Rimini scopre l'asso, che colpo con Cruceta

Il nuovo partente dei Pirati per gara-1, dopo la rinuncia di Ramon Ramirez, viene dalla Dominicana e vanta diverse apparizioni in Major con Indians, Mariners e Tigers. A gennaio ha vinto il campionato nicaraguense con la maglia di Boer

Trentadue anni da compiere, dominicano, palla particolarmente pesante e strike-out facile. Ma oltre alla fastball, si affida anche a slider e cambio di velocità. E' salito sul monte di lancio di tre diverse squadre di Major League: Indians nel 2004, Mariners un paio di stagioni più tardi e Tigers nel 2008. Se a tutto ciò si aggiungono le quasi 1000 riprese lanciate in Minor League e il biennio vissuto in Korea, più i vari campionati invernali spesi tra il proprio paese e il Nicaragua, ecco presentato  a dovere Francisco Alberto Cruceta, il nuovo lanciatore partente dei Pirati per garauno dopo la rinuncia di Ramon Ramirez, finito in Messico.

Nato a Rancho Viejo, nella provincia di La Vega, il 4 luglio del 1981, alto 188 centimetri per 97 chilogrammi di peso, è stato firmato per la prima volta dai Dodgers nel 1999 e, con la franchigia di Los Angeles, ha disputato per tre stagioni consecutive la Dominican Summer League, con un bilancio complessivo di 7 vittorie, 8 sconfitte e 3 salvezze in 122 inning totali di utilizzo (con la media pgl che è passata dal 7,56 del primo anno all'1,50 dell'ultimo). Nel 2002, è stato così promosso in Singolo A e spedito a South Georgia dove, in 20 apparizioni da partente, ha ottenuto un record di 8-5 e 2,80 di pgl prima di venire scambiato con Cleveland. Con gli Indians ha completato quindi la stagione a Kinston, in A+, dove ha collezionato un paio di vittorie (senza sconfitte) e 2,50 di pgl in 7 gare, tutte da partente.

L'anno successivo lo ha trascorso invece interamente ad Akron, in Doppio A, ottenendo un ruolino di 13 vittorie, 9 sconfitte e 3,09 di pgl in ben 163.1 riprese di utilizzo (con 6 "complete game" e la bellezza di 134 strike out, risultando il secondo miglior pitcher della Eastern League). Nel 2004 ha iniziato il campionato sempre con gli Aeros ma, dopo 15 partite (4-8 il record con 5,28 di pgl), Cleveland lo ha promosso in AAA, facendogli vestire la casacca di Buffalo, con cui Cruceta non ha deluso: 6-5 e 3,25 di pgl. E così, il 21 settembre del medesimo anno, è arrivato il debutto in Major League, con il dominicano chiamato dagli Indians a sostituire nella propria rotazione C.C. Sabathia: nella vittoria sul diamante di Detroit, Cruceta ha lanciato i primi 4 inning, con 5 valide e 4 strike out per una "no decision". Cinque giorni più tardi, invece, è giunta la sconfitta personale contro Minnesota.

Nella stagione successiva è tornato così a vestire la maglia di Buffalo, dividendosi tra il ruolo di partente e quello di rilievo: nel complesso, è rimasto in pedana per 102.1 riprese e ha ottenuto un record di 6-4 con 5,19 di pgl. A fine agosto, terminata l'esperienza con Cleveland, è iniziata l'avventura con Seattle, che lo ho spedito subito a Tacoma, in Triplo A, dove Cruceta ha avuto giusto il tempo di disputare un paio di gare, con un bilancio in perfetta parità (1-1) e 5,00 di pgl.

Di tutt'altro spessore, al contrario, la stagione successiva: dopo aver partecipato agli spring training con i Mariners, infatti, Cruceta ha vestito ancora la casacca di Tacoma, salendo sul mound 28 volte da partente e collezionando 13 vittorie, 9 sconfitte e 4,38 di gpl, con qualcosa come 185 strike out messi a segno. Numeri che non solo lo hanno reso il miglior lanciatore della Pacific Coast League, ma che hanno anche convinto i Mariners a fargli disputare 4 partite in Major League, di cui una da partente. A fine anno Cruceta ha firmato così per Texas che, nel 2007, lo ha inviato a Oklahoma, sempre in Triplo A: una volta scontata una squalifica di 50 gare, il dominicano se l'è cavata egregiamente, chiudendo la stagione con un bilancio di 3-0, una salvezza e 3,02 di pgl in 25 gare, di cui 5 da partente (con 70 "k" in 62.2 inning di impiego).

Le successive buone prestazioni nel campionato del proprio paese con i Gigantes del Cibao hanno spinto Detroit a metterlo sotto contratto per l'anno successivo. E così, il 1° maggio del 2008, è arrivata la terza esperienza in Major League, con Cruceta che è salito sul monte dei Tigers in 13 occasioni, sempre da rilievo, ottenendo un bilancio di 0-3 e 5,40 di pgl. Il resto della stagione lo ha poi speso a Toledo, in AAA, dove ha lanciato 42.2 riprese con un record di 2-3, 3 salvezze e 4,22 di pgl.

Dopo essere divenuto free agent, nel 2009 ha firmato per i Samsung Lions, squadra che milita nella Korea Baseball Organization: 9 vittorie, 10 sconfitte e 4,36 di pgl in 30 gare da partente (con 127 strike out in 157 riprese) alla prima stagione, 6-10 e 5,25 di pgl (con 78 "k" in 97.2 inning) nel 2010.

Lo scorso anno, infine, Cruceta ha vestito la casacca di San Angelo nella neonata North American League, disputando 14 inning con un record di 2-1, 3 salvezze e 1,29 di pgl. Dopo una brevissima apparizione con Brockton nella Can Am League, il 9 luglio i Rox ne hanno venduto il contratto ai New York Yankees, che lo hanno poi rilasciato lo scorso gennaio, mese nel quale Cruceta si è comunque tolto la soddisfazione di vincere il campionato del Nicaragua con la maglia di Boer (2-0 e 1,85 di pgl durante la regular season, il migliore dei suoi). In precedenza, aveva preso pure parte alla World Cup con la Repubblica Dominicana, lanciando 5.1 riprese con pgl immacolato e 5 strike out.

"In tutta la propria carriera Cruceta ha dimostrato di essere un pitcher molto forte, lanciando sempre ad alto livello – commenta Chris Catanoso – per cui non ci resta che augurarci che possa ripetersi anche nel campionato italiano. In passato ha avuto qualche problema con le squalifiche ma sappiamo che è un bravo ragazzo e che non ci deluderà, perché è lui stesso consapevole di come questa rappresenti una grossa opportunità per rilanciarsi a livello personale e professionale".

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