Old Rags Lodi, storie di baseball e di amicizia

Un libro scritto a quattro mani da Paolo Motta e Diego Ciceri racconta 45 anni di fatti, personaggi, macchiette, avventure dei "Vecchi stracci gialloverdi". E poi decine di episodi con "Ciccio" Roda, l'anima e il cuore del Lodi

Se cercate imprese leggendarie, campioni straordinari, partite epiche, non è il libro per voi. Se cercate fatti, personaggi, episodi, macchiette, avventure, tutto quanto può ruotare attorno a una società sportiva fatta da dilettanti ma condita da tanta passione, ecco il volume giusto. "Old Rags, storie di baseball e di amicizia", dove il baseball è quello che si gioca a Lodi, prima alle mitiche "Baste" e adesso alla più confortevole "Faustina", e l'amicizia è quella che ha tenuto legato un nocciolo duro di giocatori, diventati poi tecnici, dirigenti, sostenitori, e attorno al quale si è coagulata la vita di una società che onora il baseball italiano da 45 anni.
Parlare di Lodi, nel baseball, equivale a parlare degli Old Rags, il Vecchi stracci, la squadra nata e cresciuta grazie all'attività di straccivendoli messa in piedi dai fondatori, ragazzi squattrinati che cercarono di sovvenzionarsi con un'idea originale, tanto da conquistarsi persino un servizio a "Cronache italiane" il più celebre rotocalco televisivo dell'epoca del bianco e nero.
Di certo la fantasia non è mai mancata a questo gruppo coraggioso, contagiato da una squadra che a Lodi già esisteva dagli anni Cinquanta, che aveva visto transitare da queste parti un mago del baseball come Jimmy Strong, mitico manager americano, e un futuro allenatore di talento come Silvano Ambrosioni, allora giovane giocatore dirottato in provincia farsi le ossa. Ma nel '66 nasce il fenomeno Old Rags destinato col tempo a soppiantare il vecchio Lodi e ad ereditarne il posto nel baseball che conta, fino ad arrivare al gran salto in serie A1 degli anni Ottanta. Tre stagioni trascorse tra i big, rimaste indelebili nella storia di questa piccola società.
La storia degli Old Rags scorre via tra tanti personaggi e tanti episodi. Le stagioni sportive, i risultati, sono solo un inciso in un filo conduttore che Paolo Motta e Diego Ciceri – gli autori – hanno preferito legare alle tante facce che hanno fatto la storia del baseball lodigiano. Dai fondatori – Giustivi, Degli Esposti, Invernizzi, Paolo Benedetti, tanto per fare dei nomi che hanno lasciato un segno – ai protagonisti delle stagioni successive, presidenti storici come Tirelli e Meazza, tecnici come il Burinato dei tempi pionieristici, l'Enrico Blanchetti inossidabile e il Ron Busalacchi di oggi. E in mezzo anche nomi che hanno fatto la storia del baseball italiano come Gigi Cameroni – che è arrivato a portare il suo entusiasmo e il suo bagaglio di esperienza anche qui – o Alberto Spinosa, un altro figlio della grande Europhon Milano che dominò gli anni Settanta. E poi gli stranieri che sono passati da Lodi, da Peternell e Palumbo – i primi – a Vieira e Gallo, a Vincent Perrone – uno che aveva giocato anche in nazionale da oriundo – a Chavarria, da Valente a Mike Moll, da Suarez a Maldonado, a Mario Labastidas, probabilmente il migliore di tutti. E poi i tanti italiani che hanno vestito la casacca gialloverde, cresciuti sulle rive dell'Adda o arrivati da fuori, un elenco lunghissimo, difficile da sintetizzare senza fare torto a qualcuno, che il libro riproduce analiticamente nell'apprezzabile appendice statistica.
Ma il fil rouge che lega assieme le pagine di questo volume e la storia dei Vecchi stracci gialloverdi è quello che passa per le mani dei fratelli Roda, la leggenda vivente di questa squadra e di questa società. Giovanni, ma soprattutto lui, il mitico Franco, detto Ciccio, l'uomo dal sorriso sempre stampato, il tecnico del buon senso, il mago dello spogliatoio, l'anima e il cuore di questa squadra di cui è stato fondatore, giocatore, allenatore, presidente, factotum perpetuo. Cosa sarebbero o cosa sarebbero stati gli Old Rags senza Ciccio Roda? Difficile dirlo, anche se in verità qualche separazione momentanea tra le parti, più o meno consensuale, in questi 45 anni c'è stata. Dal libro escono decine di episodi in cui Ciccio è protagonista, non solo sul campo ma soprattutto fuori: le trasferte in Cinquecento, la beffa ai doganieri svizzeri, l'arbitro di Nettuno… E' lo stesso Ciccio Roda che poi ha fatto carriera in politica sportiva, diventando consigliere federale. E' lo stesso Roda che ha saputo anche "tradire" i suoi Rags per andare ad allenare il Piacenza o il Milano, portandolo ai playoff in serie A1 dopo un interminabile ed estenuante derby col Bollate, per poi buttarsi sulla panchina e confessare: "L'è insì bel perd…", è così bello perdere. Almeno si soffre di meno.
Quattro parole che riassumono la filosofia del Ciccio, che poi è anche quella degli Old Rags. La saggezza e l'umanità che devono accompagnare ogni avventura sportiva. Perché, come dice Roda stesso in calce al libro, "bisogna prendere la vita e lo sport come un gioco dove il risultato è importante, ma mai come lo stare insieme in allegria". Ecco perché gli Old Rags funzionano, ecco perché questo libro merita di essere letto.

 

Informazioni su Elia Pagnoni 51 Articoli
Nato a Milano nel 1959, Elia Pagnoni ricopre attualmente il ruolo di vice capo redattore dello sport al quotidiano "Il Giornale", dove lavora sin dal 1986. E' stato autore di due libri sulla storia del baseball milanese.

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