Logan Duran non torna a Rimini

Il pitcher dei Pirati ha deciso di restare in Repubblica Dominicana. Hernandez o Bassani secondo partente?

Non si può parlare di fulmine a ciel sereno, ma sicuramente è un colpo che fa male ai Pirati. Logan Duran, il lanciatore numero uno nella rotazione di Paolo Ceccaroli, ha lasciato la squadra, ha fatto ritorno in Repubblica Dominicana e non tornerà in Italia. Carattere introverso, non ha mai nascosto di non essere particolarmente contento nel Belpaese, il campionato italiano non l'ha soddisfatto (e non si può certo dargli torto) e quando si è presentata la sosta del campionato, ha fatto la valigia. Il presidente Pillisio ha provato a convincerlo ma ha subito capito che non ci sarebbero stati margini di ripensamento del pitcher caraibico remunerato fino all'ultimo giorno.
Le prime voci si sono sparse venerdì scorso quando Rimini e San Marino hanno giocato una partitella amichevole e Duran non era in pedana: la conferma della sua assenza è arrivata dopo poche ore, l'ufficialità questa mattina. Curioso il fatto che gli anni "pari" siano particolarmente sfortunati per i Pirati con i pitcher stranieri: nel 2014 l'infortunio subito dopo la Coppa Campioni di Ekstrom che stava lanciato divinamente (scudetto perso alla bella a Bologna), nel 2016 l'addio a metà stagione di Candelario (scudetto perso nel pantano del Falchi), quest'anno la storia si ripete.
Ceccaroli quindi dovrà scegliere se affiancare a Ruiz come secondo partente Alex Bassani (che aveva preso il posto dello stesso Ruiz dopo la Coppa), oppure proporre Hernandez che quest'anno ha sempre svolto il ruolo di primo rilievo. Chiudiamo con una battuta: Duran è un nome che difficilmente ritroverà posto nei roster riminesi. L'anno scorso fu tagliato Carlos, quest'anno se ne è andato Logan.

 

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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