La Fortitudo perde Jesus Matos, non ha idoneità sportiva

Il lanciatore dominicano non ottiene l'ok dei medici dopo gli approfondimenti richiesti a seguito di un malore durante una partita nella lega invernale colombiana. Il Presidente Michelini: "Un arrivederci a presto, grazie campione"

Il forte lanciatore della Fortitudo Bologna Jesus Matos non ha ottenuto l'idoneità sportiva e pertanto non potrà disputare in Italia la stagione agonistica 2013. Il giocatore biancoblu era stato colpito da un malore durante una partita della lega invernale colombiana, ma successivi esami ed accertamenti in loco avevano prodotto referti che ispiravano all'ottimismo sulla possibilità di tornare in campo per disputare la sua decima stagione sotto le due torri. E proprio all'insegna di questo ottimismo, la Fortitudo Bologna aveva confermato Matos anche per la stagione 2013, vincolando il tutto all'ok dei medici, che purtroppo non è arrivato, al termine di accertamenti approfonditi avvenuti nelle scorse settimane. "Un referto che, seppur con grande dolore – fa sapere la società – costringe la dirigenza bolognese a rinunciare alle prestazioni di quell'atleta che è diventato una bandiera della squadra di baseball felsinea e di conseguenza muoversi per sostituirlo con un atleta di adeguata qualità e affidabilità".
Jesus Matos lascia comunque un vuoto difficilmente colmabile, sia in campo che fuori. Le qualità del lanciatore dominicano sono note a tutti e le sue gesta rimangono e rimarranno indelebili nella gloriosa storia dei biancoblu. Queste le parole del Presidente Stefano Michelini: "A nome della intera Fortitudo Unipol, società, tecnici e giocatori, convinto di interpretare anche il sentimento di tutti i tifosi, esprimo a Jesus Matos il ringraziamento più profondo e sincero per questi nove indimenticabili anni; un grande giocatore, un grande uomo, un esempio per tutti di disponibilità e dedizione. A Jesus l'augurio di una guarigione completa e sollecita e un arrivederci a presto perché il nostro rapporto, in qualunque forma si esprimerà, non si potrà certo fermare qui. Grazie, Campione".
Arrivato a Bologna quasi per caso nel 2004 (sostituendo Gabriel Ozuna, infortunato gravemente nel precampionato) e senza troppe referenze, si è fatto notare da subito per l'efficacia dei suoi lanci (in particolare dritta e slider) e per l'incredibile continuità di rendimento, che ne hanno fatto da subito uno dei migliori lanciatori del campionato, specifica poi confermata stagione dopo stagione. Sempre primo o tra i primi come media PGL e strikeout. Nelle 9 stagioni disputate nel massimo campionato italiano di baseball ha giocato 165 partite (15 complete con 8 shutout), ottenendo 92 vittorie, a fronte di 34 sconfitte (per lui anche 2 salvezze nelle rarissime apparizioni da rilievo), con una media PGL di 1.87 in 1078 riprese di gioco, 1088 strikeout (più di uno a ripresa), a fronte di appena 189 basi ball concesse, una media battuta degli avversari affrontati ferma a .222. A queste cifre vanno aggiunte le brillanti prestazioni in altre competizioni ufficiali, a partire dalla coppa dei Campioni, portando un decisivo contributo nei titoli europei conquistati nel 2010 e 2012, con straordinarie prove contro le squadre olandesi, a partire da quella del 2004 contro il Bussum, quando mancò per poco il "perfect game" (nessuna valida, 2 basi ball e 11 strike-out in 9 riprese nell'1-0 per i biancoblu). Determinante anche negli scudetti del 2005 (lanciatore della decisiva gara-7 contro il San Marino, vinta 2-0, con il dominicano a lanciare una completa con 15 strike-out, 4 valide e 2 basi ball) e 2009, oltre che nei tanti bei campionati disputati dai biancoblu nell'ultimo decennio, ergendosi fra i principali protagonisti del ciclo vincente della squadra bolognese.

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