Jalisco gara #3: Italia attende Portorico (che sogna il titolo)

Una squadra giovane e piena di entusiasmo forgiata dalle sapienti mani di Edwin Rodriguez. Il roster caraibico cercherà di migliorare il secondo posto del Classic 2013, ma sembra debole sul monte di lancio

Il 34enne catcher dei St. Louis Cardinals, Yader Molina, ed il 39enne battitore designato degli Astros, Carlos Beltran, unici giocatori a timbrare la quarta presenza su altrettante edizioni al World Baseball Classic, faranno da chioccia al trio di giovani stelle Carlos Correa, interbase degli Astros, Javier Baez, terza base fresco vincitore del titolo con i Cubs, ed il suo amico fraterno Francisco Lindor, interbase degli Indians che con il giocatore di Chicago ha dato vita alle ultime emozionanti World Series. Peraltro sono giocatori molto duttili visto che Correa e Lindor possono potenzialmente occupare anche la terza base e Baez ha molta esperienza anche in seconda. Un terzetto di "ragazzi terribili" che con il loro entusiasmo e la loro dinamicità potrebbero portare lontano la nazionale caraibica che ha partecipato fino ad ora a tutte e 4 le edizioni del World Baseball Classic fin qui disputate non riuscendo però mai a vincere il titolo.
Ci andò vicinissima la scorsa edizione, nel 2013, ma, dopo aver eliminato il Giappone (che aveva vinto le due competizioni precedenti), per 3-1 in semifinale, dovette fermarsi davanti alla Repubblica Domenicana che si impose con uno "shut-out" (3-0 il finale). Toccherà ancora una volta al 56enne Edwin Rodriguez, ex giocatore di Yankees (1982) e Padres (1983 e 1985), ed ex manager dei Florida Marlins (2010-2011), plasmare questo gruppo di giocatori e renderlo squadra. Alla sua seconda esperienza nel WBC, sarà chiamato al difficile compito di far meglio del 2013. Il potenziale offensivo di questo line-up è notevole: Beltran (.274 media battuta, 3 fuoricampo, 6 doppi, 9 punti battuti a casa in 21 gare di WBC), Molina (.289 media battuta in 14 gare di WBC), e Correa (che nelle prime due stagioni da "pro" nella MLB ha battuto rispettivamente 22 e 20 fuoricampo), ma anche Lindor (.306 media battuta nei suoi primi due anni a Cleveland), e lo stresso Baez (.244 media battuta nel suo triennio ai Cubs), possono infastidire qualunque lanciatore.
Sul monte di lancio, il punto più debole di questa nazionale, da seguire con attenzione il giovanissimo closer di Seattle Edwin Diaz che al suo primo anno in Major si è regalato una stagione chiusa con 18 salvezze su 21 opportunità (2.79 media ERA ed 88 strike-out in 51.2 inning lanciati), ma soprattutto è stato il primo giocatore in 123 anni di baseball targato USA a raggiungere il 50esimo strike-out in 25.1 inning. Per il resto c'è curiosità per vedere all'opera il 32enne partente Mario Santiago, free-agent lo scorso anno ai Cardenals de Lajas in Portorico, ed il 27enne Seth Lugo che lo scorso anno ha esordito in MLB con i Mets.

 

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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