Quel tricolore sulla scia di un temporale meneghino

Lampi e Tuoni Milano di nuovo in finale a distanza di un anno. I Thunder's 5 si impongono solo al tie-break contro il Bologna White Sox. Il doppio trionfo dei Lampi tricolori sulla Fiorentina spiana la strada ai "Giurleo Boys" verso la difes

Conoscete per caso suggestioni più affascinanti delle vibrazioni regalate dal rombo sommesso di un temporale estivo, annunciato da pochi, gradito e sperato da molti? Personalmente, fatico ad individuare spunti e scenari romantici altrettanto accattivanti. Quando però il temporale diventa "agonistico" e garantisce "scintille sportive", allora il quadro è completo. Non possiamo testimoniare direttamente l'eventuale influenza degli sciamani meneghini sull'esito delle due semifinali del 18° Campionato di baseball per ciechi, andate in scena lo scorso week-end sul diamante Leoni di Casteldebole. Ci limitiamo perciò a registrare il risultato del campo che ha premiato l'esperienza e la fame di rivincita dei Thunder's 5 Milano, come la grinta ed il talento incosciente dei cugini Lampi, che approdano così, a distanza di 370 giorni, ad un nuovo capitolo finale di una saga stracittadina più accesa ed appassionante che mai.
Lo scorso anno, presentando quella che di fatto si rivelò una tra le finali più incerte e spettacolari nella storia ventennale dewll'AIBXC scrivevamo di "tempesta perfetta", "temporale silenzioso", a proposito deel successo inatteso delle compagini milanesi in semifinale, completato successivamente dal trionfo contro ogni pronostico dei "Giurleo Boys" sui favoriti Tuoni. Ebbene, anche quest'anno ci sarà l'ennesima "tempesta perfetta".
Atto conclusivo di un campionato ancora una volta estremamente sorprendente, in cui sia Lampi che Thunder's 5 hanno tremendamente faticato in partenza, alle prese con dilemmi tecnici e preoccupanti amnesie sotto il profilo della concentrazione e delle motivazioni. Accadeva così che i "Giurleo Boys" scudettati lasciavano punti importanti e parecchia credibilità sul Gurian Field di Malnate, mentre i Tuoni venivano sorpresi tra le mura amiche del Kennedy dalla voglia di riscatto dei Tigers Cagliari. Si arrivava così a fine aprile al doppio derby meneghino all'interno della fase a gironi che suggellava la resurrezione dei Thunder's e che si sbarazzavano della flebile resistenza offerta dai cugini scudettati. Quel doppio smacco paradossalmente avrebbe segnato in positivo la seconda parte di stagione dei "Giurleo Boys", rinati dalle proprie ceneri grazie al lavoro psicologico, mentale e tecnico intrapreso da skipper Giurleo, perfettamente assimilato dal roster tricolore e protagonista di un ultimo terzo di stagione regolare davvero brillante con i successi confortanti sui Bologna White Sox e sugli ALL BLINDS capitolini che regalavano ai Campioni d'Italia il pass alle semifinali. Ottimo anche lo sprint finale dei Thunder's che mantenevano senza patemi la prima piazza del girone Ovest, garantendosi una semifinale tutto sommato abbordabile contro i padroni di casa dei Bologna White Sox.
Pubblico delle grandi occasioni al "Leoni" di Casteldebole, testimone di una prima semifinale davvero intensa ed appassionante, autentica maratona sulla distanza delle tre gare, decisa da un tie-break al cardiopalma dopo oltre 4 ore e 20 di gioco che ha premiato l'esperienza ed una maggiore preparazione atletica dei Tuoni. Successo davvero sofferto per l'Armata meneghina, piegata nel primo match dalle bordate degli slugger felsinei Berganti, Sahli, Veronese e Yemane al termine di un match scoppiettante, dominato dagli attacchi che hanno avuto vita facile contro difese piuttosto allegre, spesso improvvisate. Gara a strappi in cui le Calzette Bianche, come spesso accaduto in stagione, approcciavano con grinta il match, segnando ben 5 punti nel primo inning d'attacco, sospinti dal proprio lead off Yemane in giornata di grazia (7 su 8 al piatto) e da un Berganti davvero pesante (3 su 7, 2 HR, 6 punti battuti a casa).
