Coppa Campioni: Ha vinto 't Hoen con le sue scelte sui lanciatori

Una rotazione invertita rispetto al piano di Nanni ha permesso al Curaçao Neptunus di arrivare alla bella con Van den Branden contro De Santis anche perdendo la prima partita

Non sempre si può vincere. Così a riconsegnare il titolo europeo per club a una squadra olandese è stata la Cnf UnipolSai. Dal 2008 a vincere era stata sempre una squadra italiana, o almeno dell'IBL, questa volta non c'è stato nulla da fare. La Fortitudo era riuscita a battere nel girone di European Cup di Parigi due volte l'Amsterdam, che forse oggi dell'Hoofdtklasse è pure superiore al Neptunus incontrato a Rotterdam, ma nel best-of-three dell'European Champions Cup si è dovuta arrendere.
Il manager del Curaçao, Evert-Jan 't Hoen, ha impostato la finalissima nella maniera più "Honkbal" possibile. Aveva tre partenti titolari: Van den Branden, 1.26 di pgl, secondo in regular season alle spalle di Cordemans; Markwell, 2.06, ottavo; e Yntema, 2.86, diciassettesimo. I primi due la scorsa settimana contro l'UVV Utrecht li ha tenuti a riposo. A Bologna ha fatto iniziare al suo terzo pitcher, per quanto reduce da una no-hit il giovedì precedente. Quindi, persa gara-uno, ha dato la palla al secondo sabato, per andare ieri con Van den Branden, nella bella. Un approccio esattamente opposto a quello di Marco Nanni, che alla vigilia ci aveva detto: "Come in tutte le serie è importante vincere la prima. Gara-uno è sempre quella che dà entusiasmo, che sposta gli equilibri. Che può creare tensioni in chi la perde, perché poi ti ritrovi a giocare con un peso importante sulla schiena, non avendo alternative". Non era pretattica. Si è giocato prima Fleming (0.45 nel girone di semifinale IBL), vincendo. Poi Rivero (1.69), perdendo gara-due per un lancio pazzo e un errore. A quel punto, con De Santis (3.52), solo gli olandesi con Van den Branden che in campo ha dimostrato di aver recuperato completamente dall'infortunio alla spalla, potevano perderla. E non l'hanno persa. Il rischio che si è assunto t'Hoen ha pagato.
Nanni non ha sbagliato tattica, per noi. La Cnf UnipolSai ha perso semplicemente perché il Curaçao Neptunus è stato complessivamente superiore sul monte, al di là del 2.08 contro 4.32 riportato dalle statistiche dei tre incontri.

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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