Patrini Malnate e Roma All Blinds volano alla finale scudetto

I campioni d'Italia in carica e i capitolini riaffermano la propria egemonia approdando all'ultimo atto del XXI campionato baseball ciechi. Tutto facile per Malnate su Bologna. Roma soffre ma vince contro i Lampi Milano dopo una lunga maratona

Pronostici della vigilia confermati dopo le semifinali del XXI° Campionato di baseball per ciechi andate in scena sotto la canicola del "Leoni" di Casteldebole. Saranno infatti i Patrini Malnate e la Roma All Blinds le formazioni che sabato prossimo, primo luglio, si sfideranno nella Finale Scudetto con playball previsto alle 15.
Prealpini lombardi e lupacchiotti romani chiamati quindi a scrivere nuove pagine avvincenti all'interno dell'Enciclopedia AIBXC, già impreziosita dalle due squadre che ci rimandano al grande spettacolo regalato da Roma e Malnate nella Finale di Coppa Italia e del Torneo di fine stagione 2016, decisi agli extra-inning.
Cammino verso la finale piuttosto agevole per i Patrini, autentici dominatori da ormai due stagioni, semplicemente di una categoria superiore rispetto alla concorrenza. I varesini si sono sbarazzati con estrema facilità della resistenza, a dir vero piuttosto flebile, del Bologna White Sox Cvinta, sconfitto per manifesta in 5 riprese con un perentorio 12-4 in garauno, seguito da un altrettanto eloquente 13-3, punizione severa per Bologna, che tuttavia testimonia in misura lampante la supremazia dei prealpini su entrambi i lati del campo, in particolare con il Ministro della Difesa malnatese, al secolo Gaetano Casale. Abbiamo già sottolineato su Baseball.it lo spiccato senso della posizione di Gaetano, unito a capacità uditive fuori dal comune, elementi che lo portano spesso ad anticipare con mosse feline movimenti e traiettorie delle palline, preda di un guantone implacabile e assai preciso in fase di assistenza.
Chi tuttavia volesse ascrivere i trionfi dei Patrini unicamente all'innesto in squadra del jolly Casale commetterebbe un errore di valutazione, facendo per altro un torto imperdonabile ad un roster eccellente in tutti gli effettivi, valorizzato alla perfezione da uno staff tecnico che ha nello skipper Chiesa e negli assistenti Gottardi, Bonati e Ferrin i principali motivatori di un gruppo gestito nei minimi dettagli attraverso una eccellente pianificazione di allenamenti e recrutamento rookie. La gloria non è quindi piovuta dal cielo casualmente su questi Patrini, che hanno saputo preparare scrupolosamente anche la semifinale contro Bologna attraverso una settimana di allenamenti e studio profondo degli avversari, approccio professionistico che ha immediatamente pagato lauti dividendi domenica sul Leoni.
Cronaca di questa doppia sfida che potremmo sintetizzare nella compattezza di Malnate su entrambi i lati del campo, tanto da rendere impossibile stilare una scala di valori tra gli atleti di Chiesa, opposta ai White Sox lacunosi ed incerti in difesa, vittime di quei black-out che spesso hanno tradito le Calzette Bianche sul più bello, surclassati dalla grandinata di valide equamente distribuita lungo il line-up lombardo, fermati in attacco dalle 11 assistenze sulle 12 complessive di un Casale fenomenale. Nel primo match, già sotto 4-1 dopo due riprese, i White Sox si producevano in una reazione d'orgoglio nella parte centrale del match che permetteva loro di riacciuffare gli avversari nella parte alta del quarto, trascinati da un Pierini reattivo (3 su 5, 4 assistenze), sostenuto solo a sprazzi da Yemane (3 su 5) e Sahli (1 su 4, 3 punti battuti a casa). Non pervenuti purtroppo per i ragazzi di skipper Matteucci gli slugger Berganti, D'Angelillo, menomato per altro da una brutta botta rimediata all'occhio in fase di riscaldamento, e Di Flaviano. Nella parte bassa del terzo e quarto, Malnate ingranava le marce alte, segnava 6 punti, chiudendo ogni varco in difesa e sostanzialmente mandava i titoli di coda su gara-1. Patrini guidati nel box dal robusto 6 su 7 del lead off Marco "Beauty" Case, 4 punti battuti a casa, sostenuto dal 6 su 7 di Casale, 2 punti battuti a casa, 11 assistenze, 0 errori, dal 5 su 6 di Antonio Burgio, 3 punti battuti a casa e dal 3 su 6 di un rinato Daniel Okpara, 3 punti battuti a casa.
