Josh Hamilton, purtroppo, ci ricasca ancora

L'esterno degli Angels confessa abuso di alcool e cocaina, ora si attendono le decisioni della MLB. Lester e Kershaw nominati per gli Opening Day di Cubs e Dodgers. Iniziano le amichevoli: Phillies sconfitti dall'Univeristà di Tampa

Ci è cascato ancora. Quella che sembrava una bella favola in pieno "American-Style" con tanto di "happy ending" alla fine sembra essersi traformato in un incubo senza fine. Josh Hamilton, prima scelta nel draft dei Tampa Bay Devil Rays del 1999 sembrava un ragazzo con il futuro scritto a caratteri d'oro. Ma il destino aveva in serbo una sorpresa per lui. Un infortunio dovuto ad un incidente stradale lo portò ad avere tempo libero ed ad entrare in contatto con le persone sbagliate e l'allora 20enne (eravamo nel 2001) di belle speranze deragliò e si perse nell'abuso di alcool e droga. La storia a questo punto racconta diversi tentativi di riabilitazione falliti fino al fatitico incontro con la nonna e con la fede, raccontato peraltro in un'autobiografia "Beyond Belief", nel quale racconta il suo rapporto con Gesù e come questo lo abbia ricondotto sulla retta via. Nel corso della sua "new life", partita dai Reds nel 2007, Hamilton ha mietuto successi e si è reso paladino della lotta contro l'abuso di droga e alcool partecipando a diverse iniziative nelle varie comunità di recupero statunitensi e mettendo a disposizione dei media la sua storia. I compagni di squadra lo hanno sostenuto sempre. Un esempio su tutti le vittorie della American League dei Texas Rangers nel 2010 e nel 2011 vennero festeggiate a Ginger Ale anziché a champagne. Nel 2012 Casey Affleck ha raggiunto un accordo per un film sulla sua vita. Nel frattempo "The Hammer" (il martello, per la sua capacità di battitore) o "Hambino" (assonanza con Babe Ruth facilmente spiegabile), come viene chiamato dai suoi fan ha vinto, tra l'altro, 3 Silver Slugger (2008, 2010, 2012), MVP di American League (2010), MVP nelle Championship Series dell'American League (2010). Il lieto fine viene però seriamente compromesso una prima volta nel 2009 quando vennero pubblicate delle foto dell'allora esterno dei Rangers a torso nudo ed "alticcio" in bar di Tampa. I test sull'utilizzo di droghe effettuati dalla MLB risultarono però negativi, ed Hamilton se la cavò con un "non ricordo" ed una lavata di capo. Il 2 febbraio 2012 la seconda ricaduta con l'alcool in un bar mentre era in attesa del suo amico e compagno di squadra Ian Kinsley. Il giorno dopo arrivarono le scuse durante una conferenza stampa. Adesso però sembra che la cosa sia ben più grave: le cronache dello scorso 26 febbraio parlano di un Hamilton che avrebbe spontaneamente ammesso ai commissari della MLB l'uso di alcool e cocaina. Difficile prevedere cosa accadrà ora. Teoricamente, se i test saranno positivi, l'esterno degli Angels dovrebbe ricevere un trattamento più morbido in virtù del fatto che sarebbe il primo test della Major andato male (la squalifica dal 2003 al 2005 riguardava le Minors), ma è difficile che non si tenga comunque conto della recidività.
Trambusto Hamilton a parte proseguono gli spring training che accompagneranno le franchigie alla partenza della nuova stagione. Clayton Kershaw per i Dodgers e Jon Lester per i Cubs sono i primi lanciatori partenti investiti dell'onore di aprire le danze nei rispettivi Opening day. Il primo è alla sua quinta apertura di stagione. Appuntamento per lui il 6 aprile al Dodgers Stadium contro i San Diego Padres. Lester invece sarà al suo esordio con la franchigia di Chicago, e lo disputerà il 5 aprile, durante la gara notturna al Wrigley Field contro i St.Louis Cardinals che aprirà ufficialmente la Regular Season.
Le franchigie hanno iniziato ad incrociare i guantoni, finora solo contro squadre del circuito studentesco. Il primo match test ha riservato subito una sorpresa con i Phillies che hanno perso 6-2 contro gli Spartans (Università di Tampa). Nessuna sorpresa invece per Miami (7-2 sui Phanters del South Florida College), e Detroit (12-2 sui Mocs del Florida Southern College).

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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