La UnipolSai conquista il 1° posto

Rimini resta in partita con Candelario, poi Bologna passa sui rilievi italiani dei Pirati (0-6) e archivia la pratica fattore campo per la serie finale. Buon Fleming, fuoricampo di Suarez.

La Fortitudo archivia subito l'unico motivo di interesse dell'ultima serie di playoff e conquista senza particolari problemi il diritto a godere del fattore campo nella finale scudetto che scatterà quindi il 3 settembre al "Falchi". La squadra di Nanni (che rinuncia a Rodriguez e schiera Liverziani designato) ci mette decisamente qualcosa in più rispetto ai rimaneggiati Pirati di Munoz (stagione finita per Macaluso, a riposo Zileri) senza contare che il manager neroarancione mantiene Candelario sul monte per 4 riprese per poi passare la pallina a chi finora aveva avuto meno spazio come Cherubini e Bertolini. Ne deriva che per 4 riprese è 0-0 con Candelario e Fleming (tornato su ottimi livelli dopo una lieve flessione di rendimento) a limitare i rispettivi attacchi avversari a due sole valide.

La situazione si sblocca al 5° quando sul monte riminese sale Tommy Cherubini, che non lanciava dal rilievo di gara3 nel primo turno di playoff a San Marino. La ripresa comincia male per un errore di Olmedo su Sambucci (dopo che al 4° l'interbase di Rimini si era prodotto in una eliminazione da applausi su Vaglio) e prosegue peggio per i padroni di casa per i singoli di Russo, Sabbatani (bunt valido) e Grimaudo che fissano il punteggio sullo 0-2. Dall'altra parte Fleming chiude la sua fatica con 2 valide e una base concessi in 5 riprese prima di lasciare la pedana a Marinez, secondo la consueta rotazione operata da Nanni. Anche il rilievo fa ampiamente il suo dovere così come Crepaldi all'8° e Cova al 9°, tanto che Rimini alla fine tocca il cuscino di seconda in due sole occasioni in tutta la partita. E al 7° arriva il big-inning che chiude ogni discorso. L'ingresso di Bertolini sul monte non è dei più felici ma è con 2 out che Liverziani trova il singolo da 2 punti (0-4) prima che Suarez incocci il fuoricampo dello 0-6. Bologna è prima, stasera (al Falchi) e domani (a Rimini) due gare di puro allenamento in vista della finale scudetto.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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