Un quarto d'ora dopo, andava in scena la fotocopia di quanto già visto: Malnate sul velluto anche nel secondo match, avanti 3-2 dopo due riprese, 7-2 al giro di boa del quarto, sino al trionfo finale per 13-3, suggellato dal grande slam del nostro amico Casale nella parte alta del settimo. Bologna si arrendeva alla muscolarità nel box dei Patrini, guidati anche in questa circostanza da porzioni abbondanti di "Torta del Casale" (6 su 9, 1 fuoricampo, 5 punti battuti a casa, 12 assistenze), sostenuto da Case (5 su 10, 3 punti battuti a casa), Burgio (4 su 8, 3 punti battuti a casa) e Okpara (3 su 6, 1 punto battuto a casa). Tra le Calzette Bianche, salvano l'onore petroniano il lead-off Yemane (2 su 5, 1 punto battuto a casa), Sahli (2 su 4, 1 punto battuto a casa) e Berganti (2 su 5, 5 assistenze). La corazzata Patrini irrompeva perciò in finale, in attesa di conoscere la vincente della doppia sfida tra Roma All Blinds e Lampi Milano.
Saga AIBXC appassionante, infinita e sportivamente drammatica quella tra meneghini e lupacchiotti che anche in questa occasione non ha tradito le attese. Maratona da oltre 4 ore e mezza di emozioni, cambi di inerzia repentini, suspance incredibile e prodezze sui due lati del campo registrate da atleti encomiabili che, nonostante la temperatura, non hanno palesato segni di stanchezza evidenti. Intorno alle 19.45, l'hanno spuntata di misura i capitolini di skipper Corazza, imponendosi per 9-6 in garauno, replicato da un 6-4 al fotofinish nel secondo match.
Davvero difficile sintetizzare in poche righe quanto visto sul Leoni: il confronto tra le due migliori difese in regular season si apriva con i fuochi d'artificio dei rispettivi attacchi, capaci di mettere a referto 10 punti complessivi nelle prime 4 riprese del primo match: 5-0 Lampi, prontamente rintuzzato dagli All Blinds che nella fase centrale della gara, complice anche un triplo dell'interbase Bassani, seguito da un doppio di pregevole fattura del rookie terzabase Giorgio Napoli, mettevano la freccia nella terza ripresa, portandosi avanti sul 9-5. Nell'ultimo terzo di gara, difese più attente, score contenuto e Lampi che riuscivano a segnare un solo punto al quinto che fissava il punteggio finale sul 9-6 a favore dei romani. Da sottolineare la barriera difensiva davvero impenetrabile costituita dagli interni capitolini Napoli, (3 su 7, 1 punto battuto a casa) e Bassani (4 su 6, 2 punti battuti a casa, 11 assistenze, 1 errore), contro cui si sono spesso frantumate le speranze dei milanesi. Ottima prova tra gli All Blinds anche per il lead-off Alfonso "Talpone" Somma, schierato come dh, (4 su 7, 3 punti battuti a casa) come per gli eterni ed inossidabili Daniela Pierri (5 su 6, 1 punto battuto a casa) e Giuseppe Checchi (0 su 4, ma 2 punti battuti a casa). Tra i meneghini di skipper Molon, ottimo come sempre Dieng (4 su 6, 2 punti battuti a casa, 3 assistenze), supportato da uno scintillante Comi (4 su 7, 3 punti battuti a casa), dal "Pianista" Levantini, (2 su 4) e da un Allegretta uscito definitivamente dallo slump di metà stagione (3 su 6, 4 assistenze).
Garadue altrettanto equilibrata, vissuta sul pathos di un punteggio serrato, combattuta sino all'ultimo out ed estremamente spettacolare in barba alla fatica che non ha sostanzialmente inciso sull'esito finale. Gara che prendeva la strada della Capitale grazie ad una difesa più attenta degli All Blinds nei momenti chiave del match (4 doppi giochi per i ragazzi di Corazza e Azzaro), l'ultimo dei quali, da Napoli a Mastrantonio in seconda, chiudeva una partita "folle", salutata dagli applausi scroscianti del numeroso pubblico rimasto inchiodato agli spalti del Leoni nonostante l'ora tarda. All Blinds meritatamente in finale, Lampi uisciti a testa altissima, ravvivati da un fuoco sacro interiore costruito su nuove certezze e maggiori consapevolezze circa la propria forza, elementi che i ragazzi di manager Molon non mancheranno di presentare alla prossima edizione della Coppa Italia in programma fra due mesi.
Scorrendo rapidamente il box score di questa seconda gara, All Blinds guidati dalla prestazione scintillante di un Napoli vieppiù carismatico (4 su 7, 1 punto battuto a casa, 8 assistenze, solo parzialmente sbiadite da 4 errori), sostenuto dal 3 su 7, 3 punti battuti a casa e 9 assistenze di un Bassani ancora in gran spolvero. Bene anche il rookie rumeno Florin Vintila (1 su 2, 1 punto battuto a casa). Tra i milanesi, monumentale Dieng (6 su 6, 2 punti battuti a casa, 5 assistenze), appoggiato da Levantini (2 su 2), dall'1 su 6 con 7 assistenze di Allegretta, dall'1 su 6, 2 punti battuti a casa di Comi, dall'1 su 4 del sottoscritto e dalle 5 assistenze di Vasquez.
Ed ora, gradireste forse un pronostico secco sulla finale scudetto? Calma. Rimanete sintonizzati su Baseball.it: ogni cosa a suo tempo.

 

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.