I Thunder's, scontato un inizio ad handicap, frutto di una carburazione davvero lenta, entravano ufficialmente nel match nella parte centrale e, grazie agli exploit nel box del solito Ghulam (6 su 8 complessivo, 3 HR, 6 punti battuti a casa) rosicchiavano progressivamente lo svantaggio iniziale prima di sorpassare i felsinei nella parte bassa del quinto inning e portarsi avanti 11-8. Contrariamente alle più nere previsioni abbozzate dai propri tifosi, le Calzette Bianche si producevano in una reazione da grandi campioni nella parte finale di match, realizzando 4 punti nel sesto attacco che regalavano ai ragazzi di skipper Natalini l'immediato ribaltone sul 12-11, suggellato da 4 valide in serie. Nella parte alta del settimo, zampata d'autore di Sahli a firmare il solo homer che fissava il punteggio sul 13-11, scarto che i milanesi non riuscivano a rintuzzare nella parte bassa della ripresa finale. Scorrendo il tabellino del match, da sottolineare tra i bolognesi l'ottimo apporto di Sahli nei momenti decisivi della gara (3 su 7, 1 HR, 3 punti battuti a casa), ben sostenuto da Veronese (1 su 6, 2 punti battuti a casa). Tra i milanesi, ottimo contributo per Scali (6 su 8 nel box, 1 punto battuto a casa), sostenuto da Nesossi (3 su 6, 1 punto battuto a casa) e dal sorprendente rookie pakistano Qadeer Asghar (3 su 8, 1 punto battuto a casa).
Nel secondo match, stanchezza protagonista assoluta: giocatori sfiancati dal caldo, mazze stanche, difese più accorte e punteggio che restava molto basso. In queste condizioni estreme, usciva progressivamente la grande preparazione fisica e mentale dei Tuoni che tra terzo e quinto inning calavano una saracinesca difensiva pressoché impenetrabile e costruivano al piatto quegli sparuti punticini messi saltuariamente a referto che regalavano il successo finale per 4-0 ai ragazzi di Dario Rossi. 15 a 7 il computo delle valide a favore dei rossoneri milanesi a testimonianza di una certa supremazia al piatto.
Si rendeva perciò necessaria la disputa del tie-break per determinare la prima finalista, conquistato piuttosto agevolmente dai milanesi con il punteggio di 5-2. Tuoni ispirati da un ottimo Scali (6 su 8 nel box, 1 punto battuto a casa), Ghulam (3 su 8, 3 punti battuti a casa, difesa capolavoro), Asghar (3 su 9, 2 punti battuto a casa) e Dedaj (2 su 4, 1 punto battuto a casa). Non sono bastate ai White Sox le prestazioni maiuscole di Sahli (2 su 6, 1 punto battuto a casa) e Yemane (4 su 6 nel box, difesa eccezionale). Thunder's 5 qualificati così all'ennesima finale mentre resta il consueto amaro in bocca per i Sox, fermatisi ancora una volta ad un passo dall'impresa.
Seconda semifinale domenica in un clima metereologico decisamente rovente. Fiorentina BXC, autentica dominatrice del girone Est e più in generale dell'intera regular-season opposta ai Lampi. Gigliati orfani di Giuseppe "Radar" Comuniello, tassello fondamentale all'interno di una difesa arcigna e splendidamente orchestrata in diamante dai "Tweet" del carismatico skipper Ranieri, tornato a timonare il vascello toscano dopo un anno d'assenza. "Giurleo Boys" orfani di Briglia, sostituito da un brillantissimo Matteo Comi nel ruolo di dh. Primo match di altissimo livello agonistico ed emozionale, solcato da strappi che premiano alternativamente l'intensità profusa dalle due squadre: avvio a razzo per i Lampi, capaci di sfruttare dal playball il comprensibile smarrimento difensivo dei gigliati, orfani del proprio leader carismatico Comuniello. "Giurleo Boys" già avanti 5-0 dopo una ripresa grazie agli exploit nel box di Bara Mbacke Dieng (7 su 8 al piatto, 2 punti battuti a casa) e Levantini (6 su 8, 5 punti battuti a casa). La Fiorentina ha comunque il grande merito di non disunirsi in campo e, pungolata dalle sferzate motivazionali del vulcanico manager Ranieri, rientra prepotentemente nel match nella parte bassa del secondo, firmando ben 5 punti che valgono il sorpasso sui rivali (6-5 dopo 4 riprese, 7-5 al quinto) nello sconcerto di skipper Giurleo. Lampi in black-out totale nella parte centrale della gara, campanello d'allarme che ha spesso turbato il coaching staff meneghino nel corso di una stagione a luci ed ombre. Quando i gigliati sembravano poter azzannare la gara per la giugulare, si materializzava, improvvisa, veemente, sconsiderata, la reazione dei milanesi, sospinti in attacco da un Rolly Vasquez sostenuto da capitan Maurizio "Metronomo" Scarso in grande spolvero e da un Comi che acquistava finalmente coraggio e personalità in diamante con il passare dei minuti. Ilaria Granata, "Golden Glove 2013", stringeva le viti in difesa. Ecco allora che i milanesi mettono a tabellone 5 punti nella parte alta del quinto e tornano a menare le danze sul 10-7.
