsite.com. In passato, Pim Van Nes ha collaborato con la testata "Tuttobaseball" e con le riviste olandesi "Inside" e "Honkbal en Softbal Nieuws". Nel biennio 1984-1985 ha contribuito all'Enciclopedia del Baseball di Giorgio Gandolfi e Enzo Di Gesù realizzando uno speciale di 5 pagine sulla storia del baseball in Olanda. Tra il 1982 e il 2005, ha svolto la sua attività professionale presso le Ambasciate olandesi di Parigi, Kuwait City, Cairo, Algeri, Rabat, Ankara e Dubai.  

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