Non si fa attendere la reazione dei gigliati che ricuciono lo strappo nella parte bassa del sesto grazie all'ottima prova di Gigi Abate (4 su 7, 4 punti battuti a casa), sostenuto dal grande ex di giornata, Danny Oliveri (4 su 7, 1 punti battuto a casa). La gara sale vertiginosamente di ritmo e i Lampi riescono a piazzare il guizzo vincente nella parte alta della settima ed ultima ripresa, segnando i 5 punti che spezzano le reni ai toscani e fissano il punteggio sul 15-10 finale. Scorrendo il tabellino della gara, l'intero line up milanese a segno con almeno 3 valide, in cui va sottolineata la splendida prestazione di Scarso (6 su 9, 4 punti battuti a casa) e di Comi (3 su 7, 4 punti battuti a casa). Ottimi tra i toscani anche Musarella (6 su 7, 1 punto battuto a casa, nonché leader emotivo in campo), e della splendida veterana Vanessa "Ciclone" Cascio (3 su 7, 3 punti battuti a casa).
Il secondo match si snoda sulla falsa riga di gara-uno: grande intensità, difese più attente, stanchezza a mordere le caviglie degli atleti. Ottima partenza per la Fiorentina che si porta a condurre 5-1 dopo 4 riprese grazie alle prove maiuscole nel box dell'inossidabile Abate (4 su 5, 2 punti battuti a casa). I Lampi sembrano patire maggiormente caldo e stanchezza fisica, evidenza per altro giustificabile da un roster anagraficamente più anziano rispetto agli avversari. Come per gara-1, i "Giurleo Boys" regalano il meglio ai propri tecnici e sostenitori sull'orlo del crollo psicofisico: scintille e saette per i Campioni d'Italia tra quarta e sesta ripresa, 9 punti a referto, 8 valide a segno, allungo perentorio e grintoso che propizia il vantaggio abissale dei milanesi (12-5) che induce l'arbitro a decretare la manifesta superiorità dei "Giurleo Boys" dopo sei riprese. Lampi che volano in finale.
Milanesi trascinati ancora una volta da un immenso Dieng nel box (7 su 7, 4 punti battuti a casa, grandissima difesa), spalleggiato da Scarso (6 su 8, 2 punti battuti a casa), Vasquez (5 su 7, 1 punto battuto a casa), Claudio "Pianista" Levantini (4 su 7, 3 punti battuti a casa) e Comi (3 su 7 e 3 punti battuti a casa). Da sottolineare l'incredibile prova difensiva di un'Ilaria Granata estremamente reattiva in campo, su altissimi livelli, ottimo auspicio per la finale in programma prossimo fine settimana. Non è bastata ad un'ottima Fiorentina, uscita comunque tra gli applausi e protagonista di una stagione di rilancio favolosa, la grande prova di Abate (4 su 5, 2 punti battuti a casa) sostenuto da Oliveri e Musarella (3 su 6 per entrambi al piatto, 1 punto battuto a casa). Tavola sorprendentemente apparecchiata quindi per la riedizione di una finale tutta milanese tra Lampi e Thunder's 5. Con playball intorno alle 16 di sabato 28 giugno per un match dalle molteplici implicazioni tecniche ed umane che andremo ad analizzare nei prossimi giorni, lungo un percorso di avvicinamento ad una finale che, ça va sans dire, promette davvero scintille.

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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